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Domenica, 22 marzo 2015

Tommaso Fattori candidato in Toscana: «Una valanga di Sì travolgerà le politiche delle destre, del PD e il patto del Nazareno»

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Tommaso Fattori ha presentato la sua candidatura a Presidente della Regione Toscana per la lista del Sì in un giardino che è “spazio di felicità collettiva” e “simbolo di quei beni pubblici che vogliamo difendere ed ampliare”, ha detto il candidato, seduto assieme ad un gruppo di ragazze e ragazzi con bambini. Il piccolo giardino è antistante al presidio sanitario di Santa Rosa a Firenze, che invece simboleggia “lo smantellamento della sanità pubblica in Toscana, fatto di tagli, privatizzazione manifesta o strisciante, scomparsa dei presìdi territoriali, mentre noi – aggiunge – ripartiamo dal sì alla sanita pubblica, accessibile veramente a tutti: un forte sì. Di qui il nostro primo impegno: il ritiro immediato della controriforma sanitaria di Rossi”.

Fattori annuncia: «La prima notizia è che ci siamo e che il nome con cui ci presenteremo alle elezioni è Sì: la nostra è la sinistra del Sì». È questo il leitmotiv, che descrive in positivo “un progetto di governo in alternativa alle politiche delle destre, del PD e al patto del Nazareno”. Dunque, “sì al reddito minimo, sì ad un piano speciale per il lavoro in Toscana; sì all’obiettivo “rifiuti zero”; sì all’attuazione dei referendum e alla gestione pubblica dell’acqua e dei servizi pubblici locali; sì ad una sanità pubblica, non residuale e di qualità per tutti; sì al rafforzamento del trasporto pubblico regionale e metropolitano di qualità, a partire dai treni per i pendolari; sì ad un piano straordinario per le periferie, oggi abbandonate a se stesse, senza servizi; sì al rafforzamento dell’edilizia pubblica popolare; sì ad un piano di piccole opere per la manutezione e la cura del territorio, in alternativa alla logica delle grandi opere inutili, dannose, costosissime e che favoriscono corruzione e malaffare; sì all’agricoltura contadina a filiera corta, alla biodiversità, e alla tutela del paesaggio, oggi sotto attacco proprio qui in Toscana; sì al rafforzamento della scuola pubblica e del diritto allo studio; sì alla trasparenza, contro i rapporti occulti fra lobby affaristiche e potere politico”.

E aggiunge Fattori, allargando l’orizzonte: «Sì, siamo parte della lotta di Syriza e Podemos per cambiare l’Europa e sì, siamo con gli italiani che andranno a Tunisi al Forum Sociale Mondiale a portare la loro solidarietà attiva al popolo tunisino, contro il terrorismo e infine sì, si può vincere: come in Grecia, e presto in Spagna». Afferma Fattori: «siamo parte di un’onda che sta investendo l’Europa, da Atene a Madrid. Siamo parte di una nuova sinistra europea, che è nata a Firenze, al Forum Sociale Europeo del 2002. Allora erano qui a Firenze tutti coloro che poi hanno fondato Syriza e Podemos. Un cammino che oggi sta rivoluzionando il quadro politico europeo. In un certo senso, lo abbiamo fatto nascere noi».

La seconda notizia, dice Fattori «è che sono il candidato presidente per il Sì e mi candido a ricoprire il posto che è oggi di Enrico Rossi, anche se al posto di Rossi governano già da tempo Renzi e la Saccardi». Il candidato spiega: «le mie radici sono in una sinistra sociale e maggioritaria: sono nel Forum europeo e nel vittorioso referendum del 2011. Vittorioso proprio perchè su molti temi cruciali – come la gestione pubblica ed efficace della sanità, della scuola, dell’acqua – esiste già una maggioranza sociale».

La terza notizia è l’appello lanciato per comporre le liste dei candidati in maniera partecipativa: “associazioni, comitati, gruppi, organizzazioni politiche, singole persone possono inviarci proposte motivate di candidatura entro il 28 marzo. Le porte sono aperte a persone riconosciute per competenza, autorevolezza, impegno sociale e politico nel territorio e in lotte, vertenze, movimenti o per il loro ruolo in attività associative o culturali della nostra regione. È a questa pluralità di esperienze – politiche, sociali, di cittadinanza – che guardiamo per cambiare la Toscana, consci del valore e allo stesso tempo dell’insufficienza di ciascuna. Con questo spirito aperto abbiamo lavorato in queste settimane, per ricostruire democrazia, per ribaltare la logica dell’uomo solo al comando. Per questo la lista del Sì vuole essere delle tante e tanti che intendono costruire un futuro insieme. Donne e uomini, ragazze e ragazzi, capaci di nuovi linguaggi, di nuove relazioni, di nuove prospettive. Questo dovrà essere il profilo della lista: una lista sociale, larga, inclusiva”.

