Sicilia laboratorio di una nuova forza della Sinistra. Come in Liguria
La Sicilia si rivela ancora una volta un laboratorio politico, dove il gattopardismo delle classi dirigenti da vita ad una serie di barocchismi politici senza precedenti.
Accade cosí nella città di Pirandello che il PD festeggia la sconfitta del candidato che ha vinto le sue primarie e la vittoria del candidato che ha raccolto sotto le sue insegne tutto l’arco costituzionale del potere agrigentino. Che Crocetta sconfitto nella sua città da una rivolta che trova rappresentanza in un offerta politica di rottura incarnata dal M5S dia la colpa a Faraone ed al contempo rivendichi a se le vittorie di Pirro di una politica senza più identità.
Le rivoluzioni si fanno contro il potere dominante, quando il potere passa dalla tua parte allora si chiama restaurazione.
E nella terra dei Gattopardi il potere sa sempre come travestirsi da cambiamento e così la new age renziana diventa una grande occasione per salire sul carro del vincitore e riciclare una classe dirigente che negli anni è stata responsabile del disastro in cui versa la Sicilia.
Peró in questo quadro desolante ci sono alcune esperienze che sono in controtendenza, che ci raccontano di un’alternativa possibile e di una possibilità per la Sinistra di tornare ad essere determinante per la vita delle persone. A Barcellona Pozzo di Gotto il PD sfiducia una sindaca coraggiosa come Maria Teresa Collica, che già una volta aveva dimostrato di avere un legame forte con la sua città, e lei si ricandida e va al ballottaggio contro il vecchio centrodestra lasciando fuori il PD dalla corsa per il Comune. A Enna, nel feudo di Vladimiro detto Mirello Crisafulli qualcosa si è spezzato nel potere secolare ed inscalfibile del vecchio Ras del PD. Mirello dovrà affrontare il turno di ballottaggio ed ha preso meno voti delle sue liste, mentre a Sinistra si affaccia una nuova classe dirigente rappresentata da Girasole che porta a casa un 17% importante. Che bel ballottaggio sarebbe stato se ad Enna si fossero potuti unire i voti del candidato del M5S con quello della Sinistra…
Ed infine nel comune più grande al voto nel Palermitano, a Carini comune di 35.000 abitanti, dove attorno ad una figura storica della Sinistra come Giovì Monteleone si raccoglie tutto il centrosinistra con una grande spinta al cambiamento e nella coalizione una Sinistra innovativa, giovane e dinamica raccoglie circa il 10% dei voti.
Tutto questo ci dice che c’è una spinta al cambiamento che viene dalla società e che è in cerca di una rappresentanza politica credibile e radicale. Crediamo sia giunto il momento di accelerare il processo costituente di una nuova forza della Sinistra che possa dare rappresentanza a molti e che al contempo sappia costruire una valida alternativa ai sistemi di potere che hanno oramai permeato interamente il PD.
In Liguria come in Sicilia si sono piantati i semi di una nuova forza della Sinistra che può restituire credibilità e forza al cambiamento.
*Deputato SEL
**Possibile Sicilia
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francesco
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Umberto Billo
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