Studenti in corteo in tutta Italia: Ribaltiamo il governo Renzi! Riprendiamoci il futuro!
La protesta studentesca torna in piazza con manifestazioni annunciate in quasi tutte le principali città. Una protesta che è stata anticipata da una iniziativa degli organizzatori davanti al ministero della pubblica istruzione e al ministero dell’Economia. “Questa notte abbiamo fatto un blitz notturno itinerante al MIUR, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Lavoro e a Palazzo Chigi per mandare un messaggio chiaro ai responsabili della legge 107. Il governo deve ascoltare le istanze di noi studenti e cambiare la Buona scuola, una legge sbagliata e contradditoria che non riduce ma aumenta le diseguaglianze, delegittimando l’autonomia scolastica e la rappresentanza di noi studenti, introducendo un’idea distorta di merito e premialità, insistendo su meccanismi di finanziamento urgenti al diritto allo studio”. Così Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi.
“Oggi saremo nelle piazze di tutta Italia, da Padova a Palermo, per gridare ancora una volta che la Buona scuola è una legge sbagliata che non vogliamo in alcun modo nelle nostre scuole. Il percorso per la costruzione di una buona scuola – aggiunge il portavoce della Rete studenti medi – deve essere condiviso con gli studenti, senza di noi non può esserci nessuna scuola buona per davvero”.
Anche gli studenti universitari scenderanno in piazza oggi accanto agli studenti medi. “Non esiste buona scuola senza buona università, soprattutto in un Paese dove i finanziamenti per le borse di studio sono ridicoli – afferma Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale Unione degli Universitari – e il diritto allo studio non è considerato una priorità. Un esempio immediato è l’emergenza del nuovo ISEE, che allarga la platea degli studenti universitari immeritatamente esclusi da ogni tipo di sostegno economico”.
“Oggi siamo qui e scenderemo nelle prossime ore nelle piazze in tutta Italia – concludono i promotori delle manifestazioni in programm aoggi in diverse città italiane – per rivendicare un sistema d’istruzione che sia efficace nella lotta alle diseguaglianze che la crisi ha allargato. Pretendiamo mattone dopo mattone un’istruzione inclusiva per tutti gli studenti migranti e capace di costruire una vera cittadinanza europea”.
Palermo
Migliaia di studenti appartenenti a tutte le scuole palermitane sono scesi oggi in piazza in occasione del primo corteo studentesco organizzato dal Coordinamento Studenti Medi Palermo. Dopo esser giunti al concentramento di piazza Castelnuovo nella forma di cortei selvaggi e aver effettuato blocchi stradali mandando in tilt il traffico cittadino, gli studenti hanno dato il via alla manifestazione, riunendosi dietro uno striscione riportante la scritta “Contro la “buona scuola”. “Ribaltiamo il governo Renzi! Riprendiamici il futuro!”.
Gli studenti sono scesi in piazza anche per denunciare le disastrose condizioni dell’edilizia scolastica palermitana, che costringe gli studenti di diverse scuole palermitane a seguire le lezioni in turni diversi e in strutture fatiscenti e prive di servizi. “La riforma è passata quest’estate in Parlamento ma noi non ci fermiamo perché riteniamo più che mai necessario contrastarla nella sua attuazione pratica”, dice Michele Minardi del Liceo Scientifico Cannizzaro, “Renzi parla di Buona scuola e innovazione, stanziando fondi per la digitalizzazione quasi a voler addolcire la pillola di una riforma che porta a compimento lo smantellamento della scuola pubblica. Ma quale buona scuola e quale innovazione? A Palermo le scuole ci crollano addosso”, aggiunge Simona Pezzella del Regina Margherita.
Al corteo presente anche uno spezzone di studenti universitari riuniti nella piattaforma “Studenti contro il nuovo Isee”: “Siamo qui oggi perche’ a causa dei nuovi parametri del calcolo Isee migliaia di studenti quest’anno non beneficeranno della borsa di studio, ne’ tantomeno degli alloggi. Il nuovo calcolo Isee rende ancora più inaccessibile un’università come quella palermitana che negli ultimi anni ha subito un vertiginoso calo di iscritti (circa 15mila studenti in meno) sia a causa dei costi troppo alti sia a causa dell’esodo di massa di migliaia di giovani siciliani”.
Napoli
Sostenendo lo slogan “Vogliamo Potere” è partita stamane in Campania la manifestazione promossa da Rete della Conoscenza, Link, UdS e altri coordinamenti studenteschi. Il corteo napoletano è partito da piazza Garibaldi. Ma non è il solo. E’ previsto anche un secondo corteo di studenti da Piazza del Gesù per addentrarsi nel cuore della città. Quello, piu’ autentico e pulsante, violato da fatti di camorra proprio nell’ultimo periodo.
