Trivelle, denuncia alla commissione Ue: procedura di infrazione contro concessioni a tempo indeterminato nelle 12 miglia
“Un obbrobrio giuridico. Non esistono altri casi in Europa di concessioni rivolte allo sfruttamento di risorse pubbliche concesse a tempo indeterminato. Per questo ho chiesto oggi formalmente, con un esposto inviato alla Commissione europea, di avviare la fase di accertamento, che conduce alla procedura di infrazione, nei confronti della disposizione soggetta a referendum, quella contenuta nell’art.1, comma 239, della Legge di Stabilità per il 2016.”
Lo afferma Loredana De Petris, senatrice di Sinistra Italiana e capogruppo del Gruppo Misto a Palazzo Madama, che ha inviato una denuncia formale alla Commissione europea per violazione del diritto comunitario da parte di uno Stato membro, con riferimento alla disposizione che consente la proroga a tempo indeterminato, “per la durata di vita utile del giacimento”, per le concessioni a estrarre idrocarburi a ridosso della costa.
“La direttiva 2006/123/CE, cosiddetta direttiva Bolkenstein, – dichiara la senatrice – vieta il rilascio di titoli a tempo indeterminato per il contrasto con le disposizioni sulla concorrenza e una evidente violazione del diritto comunitario si riscontra anche nei confronti della vigente direttiva sulle estrazioni petrolifere, la n.94/22/CE, in particolare dell’art.4, dove è chiaramente indicato che la concessione deve essere rilasciata per un periodo definito.”
“Immaginate se fosse possibile – conclude De Petris – rilasciare concessioni a sfruttare, a tempo indeterminato, cave, miniere, acque minerali, spiagge e altre risorse pubbliche per definizione. Con il paradosso che oggi solo le concessioni per estrarre idrocarburi rilasciate sottocosta, quelle più pericolose, godono di questo privilegio. Renzi non canti vittoria: l’orientamento del suo governo produrrà solo l’ennesima procedura di infrazione a carico del nostro Paese.”