SI/Sel: Turchia verso dittatura Erdogan. Incompatibile con valori Ue
E’ rientrata a Roma ieri una delegazione di parlamentari di Sinistra Italiana dopo una missione in Turchia, all’indomani del tentato golpe militare e della repressione del regime di Erdogan, un “contro golpe” secondo il capogruppo di Si alla Camera Arturo Scotto. «La Turchia di Erdogan è incompatibile con i valori europei», ha sottolineato Scotto.
I delegati di Si in missione in Turchia – oltre a Scotto, il vicepresidente della commissione Esteri Erasmo Palazzotto e l’onorevole Franco Bordo – hanno raccontato di una situazione «drammatica» nella quale «il Paese sta scivolando verso la dittatura, il numero degli arresti è incredibile: si immagina un repulisti di oltre 400 mila persone tra apparati dello Stato, burocrati, giornalisti, insegnanti. Le caserme sono sigillate dagli autocompattatori e dai pullman, i militari sono chiusi lì e non possono uscire. Le manifestazioni di milizie popolari pro Erdogan in piazza Taxim sostengono questo regime».
«E’ fondamentale evitare che la Turchia scivoli verso un regime repressivo, va evitato che passino leggi di modifica costituzionale che producano un ulteriore sfondamento sul terreno del presidenzialismo – ha spiegato Scotto -. Devono vivere voci critiche, i deputati di Hdp (il partito che unisce forze filo-curde e di Sinistra; Ndr) e il suo leader Demirtas. Ci hanno raccontato che hanno avuto diverse decine di notifiche dalla magistratura per comparire davanti a tribunali con rischi per la loro vita e per la loro attività politica. Faremo un gemellaggio, i 31 deputati di Si-Sel faranno una sponsorship rispetto a ciascun deputato Hdp, ciascuno seguirà un singolo dossier rispetto alla vicenda politica e giudiziaria di questi deputati».
«Nei colloqui con gli amici curdi quello che emerge è una faida all’interno del fronte islamista, che 10-15 anni fa arrivò al potere con Erdogan e Gülen, che sono stati alleati storici e hanno costruito l’egemonia nella società turca con il superamento del precedente impianto laico. Noi oggi vediamo Erdogan fortissimo – ha aggiunto – ma questa decapitazione di massa rischia di aumentare l’instabilità, non c’è una classe dirigente di ricambio. Quella prestata da Gülen a Erdogan era quella che teneva i gangli vitali del Paese».
Nel corso degli incontri avuti da Sinistra italiana «tutti davano un giudizio negativo del ruolo e della funzione di Gülen, una sorta di loggia massonica, uno Stato nello Stato; e contemporaneamente per questo non hanno esitato a condannare il golpe». «Io – ha concluso Scotto – non penso che il golpe sia un’invenzione di Erdogan, ma che sia stato provocato, le sue scelte hanno prodotto una reazione che sta continuando in queste ore. Il golpe ha consentito lo sfondamento definitivo del sultano».
Sinistra italiana-Sel chiede «un processo equo per Abdullah Öcalan», il leader del Pkk, e «un’attenzione particolare da parte dei media sulla sua detenzione. Perché rimane fondamentale», per la Turchia, «sbloccare il processo di pace con i curdi».
Sinistra Italiana avverte che «Non va sottovalutata la manifestazione tedesca» pro Erdogan (ieri a Colonia), «e non vanno sottovalutate quelle che ci sono in Turchia. Erdogan ha consenso soprattutto nelle fasce popolari, nella campagna, in aree del Paese povere e fragili, che individuano in un sistema assistenziale e clientelare come quello offerto dall’Akp l’unica possibilità di poter emergere dalle difficoltà».
Per Arturo Scotto l’incontro tra Putin ed Erdogan, il 9 agosto a San Pietroburgo, «potrebbe determinare uno spostamento storico degli equilibri geopolitici e cambiare il volto della Nato, dell’Europa e del Medio oriente».