Altri cortei si muovono da Salerno, Avellino, Nocera e Benevento.
Oltre a reclamare un “vero” diritto allo studio ed alla formazione universitaria, gli studenti campani rivendicano una società “aperta inclusiva e multiculturale, denunciano ogni populismo xenofobo e razzista e mostrano la loro solidarietà ai migranti”.
Torino
Un gruppo di studenti ha occupato il gasometro Italgas, in corso Regina Margherita, a Torino. Dopo aver forzato gli ingressi della struttura, abbandonata da tempo, si sono sistemati negli spazi che devono essere abbattuti per ospitare la nuove residenze universitarie. La protesta, nell’ambito della mobilitazione studentesca contro la Buona scuola per la quale sotto la Mole si stanno muovendo tre cortei, contro l’affidamento della costruzione della casa dello studente a imprese private.
Roma
“Senza le borse, facciamo le valigie” è lo slogan del presidio di Link- Coordinamento Unversitario che ha portato valigie e striscioni ai piedi del Ministero dell’Istruzione per protestare contro la legge sulla “buona scuola” e in particolare contro le conseguenze del nuovo modello Isee. Per Alberto Campailla, coordinatore Link, quest’anno “circa il 25 per cento degli studenti borsisti hanno perso il diritto alla borsa”. A breve gli studenti incontreranno il sottosegretario Davide Faraone per sottoporli le loro richieste.’
Milano
Partito il corteo studentesco da largo Cairoli, il primo del nuovo anno scolastico, diretto verso il centro (nella foto lil corteo di Milano). I manifestanti prima di partire hanno acceso alcuni fumogeni e appeso uno striscione alla statua equestre di Largo Cairoli con la scritta ‘No free Jobs la scuola non è un’azienda’. Alla manifestazione prendono parte alcune centinaia studenti medi e universitari. Tra le sigle aderenti, Unione degli studenti, Casc, Link, rete della conoscenza e Cantiere. Tra i cartelli e gli striscioni in piazza, foto del ministro Giannini con le scritte ‘Wanted’ e ‘Bocciata’, ‘rialziamo la testa riprendiamoci tutto’. I manifestanti si dicono contrari alla ‘Buona scuola’ per “la sua idea di consultazione e partecipazione inesistente, la continua diminuzione dei diritti di studenti e insegnanti e le ‘migrazioni’ forzate di questi ultimi, gli incentivi alle scuole private e ai privati nel sostituirsi al pubblico nel finanziamento dell’Istruzione”. Le richieste degli studenti sono per “un’istruzione gratuita e un sapere accessibile a tutti, la promozione di uno ‘statuto delle studentesse e degli studenti in stage’ e per l’istituzione di un finanziamento strutturale in istruzione in legge di stabilità”. I manifestanti, a livello regionale, chiedono inoltre una revisione della riforma Isee “che ha escluso tante studentesse e studenti dalla possibilità di accesso alla borsa di studio” e a livello nazionale “l’approvazione di una legge sul diritto allo studio che abbatta le differenze socio-economiche e territoriali, con borse di studio, servizi e reddito di formazione per studenti delle scuole superiori e delle università”.
Bologna
Studenti e professori lasciano le aule e scendono in piazza a Bologna per protestare, di nuovo, contro la ‘Buona scuola’. In piazza San Francesco oggi sono quasi 200 i manifestanti, tra alunni e insegnanti: contestano soprattutto l’alternanza scuola-lavoro, prevista dal Governo. Lo fanno con musica e cori: “Noi gratis non lavoriamo, nessuno di noi verra’ sfruttato”. Da piazza San Francesco si è poi mosso un corteo verso via Marconi: in testa lo striscione “Per una scuola libera, accessibile e solidale”.
Catanzaro
Circa mille studenti, secondo stime della Questura, hanno manifestato a Catanzaro contro la riforma della scuola. Alla manifestazione partecipano studenti provenienti da vari istituti superiori della provincia. Il corteo che e’ partito da piazza Matteotti, nel centro della citta’, dove ha fatto rientro dopo un breve percorso. La manifestazione si e’ svolta senza particolari problemi di ordine pubblico. Gli studenti hanno scandito slogan contro la riforma della “Buona scuola” esponendo anche degli striscioni. Disagi per la circolazione stradale, dal momento che la citta’ e’ rimasta completamente paralizzata. Qualche ritardo si e’ registrato nello svolgimento delle udienze nel vicino palazzo di giustizia a causa dei tempi lunghi necessari per raggiungere la zona.