Tav, la Torino-Lione è legge. Al Senato votano contro Sel e M5S
Il Senato approva con 173 sì, 50 no e quattro astenuti la ratifica dell’ accordo tra l’Italia e la Francia per la realizzazione della linea ferroviaria Torino – Lione. La Camera ha già approvato l’accordo. Contro votano Sel e M5S.
«A determinare la posizione contraria di SEL rispetto alla Tav concorrono molteplici fattori: soprattutto i dati prodotti dagli studi dell’Arpa di Ivrea e del Politecnico di Torino, che chiediamo vengano acquisiti e valutati con attenzione, in quanto riportano la presenza di uranio e amianto in valori superiori ai livelli consentiti». Così il senatore di SEL Massimo Cervellini, vicepresidente Commissione Lavori pubblici, è intervenuto in Aula. «Altri studi super partes di società private condotti sull’uranio appurano una presenza, seppure non sufficiente allo sfruttamento commerciale, comunque allarmante per la salute: i lavori di scavo e di trasporto delle rocce potrebbero quindi comportare emissioni terribili – di uranio ed anche di amianto – per le lavoratrici ed i lavoratori (la storia ci ricorda “mal di montagna”, che altro non è se non il tumore al polmone). Stiamo procedendo con un sistema giuridico ed istituzionale scandaloso rispetto alle norme a tutela dei lavoratori: ribadiamo il nostro no- ha concluso Cervellini- ad un’opera pericolosa, oltre che costosa e inutile per il futuro del Paese».
Durante l’intervento del senatore di Sel Massimo Cervellini i senatori M5s hanno cominciato a gridare nei confronti del parlamentare accusando il suo partito di aver consentito che per l’Ilva di Taranto “morissero centinaia di persone”. Ma quando la tensione è salita con i leghisti e i senatori del centrodestra che si inserivano nel battibecco urlando, dai banchi dei 5 stelle è partito il coro ritmato: “Fuori la mafia dallo Stato! Fuori la mafia dallo Stato”. Incredula una classe delle medie assiste allo spettacolo indicando i vari parlamentari protagonisti della protesta. Le dichiarazioni di voto procedono a rilento. Ma quando è il turno del grillino Marco Scibona dai banchi del Pd si alza un sottofondo di “ooooo”.
La bagarre in aula al Senato da parte di tutto il gruppo M5S è continuato anche dopo la sospensione della seduta per l’azione di disturbo dei pentastellati. Sia il senatore di Fi Lucio Malan sia il senatore Pd Daniele Borioli sono stati costretti a consegnare il testo alla presidenza, protestando però che “non si può esprimere il proprio parere in un’aula parlamentare”.
«Il tentativo del M5S di impedire al senatore di Sel, Massimo Cervellini, di esprimere la dichiarazione di voto sulla Tav a nome di Sel è gravissimo e rivela quali siano i veri interessi che guidano quel movimento». Lo dichiara la presidente del Gruppo Misto-Sel Loredana De Petris in una nota. «Sinistra Ecologia e libertà- prosegue De Petris- è da sempre contraria alla Tav, impegnata in Parlamento e sul territori per impedire che questo scempio si compia. Ciononostante, i senatori del M5s hanno cercato di impedirci di parlare contro e non a favore della Tav al solo scopo di apparire come i soli veri oppositori della Tav».
Infatti, «quello che interessa al M5s non è appoggiare la lotta della popolazione della val di Susa, ma solo raggranellare qualche voto in più alle europee anche a costo di danneggiare la mobilitazione contro la Tav, come hanno fatto oggi. Questo è osceno e del tutto inaccettabile», conclude la senatrice di Sel.
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