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Giovedì, 21 gennaio 2016

Senato, il gruppo Verdini entra ufficialmente in maggioranza. D’Attorre: ma non erano incompatibili con il Pd?

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Accordo raggiunto nella maggioranza sulle vicepresidenze delle commissioni in Senato da assegnare al gruppo di Ala. Un autentico “risiko” politico, da cui emergono tre posti per i verdiniani, che intascano le vicepresidenze delle commissioni Finanze, Bilancio e Difesa con i senatori di Ala Eva Longo, Pietro Langella e Giuseppe Compagnone. Ala entra quindi ufficialmente in quota maggioranza, sei mesi dopo l’addio di Denis Verdini a Forza Italia della scorsa estate.

«Come previsto, subito dopo il voto favorevole alla riforma costituzionale, il gruppo di Denis Verdini viene ricompensato della sua ‘affiliazione’ al progetto Renzi-Boschi con l’assegnazione di tre poltrone al Senato e l’ingresso ufficiale in maggioranza». Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Alfredo D’Attorre

«Si attende a questo punto la valutazione degli esponenti, appartenenti a tutte le aree del PD, che nelle settimane scorse hanno ripetutamente ribadito l’incompatibilità di Verdini e del suo gruppo, con il progetto del Partito Democratico», conclude Alfredo D’Attorre.

 

Commenti

  • francesco

    Incompatibilità con il PD? Ma quando mai!
    L’avvento di Renzi a capo del PD e del governo è stata una scelta deliberata dei Poteri Forti.
    Le dimissioni di Berlusconi da Presidente del Consiglio erano funzionali a quel disegno.
    Adesso impera il Partito della Nazione, bellezza! Di che ti stupisci?

  • Umberto Billo

    Francesco ma non ti rendi conto di essere diventato il “Paolini” del sito di SEL?
    Suvvia un pò di rispetto per le idee altrui.

  • francesco

    E tu, non ti Rendi conto di suonare il piffero per chi USA la politica per far carriera nelle patrie istituzioni?

  • francesco

    Dai un occhiata in periferia, per esempio a Francavilla a Mare, dove 30 iscritti (praticamente tutto il circolo) sono in rivolta contro due dirigenti “governisti” che vogliono confermare la giunta di “centrosinistra” in contrapposizione al cartello alternativo “Uniti a Sinistra”.

  • Umberto Billo

    Quello che succederà a Francavilla sarà deciso dagli iscritti, mi sa che tu non hai ancora capito che SEL è nata per governare, dove esistono condizioni e programmi condivisi e non per sventolare bandiere rosse con falci e martelli e non curarsi dei problemi reali dei territori. La testimonianza la lasciamo ai credenti in Cristo e in Stalin.

  • francesco

    E’ proprio questo progetto che è fallito , e con esso Sinistra Ecologia e Libertà,, tanto che si scioglie nel vano tentativo di sopravvivere con “Sinistra Italiana, un’accozzaglia di vecchie cariatidi e ” giovani” rampolli che hanno acquisito tutti i vezzi dei politicanti di lungo corso.Governare l’esistente in una società capitalista, senza l’obiettivo strategico del suo superamento, significa rendersi complici delle classi dominanti e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.Marx docet!

  • francesco

    Io credo in Marx, i credenti in Cristo. E tu, nel “guru” di Terlizzi?
    Francesco, il primo.

  • Luca

    Certo. E credo anche che la sinistra debba piantarla di crogiolarsi nella testimonianza e assumersi responsabilità di governo. E un percorso duro, non dico di no, pieno di contraddizioni e drammi, ma è l’unico possibile. Gli altri possono continuare a giocare ai rivoluzionari.

  • Luca

    I dirigenti possono essere anche governisti , ma in Sel vige il principio che decide la base. Non so tu che forze politiche frequenti, ma si vede che non 6 abituato.

  • francesco

    “Gli Altri”, caro compagno, sono sempre attivi nelle lotte che contano contro l’attacco di quella borghesia danarosa e guerrafondaia che possiede il 50 % del PIL mondiale.Diversamente da Sel , scomparsa da tempo dal sociale, obnubilata dal riflesso della rappresentanza parlamentare.E’ tempo di Lotta di Classe…

  • francesco

    Ma allora, quante Sel esistono visto che non c’è una bussola per tenere la rotta?

  • Guest

    Beh se Sinistra e Libertà avesse appoggiato il governo e il suo progetto di Riforme che comunque sono indispensabili per il paese a quest’ora ci sarebbe Vendola al posto di Verdini.