Siria, De Cristofaro: serve la politica. E’ necessaria una conferenza con tutti i paesi coinvolti
«La discussione sulla politica estera italiana non può fermarsi alla scelta sull’utilizzo dei Tornado. E’ evidente a tutti la necessità di un’azione efficace di contrasto all’Isis, ma come ha mostrato chiaramente ciò che è avvenuto in Libia è altrettanto chiaro che interventi militari di una singola parte, incentrati sui bombardamenti aerei, oltre a creare inevitabilmente situazioni drammatiche per i civili, non sono risolutori ed anzi rischiano di avvantaggiare proprio lo schieramento che si vuole combattere».
Lo ha detto in una nota il senatore di Sel Peppe De Cristofaro, Vice Presidente della Commissione Esteri di Palazzo Madama. «Il Governo italiano – ha proseguito – piuttosto che impegnarsi sul piano militare, dovrebbe farsi portavoce di una decisa azione politica per la Siria e l’area medio-orientale, proponendo l’organizzazione in tempi immediati di una conferenza regionale con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, mettendo a uno stesso tavolo i rappresentanti dei Paesi della Nato, della Russia, degli Stati dell’area, a partire da Iran e Turchia e non escludendo il Governo di Assad».
«E’ fondamentale – ha concluso – che il nostro Governo in decisioni di politica estera così decisive, e che hanno conseguenze dirette sulla vita del nostro Paese, superi i recinti di contrapposizioni e visioni di parte e coinvolga tutte le personalità, a partire dall’ex premier Prodi, che per esperienza, relazioni e competenza possano rafforzarci nell’interlocuzione con gli altri protagonisti di questa terribile situazione».
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