Sinistra Italiana al Governo: perché il Mise ha autorizzato l’esportazione di un sistema di monitoraggio all’Egitto?
Il governo fornisca al Parlamento tutti gli elementi sul perché è stata autorizzata dal Mise l’esportazione di un sistema di monitoraggio delle comunicazioni all’Egitto e quali iniziative intende assumere per revocare immediatamente l’autorizzazione concessa alla Area s.p.a. per la vendita di un software spia al Governo Egiziano, come di ogni altra autorizzazione alla vendita di prodotti legati ai sistemi di sicurezza e controllo delle informazioni di Paesi che, al pari dell’Egitto, violano sistematicamente i diritti umani, sindacali e democratici.
Queste le domande a cui domani pomeriggio il governo risponderà nell’Aula di Montecitorio nel corso del Question time del gruppo di Sinistra Italiana.
Le Autorita’ egiziane continuano a non fare chiarezza sulle circostanze in cui e’ maturata la morte di Giulio Regeni, mentre i rapporti commerciali tra Italia ed Egitto sembrano essere sempre piu’ intensi, a partire da quelli relativi alle armi. Risulta che il Ministero dello Sviluppo economico, tramite la Direzione generale per la politica commerciale internazionale (Autorità per l’esportazione beni a duplice uso), avrebbe concesso alla società Area s.p.a. di Vizzola Ticino (VA), l’autorizzazione all’esportazione di un sistema di monitoraggio delle comunicazioni all’Egitto il cui utilizzatore finale sarebbe il Consiglio nazionale di difesa egiziano. La decisione del Mise è avvenuta dopo la revoca, per “mutate situazioni politiche”, alla commercializzazione in 46 Paesi, tra i quali proprio l’Egitto, del programma Galileo realizzato dall’azienda Hacking Team. Prodotti diversi ma assimilabili per funzioni.
Visto il richiamo dell’ambasciatore italiano e la promessa di azioni ferme fino al raggiungimento della verità sarebbe incredibile che oggi il governo italiano autorizzi la vendita di software spia ad un governo dittatoriale che nega sistematicamente i diritti umani e reprime ogni forma di dissenso con la violenza. Il via libera all’export per Area spa e quindi alla vendita per 3,1 milioni di dollari, sarebbe arrivato dopo la sospensione dei termini di conclusione del procedimento di 30 giorni, e dopo ben quattro rinvii del Comitato consultivo per l’esportazione dei beni a duplice uso (utilizzabili cioè sia in applicazioni civili che militari), chiamato ad esprimere un parere sull’istanza presentata dall’azienda lombarda. Sospensione che pare si era resa necessaria proprio per consentire ai componenti del Comitato stesso (tra i quali i rappresentanti del ministero degli Esteri, che lo presiede, della Difesa, dell’Interno, dell’Economia, dell’Istruzione e della Salute, oltre che dello stesso Mise) un’ulteriore valutazione dello stato dei rapporti bilaterali tra Italia ed Egitto. Appare evidente che qualcosa è cambiato, e sono completamente sconosciuti i motivi per i quali è stata concessa tale autorizzazione e perché si sia verificato un così radicale cambio di indirizzo da parte della Direzione generale per la politica commerciale internazionale (Autorità per l’esportazione beni a duplice uso), nel procedere, per quanto risulta, al via libera alla vendita da parte della società Area s.p.a. di un programma diverso ma assimilabile al Galileo per funzionalità e sempre nei confronti dell’Egitto, in un lasso di tempo particolarmente ristretto e senza che siano intervenute nel frattempo sostanziali novità sul caso Regeni. Dal governo ci attendiamo risposte, conclude Sinistra Italiana.