 

In allegato la lettera aperta alla società toscana per la proposizione di candidature e una breve biografia del candidato

Commenti

  • farncesco

    Sostenere che “le mie radici sono in una sinistra sociale e maggioritaria” e contestualmente riconoscersi in una forza politca che non supera il 3% dei consensi elettorali spiega plasticamente la confusione politica che regna alla sinistra del PD. Dispaice dirlo ma siete solamnete delle macchiette.

  • Enrico Solito

    Sarebbe facile risponderti insultandoti. Cullati pure nel mantra del 41% : presto ti accorgerai che le masse renziane fanno presto a scegliersi altri padroni.

  • francesco

    Si può sapere quali sono le componenti politiche territoriali (oltre Sel) per presentare una lista della “sinistra sociale e maggioritaria” nelle prossima competizione elettorale?
    Non vorrei che si trattasse dei soliti triti e ritriti “dissenzienti” del PD che, ancora recentemente, hanno giurato fedeltà alla Ditta. Restiamo in attesa di chiarimenti.

  • Dario

    So per certo che in mezzo ci sono movimenti e partiti, Rifondazione in primis (o almeno così ho letto). E forse anche i comitati dell’Altra Europa.
    Ottima iniziativa politica, ma il nome non mi convince, avrei scelto qualcosa di più tradizionale e riconoscibile.

  • francesco

    Vede Enrico io non mi cullo in nessun mantra, ma se una forza politca a distanza di anni dalla sua nascita non riesce a raccogliere attorno al uso progetto più del 2-3% significa che non è all’altezza del compito che si è data. Punto. Ed il comune denominatore nella sinistra di parlare di plurale e maggioritaria mentre ci si rinchiude in piccoli bozzoli inutili e sterili è quanto di più emplematico ci sia della confusione che regna sovrana da quelle parti (che sarebbero anche le mie se non fossi così disgustato dall’ipocrisia che oramai la caratterizza). Con tutto il rispetto per le idee di ciascuno e della buona fede di Tommaso Fattori bisogna essere davvero ciechi e totalmente privi di senno per non accorgersi che questa candidatura e progetto politico annesso sono il frutto dell’ennesima operazione autarchica che nasce (e morirà) all’interno di un gruppo ristretto di persone che non ha alcun contatto con la realtà sociale, economica e civile della quale con tanta enfasi ed a sproposito parla.

  • Enrico Solito

    Ovviamente non concordo, ma non è questo il punto. Ci sarebbero molte cose da dire e e facebook non è il modo migliore per discutere. Certo limitarsi a sottolineare la debolezza degli avversari è arrogante e politicamente miope.

  • francesco

    Sono di cultura progressista ed ho fino a pochi anni fa votato sempre a sinistra del PDS-DS-PD, dunque le mie critiche non sono rivolte agli avversari ma a quella parte politica a me più affine se non si fosse ridotta come si è ridotta.
    Piuttosto discutiamo nel merito di ciò che sostengo (e lo sostengo conoscendo bene, molto bene, l’ambiente della sinistra toscana), la candidatura di Tommaso Fattori ed il progetto politico annesso è o non è “frutto dell’ennesima operazione autarchica che nasce (e morirà)
    all’interno di un gruppo ristretto di persone che non ha alcun contatto
    con la realtà sociale, economica e civile della quale con tanta enfasi
    ed a sproposito parla”.
    Provo a darti un aiuto.
    Consultazioni di base e neanche riunioni aperte preliminari nelle sedi dei partiti politici che lo sostengono non ci sono state. Fino a pochi giorni fa SEL era indecisa se proseguire l’alleanza con il PD o meno. Ad oggi e per tutta l’attuale legislatura in scadenza SEL ha governato con il PD e con il Presidente Rossi senza rompere e adesso di punto in bianco osp ci siamo sbagliati, Rossi ed il PD sono “sporchi, brutti e cattivi”. Ma fino ad oggi non lo erano?
    Parliamo di questo piuttosto.
    P.s. “facebook” o i cds. social media non saranno forse il modo migliore di discutere ma non mi pare ce ne siano altri dato che i partiti, a partire da SEL, le iniziative pubbliche le fanno per darsi visibilità ma quando si tratta di prendere decisioni lo fanno in segrete stanze e da soli, almeno il PD fà delle primarie che sono per molti aspetti allucinanti ma le fa. Noi che facciamo per far partecipare i cittadini alle nostre decisioni?

