Se la dirigente scolastica fa propaganda errata e fuorviante
In preparazione della manifestazione di domani “Difendiamo i nostri figli”, organizzata da gruppi cattolici e sostenuta da tutta la destra italiana, sono apparsi nei gruppi Facebook e whatsapp di molti genitori di studenti messaggi allarmistici su fantomatici corsi sulla “teoria gender”. Messaggi con informazioni errate che stanno creando confusione e preoccupazione sulla possibilità di attivazione dei corsi di educazione alla parità di genere. Oggi poi si arriva al massimo con la circolare di una dirigente scolastica di Roma che invita i genitori ad “informarsi meglio” sul sito del comitato promotore della manifestazione. Un atto gravissimo.
Utilizzare una circolare, un documento scolastico ufficiale, per diffondere notizie false e fare propaganda al sito della manifestazione di domani è inaccettabile. Quello che serve alla scuola, come indicato dalla Convenzione di Istanbul è una forma di educazione all’affettività, uno spazio in cui è possibile far confrontare i ragazzi sulle relazioni, sulle differenze di genere e sulla risoluzione dei conflitti. Uno strumento di prevenzione contro la formazione di stereotipi che conducono a fenomeni di violenza, bullismo e omofobia. Argomenti centrali nella formazione degli studenti ma che a quanto sembra servirebbero anche agli insegnanti. Per questo ho depositato un’interrogazione alla ministra dell’Istruzione Stefania Giannini su quanto accaduto.
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