Su occupazione e lavoro timidi segnali, ma siamo ancora lontani da ripresa
Sulla crescita siamo ancora a cifre da prefisso telefonico. Con questi numeri l’Italia ci metterà anni prima di ritornare a crescere in maniera stabile. Mentre i dati sull’andamento del mercato del lavoro sono timidi segnali che nascondono però la fragilità del nostro sistema. Il governo invece di esultare per questa lenta ripartenza metta in campo politiche pubbliche di sostegno al reddito e al lavoro a partire dalla prossima legge di Stabilità.
Preoccupa la crescita dei contratti a termine rispetto ai contratti permanenti nonostante le ingenti risorse stanziate per l’esonero contributivo e per l’introduzione del contratto a tutele crescenti. Se a questo aggiungiamo il dato sulla continua crescita del part-time involontario, del numero delle persone in cerca di occupazione (circa 3,1 milioni di disoccupati) e l’alto tasso di disoccupazione del Mezzogiorno (20,2%) ci rendiamo conto siamo ben lontani da una ripresa dell’occupazione e del lavoro. Consiglio maggiore prudenza anche perché i toni propagandistici usati dal governo e dalla maggioranza stridono con la realtà che vivono i cittadini italiani quotidianamente.
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nino