Sfiducia Boschi. Sinistra Italiana, Paglia: il conflitto di interesse può esplodere, ed è esploso
«C’è un tema» tra Banca Etruria e il Governo: «piaccia o non piaccia, esiste un trait d’union, non è una colpa, è un dato di fatto», essendovi tra gli «amministratori in posizione apicale» anche un «congiunto di primo grado» del ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, con «un altro congiunto di primo grado vi lavorasse con posizioni di responsabilità». Ciò detto, «credo che un conflitto di interessi una persona lo possa tenere su di se’, che possa esistere come condizione latente». Quindi «non è impossibile fare il ministro, il deputato, avere una carica pubblica pur in condizioni di conflitto di interesse. Ma si deve sapere che possono verificarsi anche casualmente condizioni che quel conflitto lo fanno esplodere davanti al Parlamento e all’opinione pubblica, e questo è accaduto ed è accaduto in misura pesante».
Giovanni Paglia, deputato di sinistra Italiana, lo dice nell’Aula della Camera intervenendo nel corso dell’esame della mozione di sfiducia a Boschi. «Volevamo il ministro venisse in Aula a riferire, non avremmo voluto partire da mozione sfiducia, forse non è nemmeno l’esito più adatto», dice Paglia, «tuttavia il ministro aveva il dovere di venire spontaneamente e spiegarc». Il «dovere» perché «tra i cittadini viene percepito un conflitto di interessi grosso come una casa nel governo- dice l’esponente di Si- e su un tema essenziale per economia e stabilita’ paese, quale è la credibilita’ del sistema bancaria”. Circostanza, conclude, aggravata dal fatto che “il Governo con il dl banche si è assunto la responsabilità di minare fiducia degli italiani nelle banche».
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