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Mercoledì, 3 dicembre 2014

Senato, il governo chiede la fiducia sul Jobs Act. Sel: provvedimento fondato sulla menzogna

jobs act

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha chiesto la fiducia sul Jobs Act al termine della sua replica sul provvedimento nell’aula del Senato. La seduta è stata sospesa per la conferenza dei capigruppo che avrebbe dovuto stabilire il nuovo calendario: l’approvazione della tempistica, però, non è avvenuta all’unanimità e pertanto dovrà essere posto all’esame dell’aula. La prima chiama per il voto di fiducia inizierà oggi alle 19. Tutto si è svolto mentre, fuori, il corteo organizzato dal laboratorio nazionale per lo sciopero sociale sfilava per le strade del centro di Roma. Obiettivo dei manifestanti: raggiungere Palazzo Madama per ribadire il no alla riforma del lavoro. Tensione e lancio di uova contro le forze dell’ordine in corso Vittorio Emanuele davanti al dipartimento della Funzione pubblica. Accesi anche fumogeni.

«Questo è un provvedimento fondato sulla menzogna che farà solo danni e non creerà un posto di lavoro in più. Il Governo ci spieghi piuttosto cosa vuol dire forma comune di contratto e cosa vuol dire ‘tutele crescenti’ se il licenziamento per fini economici avviene ogni tre o quattro anni. Ci illumini!» Ha dichiarato in Aula il senatore di SEL Luciano Uras, che ha aggiunto: «La verità è nella storia: negli anni sono state solo ridotte le capacità di tutela dello Statuto dei lavoratori, fino a renderla praticamente quasi assente, e tutto questo ha prodotto l’indice di disoccupazione più elevato che la storia del mercato del lavoro in Italia abbia conosciuto, in questi ultimi anni. In Sardegna il tasso di disoccupazione è aumentato di ben 4,3 punti percentuali, 32.000 disoccupati in più e si sono persi 10.000 occupati. Altro che contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti! Non sappiamo quale impresa potrà continuare ad operare perché da noi stanno tutte chiudendo. L’Italia sta diventando sempre più inesistente sul piano economico e tramortita sul piano sociale e il Jobs Act – ha concluso Uras – darà il colpo di grazia!».

Commenti

  • Valium

    Renzi faccia pure come creda, tiri avanti, non dialoghi con nessuno, tolga diritti a tutti, faccia crollare l’occupazione, spacchi pure il Pd, dialoghi con Alfano e Berlusconi, ma per favore… che la smetta di dire che questa è una riforma di sinistra, perchè lui la sinistra non sa manco cos’è!

  • HAZET 36

    Si, però anche SEL deve sganciarsi…

  • domenico

    si però mi raccomando continuiamo a fare le alleanze con il pd…complimenti vivissimi…alle prossime elezioni siamo completamente scomparsi…grazie per l’ennesima illusione

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Il Job Act è legge, il governo aveva fretta di approvarlo prima dello sciopero del 12 Dicembre, non ha voluto neanche aspettare di contare quanti sono i lavoratori che non apprezzano la riforma. Io il 12 sciopererò comunque, ma l’impressione è che questo governo faccia quel che gli pare, avesse anche l’intero paese contro.

  • ex/fatica/nemo

    io purtroppo essendo collaboratore a progetto non potrò scioperare. da un lato rischio il posto, dall’altro la mia non presenza non sarebbe registrata come sciopero…
    purtroppo non vedo strade al momento.