Tecnici, Chiamparino e Corte dei Conti contro la legge di stabilità. Scotto: tutti gufi?
«I numeri sono numeri. E più si leggono quelli della legge di stabilità più crescono le critiche nei confronti della politica economica del governo Renzi. Ieri prima i tecnici di Camera e Senato hanno mosso rilievi sull’abolizione della Tasi che metterà in difficoltà tutti i sindaci, poi la dura presa di posizione del governatore del Piemonte Chiamparino, presidente della conferenza Stato Regioni, sulla possibile fine delle Regioni. E infine oggi la Corte dei Conti. O sono tutti gufi o c’è qualcosa che non va nella politica economica di Renzi». Lo afferma il capogruppo di Sel a Montecitorio, Arturo Scotto.
«La sinistra in Parlamento – continua il parlamentare – ha da subito denunciato come questa legge di stabilità sia iniqua, non rilancia gli investimenti pubblici e non ci porta fuori dalla crisi. Una manovra che dà a chi ha di più e toglie a chi ha meno e che mette in seria difficoltà gli Enti locali e le Regioni”. “Per questo ci opporremo in Parlamento e sabato al teatro Quirino di Roma presenteremo una proposta radicalmente alternativa di politica economica. Un’altra idea di Italia», conclude Scotto.
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