Un accordo senza contenuti, i pugliesi meritano altro
Il segretario regionale del Pd ha scelto una modalità insolita per chiedere l’allargamento della coalizione all’Udc: in genere la conferenza stampa segue, non anticipa, la formalizzazione di un accordo. Emiliano doveva pretendere il preventivo assenso sul documento politico sottoscritto dalle forze politiche che hanno scelto le primarie.
Che non è una formalità, ma una scelta politica dirimente: riconosce il “buon governo” esercitato in questi 10 anni dall’amministrazione Vendola, considerato esempio virtuoso a livello nazionale.
A meno che l’intento vero sia un altro, quello di far sapere ai pugliesi che l’UDC pugliese ha deciso di partecipare alle primarie a modo proprio.
Il centrosinistra nel quale sono candidato vuol essere maggioritario nelle urne, parlando ai pugliesi, non attraverso accordi privi di contenuti: qual è la discontinuità di cui parlano oggi l’UDC pugliese ed Emiliano? Se è discontinuità rispetto al lavoro svolto, allora io non posso accettarlo.
Mi chiedo: perché con un centrosinistra dato in vantaggio alle secondarie, il candidato che si dichiara imbattibile alle primarie ha urgenza di annunciare questo accordo? Forse perché una delle due premesse è falsa. Più precisamente lo è la seconda.
E questo spiega l’intervento a gamba tesa di oggi, a soli 4 giorni dal voto. Emiliano candidato ha paura di perdere. E giustamente, aggiungo.
Affido al tavolo di coalizione di valutare la serietà dell’accordo proposto dal segretario regionale del PD. Penso che quello di oggi sia un fallo di gioco: i pugliesi, arbitri del nostro futuro, saranno chiamati a premiare chi crede nella serietà degli accordi, nel rispetto dell’alleanza, nella riconoscibilità di una proposta politica che non ha imbarazzi a rivendicare il valore di questo decennio e l’unità del “vero centro sinistra.
Commenti
-
nino
-
Dario
-
Enrico Matacena
-
claudio