UE, Scotto: Renzi ci informa che il semestre ”buono” sarà il prossimo. Persa occasione per cambiare politiche economiche
«Abbiamo ascoltato con attenzione le parole del Presidente del Consiglio Renzi sul prossimo consiglio Europeo: alla fine abbiano capito che il semestre buono è quello prossimo. Purtroppo siamo ancora una volta allo stadio delle promesse. Il piano Junker è una scatola vuota, anziché 300 miliardi forse sono ne disponibili solo 21. Nel frattempo sulla politica estera nulla si muove. Siamo di fronte alla solita bolla mediatica». Lo afferma il capogruppo di Sel on. Arturo Scotto commentando l’informativa del Presidente del Consiglio Renzi sul consiglio Europeo del 18 dicembre prossimo.
«La disponibilità rivendicata da Renzi a modificare il patto di stabilità, come abbiamo visto nella manovra finanziaria, ha avuto un impatto molto relativo. Il punto è come si mette mano ai Trattati, che non sono scritti nel granito e si possono modificare. L’Italia avrebbe la forza e l’autorevolezza di mettere in discussione il fiscal compact, e di lavorare per un piano che rilanci l’economia. Purtroppo invece il governo ha scelto la strada di fare i compiti a casa. Ma non è detto che un bravo scolaro sia la cosa più utile al paese mentre attraversa la crisi economica più grande della sua storia. È evidente che l’Italia sarà costretta ad aspettare il prossimo Semestre Europeo: saremmo costretti dunque a puntare sull’Estonia», conclude Scotto.