Sei in: Home › Attualità › Notizie › Turchia, Fratoianni: ora non ci sia ulteriore repressione dei diritti
Sabato, 16 luglio 2016

Turchia, Fratoianni: ora non ci sia ulteriore repressione dei diritti

turchia

«Per noi ogni ipotesi di cambiamento politico che passi per i golpe, le sollevazioni militari, i colpi di stato violenti contro i civili non e’ un’ipotesi positiva. Cosi’ e’ stato anche nel caso della Turchia». Lo afferma Nicola Fratoianni, dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana parlando con i cronisti a margine dell’assemblea nazionale in corso a Roma.

«Il regime di Erdogan – prosegue l’esponente della sinistra – e’ un regime autoritario, che in questi anni ha represso le liberta’ del suo popolo e delle minoranze a partire dai diritti dei curdi, fino a poco tempo ambiguo nei rapporti con il terroristi del Daesh, e non puo’ che essere un avversario di tutti i battono per i diritti civili. Ora ci auguriamo – conclude Fratoianni – che in Turchia quello che e’ accaduto stanotte non diventi occasione per un’ulteriore giro di vite nella repressione, di chiusura sul piano dei diritti civili e delle liberta’. L’Europa e la comunita’ internazionale devono vigilare con grande attenzione».

Commenti

  • Daniele

    Purtroppo sta già succedendo: “destituite decine di alti vertici
    militari, sollevati dall’incarico 2.745 giudici. Le forze armate della
    Turchia rimuoveranno i membri della “struttura parallela” nei loro
    ranghi.”

  • Vincent

    Il regime autoritario di Erdogan è una barzelletta in confronto a quello degli USA, sono loro che hanno organizzato il golpe nel tentativo di farlo fuori. Erdogan si stava rendendo conto che gli americani vogliono uno scontro frontale con la Russia cosa che non conviene certo alla Turchia che si è trovata tra l’incudine e il martello. L’aereo russo fu abbattuto dagli americani e non certo dai turchi e proprio per questo Erdogan ha chiesto scusa alla Russia, perchè gli Stati Uniti cercano uno scontro frontale che porterebbe alla terza guerra mondiale e anche il dittatore turco Erdogan ha le sue riserve su questa follia