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Mercoledì, 20 maggio 2015

Scuola, via libera dalla Camera, ora passa al Senato. Sindacati e studenti: la mobilitazione continua. Sel: la lotta non finisce qui

L’aula della Camera ha dato il via libera al ddl di riforma della scuola con 316 voti a favore, 137 contrari, 1 astenuto. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Prima del voto i ringraziamenti della relatrice Maria Coscia (Pd) che ha ribadito, tra l’altro, come “il governo si sia posto in una posizione di ascolto rendendo possibile fare modifiche al testo”. “Con il voto di oggi non si chiude la battaglia ma la battaglia continua”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando della riforma della scuola.

Dopo l’approvazione alla Camera della riforma della scuola del governo Renzi le associazioni degli studenti annunciano nuove mobilitazioni contro il disegno di legge, che nel passaggio al Senato deve essere cambiato “radicalmente”. “Il DdL appena approvato alla Camera non è buona scuola, ma autoritarismo e diseguaglianza”, dice Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi: “Abbiamo chiesto tutti insieme di cambiare i punti chiave del testo, ma il Governo non ha voluto ascoltare il mondo della scuola. Questo DdL così è inaccettabile e rovinerà la scuola italiana: accentramento dei poteri decisionali nelle mani del preside-manager, arbitrio invece che valutazione, finanziamenti privati diretti alle scuole, nessun finanziamento al diritto allo studio. Questa non è autonoma scolastica, basata sulla cooperazione, la democrazia, la lotta alla diseguaglianza: è una scuola-azienda che produce diseguaglianze”.

In giornata i segretari generali di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals si riuniranno per valutare la situazione e decidere i prossimi passi. Intanto, il ministro Giannini li ha convocati per lunedì al Miur. In questo momento storico – ha spiegato il ministro nel corso del programma Dimartedì – “il sindacato ha l’opportunità di dimostrare di essere una forza innovativa e non conservatrice”. “Nonostante gli interventi di Commissione e Aula sono ancora necessari cambiamenti profondi al testo in discussione alla Camera: restano i nodi critici contro cui il mondo della scuola è sceso in piazza lo scorso 5 maggio” fa notare il segretario confederale della Cgil, Gianna Fracassi, che, comunque, ritiene “un’ottima notizia” lo stralcio del 5 per mille dal disegno di legge.

Infatti sostanzialmente, a parte qualche piccolo ritocco qua e là, il testo, per ora, resta quello uscito dalla commissione Cultura.

scuola sel

La dichiarata disponibilità al confronto per cambiare il ddl scuola «è stata la solita sceneggiata di Renzi, l’ennesima finta apertura al dialogo. Oggi invece siamo di fronte alla cruda verità: il governo Renzi riesce a fare peggio del centro destra e della Gelmini, con attacco senza precedenti alla scuola pubblica». Lo ha detto il presidente di Sel, Nichi Vendola, che insieme ai deputati di Sinistra Ecologia Libertà è uscito da palazzo Montecitorio per rinnovare la solidarietà agli insegnanti che manifestano sulla piazza contro il provvedimento che sta per essere votato in aula. “Insieme per la scuola pubblica” c’era scritto sullo striscione che i deputati di Sel hanno srotolato e sorretto a beneficio di fotografi e tv, al termine di una battaglia in aula che il partito di Vendola ha intrapreso fin dai primi passi del provvedimento. «La lotta non finisce qui – ha concluso il coordinatore del partito, Nicola Fratoianni – è noi saremo accanto ai professori e all’intero mondo della scuola».

 

La dichiarazione di voto di Sel di Giancarlo Giordano

 

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