Boccadutri: si sceglie di tagliare la rappresentanza politica, ma si ignorano gli sprechi
«Dopo l’ultima eliminazione del finanziamento pubblico alla politica operata qualche mese fa, che ci allontana dall’Europa e dalle grandi democrazie, è quasi incredibile che Cottarelli proponga di tagliare ancora quel poco di fondi pubblici ai partiti, erogati peraltro fino al 2016. A questo punto voglio dargli un suggerimento: cambiando la forma di Governo e passando a una Monarchia si risparmierebbe ancora di più». Lo afferma Sergio Boccadutri, tesoriere e deputato di Sel, commentando la Spending review.
«È davvero inaccettabile, prosegue il deputato di Sel, che non si distinguano gli sprechi dai costi della democrazia, mentre, tra l’altro, con la proposta di riduzione del numero dei consiglieri regionali si restringerebbe ulteriormente la rappresentanza. Il rischio, concretissimo, è che la politica rimanga praticabile solo per chi ha ingenti risorse private. Ben altre sarebbero le voci da tagliare: segnalo, ad esempio, che la voce “consulenze”, su cui si potrebbe davvero fare un’operazione importante, è toccata solo marginalmente dai tagli, conclude l’on. Boccadutri.
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alberto ferrari
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Dario