Sel: stiamo con il sindaco Marino. Leali, non fedeli. Ma ora serve coinvolgere la città
Una discussione col sindaco durata oltre due ore, ma alla fine Sel ribadisce la sua lealtà alla Giunta Marino: «Stiamo con Marino, lo facciamo da forza politica leale», spiega il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, che ha incontrato la stampa alla fine dell’incontro col sindaco insieme al capogruppo di Sel alla Camera Nicola Fratoianni, il vicesindaco di Roma Luigi Nieri, il capogruppo al comune di Roma Gianluca Peciola e Loredana DePetris. Sel è leale, “Non fedele”, sottolinea Smeriglio, rivendicando “autonomia e indipendenza dalle altre forze della maggioranza”.
Il messaggio rivolto da Sel al sindaco e al PDN però, è molto chiaro: «La lotta a Mafia capitale – ha affermato Smeriglio – non è solo di Marino, non è della giunta ma di tutta la città». Va costruita, dunque «una risposta che non sia solo di palazzo ma popolare, aperta», «agli imprenditori depredati da Roma Capitale»- continua Smeriglio. «Non abbiamo in mente la società di un uomo solo al comando ma una società fatta di responsabilità diffusa».
«Abbiamo concordato con il sindaco una linea – ha continuato Fratoianni -: la costruzione dell’esercito sociale contro la mafia, un’agenda sociale fitta accanto agli interventi di repressione e trasparenza che naturalmente competono alla magistratura». Quest’ultima, ha ricordato il capogruppo «fin dall’inizio ci ha trovato al suo fianco. Insieme alla Magistratura – ha concluso – a parlare di Mafia nella capitale, insieme a Libera, alle associazioni, ai sindacati, c’era Sel».
«Noi facciamo politica, quindi a noi spetta il compito della denuncia e Sel lo ha detto con molta nettezza, probabilmente siamo stati i primi e questa medaglia ce la mettiamo da soli, visto che non ce la riconosce nessuno se non le stesse associazioni antimafia». Lo ha detto il capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola, che prosegue: “c’è la necessità di costruire l’antimafia sociale e lo abbiamo sempre detto, insieme al sindaco abbiamo concordato che serve un esercito sociale contro la mafia con un’agenda sociale fitta all’insegna di trasparenza e legalità e bisogna farlo insieme a movimenti, societa’ civile e sindacati. Bisogna combattere la mafia a partire dalla sottrazione di terreno sociale al malaffare».
«Questa Giunta ha avuto la capacità di arginare qualcosa di molto complesso, ma non si parla mai del fatto che tutte queste inchieste partano da una gestione della Giunta Alemanno che è stata devastante, da Parentopoli in poi. Buzzi ne ha sparate di grosse, ma ha trovato questa Giunta che ha arginato il fenomeno. Il sindaco e i suoi assessori hanno giocato un ruolo determinante in questo, fatto che viene riconosciuto anche nell’inchiesta». Sono state le parole del vicesindaco di Roma, Luigi Nieri.
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