Sel: per noi fondamentale patto con Tsipras. Vendola a Renzi: ribalti la scena, ne va della tenuta dell’Unione europea
«Per noi è fondamentale il patto fatto con Alexis Tsipras. Ed è molto importante che in Europa ci sia una sinistra capace di rinnovarsi e incalzare il partito del socialismo europeo per costruire un largo fronte anti-austerity. In questo momento è difficile immaginare che chi è stato eletto con l’Altra Europa per Tsipras possa militare nel gruppo S&D». Lo ha detto Nichi Vendola, leader di Sel, a margine degli incontri a Bruxelles di una delegazione di Sel con Martin Schulz, Alexis Tsipras e i Verdi europei in vista della formazione dei gruppi al Parlamento europeo. «L’incontro con Tsipras è stato molto bello e costruttivo perché è il volto di una sinistra che non viene in Europa a piantare bandierine, ma che è impegnata concretamente e laicamente a modificare i rapporti di forza e guadagnare una prospettiva di avanzamento».
L’Europa deve cambiare, e non può restare indifferente ai risultati elettorali che hanno bocciato le politiche dell’austerità dettate dall’Unione europea: ecco perché il leader di Sel si rivolge direttamente a Matteo Renzi, che forte del suo successo elettorale ha le carte in regola per agire.
«E’ importante che in Italia ci sia chi lo sfida in positivo dicendogli: tu che sei il leader che ha conseguito il maggiore successo in queste elezioni, sei in grado di venire qui a ribaltare questa scena? – ha chiesto retoricamente Vendola – Sei in grado di fare una battaglia per abbattere il muro di Berlino? Sei in grado di cambiare l’agenda di governo europea?». In gioco, ha proseguito il leader di Sel, non è solo «il consenso a Matteo Renzi: ne va della tenuta del progetto dell’Ue». Per questo, ha aggiunto riferendosi alle polemiche sulla decisione di Barbara Spinelli di accettare o no il suo posto a Strasburgo, «il nome Spinelli per noi è importante: ci ricorda che l’Europa non può essere la schifezza che è diventata, l’ottusità, l’incapacità di vederelo schianto che c’e’ in tanta parte del vecchio continente ma è un sogno antico, gli Stati uniti d’Europa, l’Europa federale. Credo – ha concluso – valga la pena discutere di questo». In ogni caso, ha aggiunto «rispetto la decisione di Barbara Spinelli, quando saprò qual è».
Rispetto all’ipotesi che Alexis Tsipras indichi Spinelli quale vicepresidente del Parlamento europeo, Vendola aggiunge: «Penso che sia indelicato da parte mia mettermi nei panni di Tsipras, che saprà fare la sua partita. Ma sarebbe importante e significativo un fatto del genere».
Dentro Sel come è noto è in corso una discussione sul futuro della sinistra. Arturo Scotto, parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà e responsabile esteri del partito precisa: «Le dichiarazioni di Claudio Fava sono evidentemente frutto di informazioni parziali rispetto alla natura dei colloqui avvenuti oggi a Bruxelles».
«La delegazione di Sel – prosegue Scotto – guidata da Nichi Vendola e composta oltre che da me dal coordinatore nazionale Nicola Fratoianni e da Francesco Martone del dipartimento esteri ha incontrato MartinSchulz e Alexis Tsipras. Col primo abbiamo condiviso la necessità di mantenere aperto un dialogo tra le famiglie progressiste europee per cambiare l’agenda e chiudere con l’austerità. Con Tsipras abbiamo discusso della necessità di rispettare l’indicazione del voto e dunque di opporsi ad ogni tentativo di scegliere un presidente al di fuori della rosa dei candidati che si è presentata agli elettori. Insieme abbiamo condiviso la necessità che la sinistra giochi un ruolo nella costruzione di una coalizione vasta contro l’austerità».
«Quanto alla questione dei gruppi ai quali aderire abbiamo semplicemente ribadito che gli eletti italiani non sono nè di Sel ne di qualcun altro ma solo dell’ “Altra Europa con Tsipras” e dunque innanzitutto con lui si orienteranno. In questo senso – conclude Scotto – Sel non cambia la sua natura di soggetto impegnato a lavorare per mettere in discussione l’attuale conformazione e il dibattito tra le famiglie europee, costruendo un ponte tra le diverse culture riformiste e radicali presenti nella sinistra».
Nella foto Nicola Fratoianni coordinatore nazionale, Alexis Tsipras, Francesco Marcone, Nichi Vendola e Arturo Scotto
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