Serve un piano straordinario per il lavoro
La Nota di aggiornamento del DEF , all’esame della Camera, va modificato in previsione della Legge di Stabilità 2016 per individuare risorse adeguate per un “Piano straordinario per il lavoro” con una specifica attenzione per il Mezzogiorno e le Isole precipitate a livelli di disoccupazione e di declino economico intollerabili.
In questo senso SEL ha proposto un allentamento di un punto percentuale di PIL ( pari a 18 miliardi di euro) per triennio 2016-2018 per finanziare interventi congiunturali di impatto significativo per il lavoro, e una coerente coniugazione delle importanti risorse pubbliche comunitarie, nazionali, regionali e locali ( Fondi Strutturali, Fondi di Coesione e Sviluppo, fondi provenienti dai bilanci dello Stato, delle Regioni e delle Autonomie Locali) con le risorse private.
Sul versante delle entrate chiediamo interventi strutturali per le misure anti-evasione fiscale per finanziare una politica di crescita e di rilancio dello Stato Sociale.
Il Piano straordinario per il Lavoro deve essere destinato per almeno il 45% al Mezzogiorno e le Isole, criterio introdotto dai governi Ciampi e Prodi.
Anche la revisione della spesa, con i giusti risparmi della spesa pubblica, va finalizzata a riallocare i risparmi raggiungibili a sostegno del Piano straordinario per il Lavoro.
In questo modo possiamo metterci finalmente alle spalle la fallimentare politica europa dell’austerità.