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Martedì, 8 marzo 2016

Trivelle, Sinistra Italiana porta il referendum in Parlamento: Renzi come intendere garantire l’informazione?

Per sito Sel

I deputati di Sinistra Italiana portano il caso del referendum sulle trivelle, previsto per il prossimo 17 aprile, in Parlamento e su cui il governo dovrà rispondere ad un’interrogazione parlamentare.

I deputati della sinistra vogliono sapere da Palazzo Chigi quali iniziative intenda assumere innanzitutto per rivedere la decisione di non accorpare la data del referendum con le elezioni amministrative e soprattutto quali iniziative intenda assumere il governo per favorire la massima informazione sul referendum fra i cittadini del nostro Paese.

Peraltro – afferma il capogruppo Scotto che insieme a Fratoianni, Fassina, D’Attorre e a tutti i parlamentari ha sottoscritto l’atto parlamentare – il “codice di buona condotta sui referendum” fatto proprio dal Consiglio di Europa prevede che le Autorita’ devono rispettare il proprio dovere di neutralita’, devono fornire informazioni obiettive agli elettori i quali deve essere messi in condizione di sapere di cosa si sta parlando. Cosa che sia l’esecutivo che il servizio pubblico radiotv non sta facendo.

Il governo – conclude il capogruppo della sinistra – oltre a non aver voluto l’election day, ora sta cercando in tutti i modi di boicottare l’appuntamento democratico di aprile. Gli italiani devono impedirlo, facciamo appello ai giornalisti e ai media affinche’ nei prossimi giorni si parli dei temi di questo referendum.

 

Commenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Oh, ma i giornali ne parlano.
    Oggi, per esempio, si può leggere su Repubblica che la CGIL, nella persona di Emilio Miceli, segretario nazionale CGIL chimici, ha preso posizione CONTRO il referendum. Ovviamente, la spauracchio è quello della perdita di posti di lavoro. Aldilà che questo rischio sia reale o meno, ne ho piene le scatole di quelli che dicono che l’economia è al di sopra di tutto, anche della salute del nostro stesso pianeta.
    E incomincio ad averne piene le scatole di questa CGIL, che fa passare qualsiasi legge di questo sciagurato governo senza colpo ferire (vedi Jobs Act, un solo sciopero al Venerdì e chi si è visto si è visto, per altri provvedimenti invece nulla proprio, visto che le manifestazioni a Roma nei weekend fanno ridere i polli). Sarà mica perché adesso al governo c’è il partito amico?