Sel Abruzzo rilancia la proposta di legge regionale su reddito minimo garantito
Un sostegno di 600 euro mensili per disoccupati, inoccupati e precari. È questa la proposta di SEL ABRUZZO, attraverso l’introduzione del reddito minimo garantito, per garantire un sostegno ai disoccupati, agli inoccupati e ai lavoratori precari.
La crisi economica che sta drammaticamente interessando il nostro paese ha pesanti ripercussioni soprattutto sulle giovani generazioni costrette alla precarietà e all’assenza di prospettive professionali certe e garantite. A rendere ancor più preoccupante lo scenario socio economico sta anche il fatto che in Italia, a differenza di quanto accade in molti paesi europei, non esiste alcuna politica che permetta ai giovani, alla fine del loro percorso di studi, di acquisire una condizione di autonomia dalla propria famiglia di origine e di affrontare liberamente la ricerca di un lavoro, che sia espressione delle proprie competenze. Inoltre il sistema degli ammortizzatori sociali in Italia esclude circa il 50% dei disoccupati che non hanno alcuna copertura economica, a fronte di una media europea che si attesta intorno al 20-30%.
L’istituzione del reddito sociale vuole essere una misura concreta per aiutare i giovani e allontanare i rischi sempre più forti dell’esclusione sociale legata alla precarietà lavorativa. La presente legge intende offrire una misura di sostegno alla moltitudine di giovani inoccupati, disoccupati nonché ai lavoratori precariamente occupati. Il reddito minimo garantito potrà inoltre coprire i periodi di inattività forzata e consentire a chi cerca un’occupazione di non essere costretto ad accettare qualsiasi soluzione contrattuale subendo il ricatto per mancanza di reddito.
Sono intervenuti : Tommaso Di Febo (Coordinatore Regionale SEL Abruzzo), Mario Mazzocca (Assessore Ambiente e Capogruppo Regionale SEL), Franco Caramanico (Dirigente SEL Abruzzo) e Gianni Melilla (Deputato SEL).