SEL Abruzzo: sulle trivelle un errore sganciarsi dalla battaglia referendaria
La scelta del Presidente D’Alfonso di sganciare l’Abruzzo dalla cordata delle 10 regioni che chiedevano un referendum sulle trivellazioni in mare è un errore politico e strategico che condanniamo con forza. Contemporaneamente troviamo irrispettoso il non aver sottoposto la questione al Consiglio Regionale, unico organismo democratico deputato. Anche per questo il Sottosegretario Mazzocca, ha espresso in tutte le sedi istituzionali il proprio dissenso rispetto alla scelta circa la “cessazione dell’oggetto del contendere”.
Sulla questione delle trivellazioni in Adriatico, è bene fare un po’ di chiarezza: un risultato di straordinaria importanza è stato raggiunto: Ombrina Mare non si farà. Stessa sorte è riservata a tutti i progetti a distanza dalla costa inferiore alle dodici miglia. Il governo è stato costretto a fare marcia indietro grazie alla mobilitazione popolare e alla iniziativa referendaria promossa dalle Regioni, alla quale SEL ha dato un contributo molto rilevante. A tale proposito giova ricordare che il Manifesto di Termoli, assunto poi dalla Conferenza delle Regioni, è stato scritto a quattro mani da Aldo Berlinguer e Mario Mazzocca, delegati regionali all’ambiente di Basilicata e Abruzzo.
Questa spiacevole situazione innescata dal Presidente D’Alfonso si aggiunge alle tante criticità rilevate dal nostro partito rispetto alle politiche regionali e sarà inserita nei temi della verifica di governo che SEL Abruzzo terrà nelle prossime settimane come già annunciato da tempo. Da subito Sel Abruzzo chiamerà a discutere delle questioni ambientali e della vicenda sopra citata le tante associazioni e movimenti ambientalisti che hanno animato la battaglia contro Ombrina Mare e le trivellazioni in Adriatico.
SEL continuerà la sua battaglia, contro il governo Renzi, per una svolta profonda della sua politica energetica, ancora fondata sull’utilizzo massiccio dei combustibili fossili senza alcun investimento importante sulle rinnovabili, uniche fonti energetiche che permetterebbero all’Italia di far fronte agli impegni sottoscritti alla conferenza mondiale sul clima di Parigi.
Il Coordinamento Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà – Abruzzo”