Un milione a piazza San Giovanni con la Cgil. Camusso: a Renzi chiediamo lavoro e diritti
In migliaia stanno sfilando a Roma per la manifestazione nazionale della Cgil contro il Jobs Act e la politica economica del governo. E’ già gremita Piazza San Giovanni, dove sono confluiti i due cortei partiti rispettivamente da Piazza della Repubblica e da Piazzale dei Partigiani.
Sul palco allestito per la chiusura della manifestazione ‘Lavoro, dignità, uguaglianza. Per cambiare l’Italia’ si alternano gli interventi di lavoratrici, lavoratori, precari, migranti in attesa che la parola passi al segretario generale Susanna Camusso. Tanti anche i bambini presenti alla manifestazione che si sta svolgendo senza incidenti e che ha raccolto manifestanti arrivati da ogni parte del Paese. Massiccia la partecipazione di studenti e pensionati. riferiscono ancora.
Sono arrivati da tutta Italia i manifestanti che hanno partecipato al corteo. Lavoratori, studenti, pensionati, hanno attraversato le strade della capitale per protestare contro le politiche del governo Renzi. Striscioni che raccontano storie di lavoratori in mobilità, in cassa integrazione. ‘Renzi pifferaio’, ‘Pd partito di destra’ si legge su alcuni cartelli. Ad accompagnare il corteo l’immancabile ‘Bella Ciao’, ‘Fischia il vento’, i tamburi dei lavoratori immigrati.
Grande partecipazione delle regioni nel corteo che è partito da Piazza dei Partigiani. Massiccia la presenza dalla Sardegna ma anche da Toscana e Puglia. Tra i palloncini e le bandiere rosse della Cgil tanti gli slogan scanditi dai manifestanti. “Basta prese per il sedere, il Governo Renzi deve cadere”, “Il maghino Renzino fa sparire i diritti” tra gli altri.
La manifestazione partita da piazza della Repubblica, a fronte dalla grande partecipazione, si è mossa con largo anticipo rispetto al programma. In testa al corteo, aperto dallo striscione dove campeggia lo slogan della manifestazione “Lavoro, dignità, uguaglianza. Per Cambiare l’Italia”, c’era il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
«Continueremo la nostra iniziativa con tutte le forme necessarie», ha detto Camusso, interpellata dai giornalisti sul possibile ricorso allo sciopero generale. «E’ una grande manifestazione, c’è tantissima gente, bella, colorata, arrivata da tutta Italia. A Renzi chiediamo lavoro, giustizia fiscale e di cambiare legge delega», ha aggiunto.
Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha sottolineato: «E’ una manifestazione, bella, enorme che dimostra che sulle questioni economiche e del lavoro il governo non ha il consenso del Paese e delle persone che per vivere devono lavorare». «Il governo – aggiunge – deve fare i conti con questo».
«Questa piazza lo chiede e chiede che il sindacato e la Cgil faccia sul serio, che non si fermi – continua -. Dobbiamo andare avanti fino a far cambiare idea al governo». «Credo – sottolinea ancora- che andare allo sciopero generale, proseguire con iniziative nel Paese e nelle fabbriche sia il modo per creare le condizioni per un cambiamento vero nel Paese». «Con questa piazza – afferma – la Cgil dimostra di essere non solo rappresentativa ma un’organizzazione che sa unire il Paese a differenza del governo che vorrebbe dividerlo contrapponendo tra di loro le persone».
Tante le bandiere di Sinistra Ecologia Libertà. Uno spezzone del corteo con Nichi Vendola, Nicola Fratoianni e tutti i parlamentari di Sel. Ma tante anche le bandiere di Sel presenti nelle rappresentanze regionali.
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