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Mercoledì, 12 novembre 2014

Sel presenta 120 emendamenti alla delega sul lavoro: fiducia inaccettabile. Vendola: Benvenuto lo sciopero generale

«Ci troviamo di fronte a una ‘trilogia della resa’. Sblocca Italia, jobs act e legge di stabilità costituiscono una, se così si può dire, fase costituente». E’ l’allarme che lancia, presentando a Montecitorio gli emendamenti al jobs act di Sel, Nichi Vendola, che coglie l’occasione per salutare positivamente la proclamazione, da parte della Cgil, dello sciopero generale per il prossimo 5 dicembre: «Benvenuto la sciopero nazionale della Cgil – ha detto Vendola – perché è un contributo a tenere in piedi il paese. Penso che una mobilitazione del sindacato è un’alternativa all’implosione del paese e a un ribellismo disperato e violento».

Quanto ai provvedimenti del governo Renzi, Vendola spara a zero, per differenti motivi, sui tre provvedimenti citati: «L’abuso della cementificazione del territorio, con lo sblocca italia viene addirittura implementato. Il jobs act è la grande tragedia, e bisogna smetterla di immaginare che la competizione sui mercati si possa giocare sui diritti dei lavoratori. Ciò che conta è la qualità del lavoro. Credo che si voglia continuare a non capire quello che la realtà ogni giorno ci mostra. Nella legge di stabilità – prosegue – ci saranno circa dieci miliardi di tagli. Le regioni, le province e i comuni nel 2015 vivranno un vero e proprio calvario.. Questa è la verità di questa stagione, altro che il cambiamento evocato da Renzi nei suoi spot pubblicitari».

Giorgio Airaudo, invece, è entrato nel merito dei 120 emendamenti presentati da Sel al Jobs act in commissione lavoro, spiegando che si tratta di «emendamenti, tutti di merito, rispetto alle questioni che non ci convincono. Avremo un atteggiamento aperto alla discussione ma molto fermo sui principi. Abbiamo la pretesa che non ci sia la fiducia, e abbiamo l’obiettivo di interloquire con tutti i soggetti, a partire dalla Cgil, che si sono opposti. Probabilmente – ha concluso il governo deciderà di anticipare il dibattito e il voto sul jobs act a quello della legge di stabilità. E’ una forzatura inaccettabile».

 Gli emendamenti presentati dal Sel

 

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