  • Enrico Solito

    Mah, è difficile seguirti. Riunioni preliminari e attivi di base aperti a tutti i cittadini ci son state da settembre, in tutta la Toscana, io ho parteipato a diverse di loro a Firenze, a Empoli, a Livorno: pure troppi e fino allo sfinimento. Abbiamo discusso e ci siamo pure arrabbiati, io ho perso, pensa un pò. Anche adesso c’è una consultazione per la costruzione delle liste, fai in tempo entro il 28 se t interessa Poi si può fare sempre meglio ma è un’altra storia. SEL sarà stata indecisa, ma ha votato contro la legge elettorale, l’aereoporto della piana e altre scelte fondamentali facendo infuriare Rossi: io avrei preferito rompesse prima, ma anche qui è altra storia.
    Non mi pare certo che il PD abbia fatto primarie o stia decidendo con le primarie le sue liste. Si stanno ammazzando tra correnti e decidono, loro sì, nelle segrete stanze.

    Adesso provo a dartelo io un aiuto; criticare e basta è facile, specie se ci si trincera dietro l’anonimato. Io ci ho messo la faccia. Tu come ti chiami? Per chi voti o voterai? Poi andiamo avanti.

  • francesco

    come mi chiamo è indicato nel nik non mi nascondo dietro a nessun anonimato ma ritengo legittima la riservatezza delle proprie opinioni politiche. il web non è un’assemblea circoscritta e mentre sono più che disponibile a esprimermi pubblicamente in un consesso a cui decido di aderire non sono altrettanto favorevole al mettere a disposizione di chiunque (aziende e recluting per primi) i miei pensieri e soprattutto a farlo a tempo indeterminato. Qui la codardia non c’entra assolutamente niente ma c’entra solo il buon senso.
    Nel merito non dubito che si facciano riunioni e attivi aperti a tutti i cittadini ma il loro coinvolgimento reale è altra cosa. Posso riconoscere di non essere pienamente informato dato che ho smesso da alcuni anni di fare politica attiva (dalla scissione tra SEL ed il PRC per l’esattezza pur essendomi orientato politicamente verso la prima. Così sai anche per chi voto) ma ti assicuro che di tutte quetse riunioni e discussioni in provincia non ne è arrivato neanche l’eco.
    Fino a 2/3 settimane fà nessuno aveva la minima idea della possibile candidatura di Fattori e, pur a conoscenza di divergenze, la convinzione che SEL avrebbe rotto con il PD in Toscana.
    Per quanto riguarda il PD sei proprio male informato dato che è l’unico partito che ha dato seguito alla legge regionale indicendo le primarie per i candidati in lista alle scorse regionali, mentre la sinistra tutta ha ben gofuto dei listini bloccati decidendo a tavolino e tra pochi intimi le candidature. Conosco le persone candidate a suo tempo ad una ad una (quasi per la verità) e so benissimo di cosa sto parlando.
    Ma sinceramente credi che lanciare una candidatura e decidere di corerre autonomamente il 20 marzo e dire che fino al 28 c’è tempo per paretcipare alla discussione delle liste (8 giorni dicasi) è la più grande presa in giro che si potesse sentire ed eprime plasticamente le criticità e l’assoluta inadeguatezza della sinistra da me descritte.
    Ma poi ognuno può pensarla come crede, può illudersi come vuole ma restano i risultati elettorali (pessimi per usare un eufemismo) che parlano da soli al di là di ciò che si vuole credere per superficialità o per opportnità.
    Io voglio una sinistra moderna e capace di rappresentare i cittadini TUTTI facendo coincidere il “bene comune” con quello della larga maggioranza di essi. A te sembra che sia così? che la dirigenza politica della sinistra sia all’altezza di questa sfida? che possa essere uno come Fattori ad assumere la guida di un processo del genere. Non occorre la palla di vetro per rispondere NO a tutti questi interrogativi. Spero di sbagliarmi ma onestamente la mia fiducia è da qualche tempo messa davvero a dura prova.

