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Martedì, 4 febbraio 2014

Tristi primati

astolfo

120 miliardi ogni anno in Europa, 60 miliardi – la metà – solo in Italia. E’ il costo della corruzione secondo il rapporto europeo dell’altro ieri. Siamo primi, doppiamo tutti gli altri paesi comunitari. Produciamo ogni anno illegalità e corruzione pari al 4 % del Pil. Produciamo cultura per l’1% del Pil e qui siamo ultimi, dietro la Grecia messa al bando dalle politiche di austerità della Troika europea. Primi in corruzione. Primi nelle diseguaglianze. Prime nelle povertà. Il governo Monti ha fatto approvare una legge sulla corruzione, la legge Severino, inconcludente da qualsiasi punto di vista: da quello che disciplina la prescrizione, al falso in bilancio, all’antiriciclaggio, al legittimo impedimento. Il governo Letta, fin qui, non se ne occupa. Al fondo di questo legame perverso che tiene insieme politica, criminalità organizzata e imprese, troviamo i due nodi che segnano la politica italiana degli ultimi vent’anni: il conflitto di interessi e le leggi ad personam. Né l’una né l’altra, al momento, compaiono nell’agenda con cui Renzi si propone di cambiare l’Italia. Nel suo lessico troviamo il catalogo di tutte le “riforme” possibili, meno quella riforma morale del paese, delle sue perdute virtù pubbliche e private senza le quali nessuna buona e nuova politica potrà nascere. Da qualche settimana è uscito in Italia un libro e non lo trovate nelle classifiche di quelli più venduti, come è accaduto invece in Francia, in Spagna, in altri paesi dove ha riscosso un successo tra i lettori. Si chiama L’utilità dell’inutile e il suo autore è un filosofo italiano, Nuccio Ordine. Afferma la seguente tesi: la priorità dominante del nostro tempo è l’utile, e l’utile oggi è solo ciò che produce valore economico, profitto. Viceversa, ciò che ci fa “diventare migliori”, ciò che è disinteressato e gratuito, ciò che rende la nostra umanità più umana, è considerato “inutile”. E se la politica, la nostra politica, e con essa la nostra agenda, ripartisse oggi da qui, da questo “inutile” così essenziale alla vita?

Commenti

  • nicolisteria55

    Condivido in pieno l’articolo. E’ davvero triste detenere il primato della corruzione e della illegalità frutto di una cultura sprezzante delle regole comuni e rigorosa solo nel curare quelle individuali e dei più forti. Abbiamo di fronte un lavoro titanico da fare ma non impossibile e l’indicazione di un percorso che metta al bando l’utilità legata al profitto e privilegi la gratuità umana è completamente condivisiile e percorribile.
    Complimenti per lo pseudonimo Astolfo. E’ Astolfo il fedele compagno di Orlando? Colui che quando mette piede sulla luna si accorge che la pazzia degli uomini è rimasta tutta sulla terra. E si rende conto che gli uomini hanno lasciato le cose miglore fuori da se stessi.

  • PaoloBarnard1958

    Nicolisteria55 perchè si fa le domande e si risponde da solo? Ma non sarà per caso lo stesso autore ad autocompiacersi o magari un suo caro amico?