Sembra più il gioco delle tre carte che un piano di lavoro. Infatti mentre nella mattinata agenzie e siti online annunciavano i tagli che il ministro Cottarelli aveva preparato per la spending review nelle prime ore del pomeriggio ecco la smentita di Matteo Renzi: quella è solo una lista, nessuna decisione è presa sarà il governo a decidere.

«Se non si tratta di una trovata di marketing politico con cui il commissario Cottarelli fa la parte del cattivo per permettere poi a Renzi di smentire e rassicurare gli Italiani come già successo sul prelievo sulle pensioni oltre i 2000 euro, c’è di che preoccuparsi». è il commento di Massimiliano Smeriglio, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà.

«Le notizie riguardanti il settore pubblico – prosegue l’esponente di Sel – preludono a un piano molto pesante, a cui, se si aggiungono alcune delle norme filtrate su disabilita’ e pensioni, si arriva molto vicino a piani del recente passato, vedi governo Monti.  Ci chiediamo dunque – conclude Smeriglio – se il tandem Renzi-Cottarelli si specializzerà in indiscrezioni e smentite a stretto giro o se dietro l’annuncio di una misura rassicurante come gli 80 euro in più in busta paga, si celi un rovescio della medaglia che per opportunità è meglio che venga attribuito al commissario Cottarelli e non al Presidente del Consiglio».

E sembra che questo sia il nuovo modo di interagire non solo della compagine di governo ma dello stesso partito di maggioranza.  «Un giorno il ministro della Difesa, del Pd parla di riduzione degli F35. Il giorno dopo afferma: non ho parlato degli F35. Passate 24 ore appare un documento del Pd che dice: no all’acquisto degli F35. Amici del Partito Democratico , saremmo ben lieti se alla fine anche voi riconoscerete che quel programma di acquisto è inutile, dispendioso, dannoso. Ma siete davvero sicuri che domani non cambierete posizione?»  E’ la domanda tutt’altro che retorica che l’on. Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà rivolge al Partito Democratico.