  • Enrico Solito

    Bene, ci siamo chiariti. A parte la faccenda del PD che non ha fatto alcuna primaria per le liste dei candidati, insisto: per le politiche sì, ma le fece pure SEL. Comunque non mi pare questo il punto, è che tu sostenevi che il pd coinvolge l’elettorato e noi no. Il punto è che tu sottolinei le nostre sconfitte, che sono innegabili, e mi dici che questo progetto Fattori non è all’altezza: penso di poterti dire un ni, nel senso che mi piacerebbe fare molto di più di quel che facciamo con grande fatica: ieri ero a Firenze all’iniziativa con landini e sabato sarò a Roma a quella manifestazione. Dobbiamo ricostruire e lo facciamo con onestà ma anche con tutti i nostri limiti. Fattori è uomo di movimenti e non di apparati, e in questo senso mi fido di lui (pensa che ti deve dire uno che è iscritto a un partito). Dobbiamo muoverci con coraggioe determinazione cercando di avere un buon risultato contro un Rossi che ha oramai svoltato a destra su tante cose fondamentali (privatizzazione sanità, aereoporto, tav eccetera eccetera). E su questo chiudo.

  • francesco

    Quello che sostengo non è certamente l’elogio del PD ma che rispetto a come ci relazioniamo noi con i cittadini le primarie raffazzonate ed allucinanti del PD sono oro. Si può dire tutto il male possibile di Renzi (sbagliando, nonostante non condivida buona parte delle sue posizioni politiche e delle scelte che sta facendo) ma una cosa non la si può negare, ovvero che è diventato segretario del partito per scelta dell’elettorato del PD e non per auto-selezione della classe dirigenet di quel partito. Se fosse stato per i maggiorenti del PD uno come Renzi non sarebbe mai diventato segretario e dunque la gestione di quel partito sarebbe stata sempre “controllata” e gestita all’interno di un gruppo consolidato senza ricambio, senza rotture e rinnovamenti. Poi nel merito di come quetso processo si svolge si possono esprimere tantissime perplessità e critiche ma è indubbio che nel PD c’è stata una svolta decisa e salutare come sono tute le svolte (a prescindere dagli effetti immediati) perchè obbliga poi TUTTI a cambiare ad aggiornarsi a rinnovarsi, cosa che non avviene se la classe dirigente decide autocraticamente. Per quanto riguarda Fattori – a prescindere dal valore o meno della persona (lo conosco davvero poco) – il suo limite è che non è un candidato emerso dal basso ma scelto dall’alto in quanto funzionale alla svolta attuale della sclasse dirigente di SEL di allontanamneto dal PD. Una scelta dunque piuttosto debole e priva di prospettiva politica dato che SEL potrebbe benissimo entro poco tempo cambiare nuovamente idea. Non a caso siamo passati in poco più di un anno dalla prospettiva di fondersi nel PD ad essere suo acerrimo nemico. Tutto questo può avere un senso al di fuori delle logiche di posizionamento della classe dirigente del partito? Direi proprio di NO perchè il PD, Renzi o non Renzi, ha una linea piuttosto coerente (non condivisibile casomai ma coerente di fondo si) e la differenza con Bersani è minima, si tratta di sfumature, di accenti e soprattutto (questa è la verità) di spartizione di potere. Vendola e company con Bersani avevano un accordo di ripartizione dei posti di potere che con Renzi non c’è ed è da qui che nasce soprattutto l’attuale allontanamento. Possiamo raccontarci tutte le favole che vogliamo ma questa è la verità, tanto che anche con Renzi per un periodo Vendola è stato piuttosto “tenero” e lo è stato fino a quando è sfumata la possibilità che aleggiava dell’istituzione di un ministero per il SUD da affidare proprio a Vendola. Sia chiaro io sono molto critico con il PD ma SEL e la sinistra devono fare una scelta di fondo o dentro il perimetro del centrosinistra o fuori. E per di fondo intendo dire per sempre e non ondeggiare da una parte all’altra ad ogni elezione, una volkta si, una volta no ogni volta cambiando le proprie posizioni di 360° gradi. Ciò che è evidente è che la sinistra ha bisogno di una nuova classe dirigente, di un ricambio importante e traumatico. Senza difficilmente potrà trovare una nuova identità e continueremo a consumarci lentamente in questa assurda schizzofrenia.
    Ps. io credo fermamente che il ruolo dei partiti politici sia altro da quello dei sindacati e che l’affidarsi ad un sindacalista (che tra l’altro non ha alcuna intenzione di fare politica ma vuole solo usare la politica per scalare la CGIL) dimostra plasticamente tutta la nostra inadeguatezza e l’assoluta mancanza di idee e lungimiranza.

  • Carla Gommy

    Non solo tu. Ma alla fine il nome ufficiale sarà Sì-Toscana a Sinistra.
    Ci sono stati dei problemi soprattutto con i movimenti per far accettare “sinistra” nel logo, e in diversi erano critici sull’adesione dei partiti. E’ stato fatto presente che facendo i duri e puri sarebbero stati perdenti, e si è trovata la sintesi