Terrorismo, Sinistra italiana: no ai bombardamenti, chiudere rubinetti finanziari, disarmare il Medioriente
«Chiudere i rubinetti finanziari che hanno alimentato l’estremismo jihadista e la nascita» dello Stato islamico; «disarmare il Medio Oriente; definire con maggiore chiarezza i rapporti dell’Italia con la Turchia, che non può la mattina essere a fianco della Nato e la sera bombardare i curdi del Pkk». Il governo italiano si deve impegnare a “non partecipare a bombardamenti scarsamente efficaci su larga scala e senza un obiettivo preciso”. Sono alcune delle dodici proposte contenute in una mozione parlamentare presentata oggi alla Camera da Sinistra italiana. Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, il capogruppo Sel-Si alla Camera, Arturo Scotto.
Scotto ha anche chiesto che il governo venga a riferire in aula sul tema. Il tema della lotta allo Stato islamico, ha aggiunto, «non può essere esclusivamente relegato alle analisi giornalistiche, ma occorre un segnale di responsabilità. Lo voglio dire al ministro Alfano, che parla di unità nazionale. L’unità nazionale non esiste, esiste la responsabilità in un uso parco delle parole e capacità di intessere dialogo. E noi vogliamo dialogare, con queste proposte che lanciamo al governo». Sel-Sinistra italiana condivide infine la scelta del governo di non partecipare ai bombardamenti in Siria.
Per sconfiggere lo Stato islamico, il Governo dovrebbe inoltre «evitare ‘pellegrinaggi’ in Kuwait e Arabia saudita» ha ribadito Scotto, riferendosi implicitamente ad un recente viaggio del premier Matteo Renzi in Arabia saudita, dove ha promosso le attività di alcune aziende italiane nel Paese accusato di ospitare flussi di denaro che finanziano l’Isis.
«Noi sosteniamo il processo di Vienna e pensiamo che bisogna andare verso una transizione politica che porti al superamento della dittatura di Assad senza aprire vuoti, perché sarebbe irresponsabile. Si fa coinvolgendo le forze regionali che sul teatro siriano hanno spesso interessi divergenti ed evitando che la vicenda siriana si chiuda con una tripartizione di quello Stato. Penso che il governo italiano debba stare su questa linea» ha concluso Scotto.
Commenti
-
Francesco