Una commissione d’inchiesta per i fatti del G8 di Genova
Sono passati tredici anni dal G8 di Genova 2001 e ancora non è stata fatta chiarezza sui responsabili di quanto accadde quei giorni. Nonostante diverse sentenze che hanno accertato anche per via giudiziaria fatti gravissimi, fra queste quella della Cassazione del 5 luglio 2012 che confermava l’irruzione alla scuola Diaz e il pestaggio di 60 manifestanti e l’arresto di 90 attivisti no global e giudicava quanto accaduto frutto di “violenza non giustificata e punitiva, vendicativa e diretta all’umiliazione e alla sofferenza fisica e mentale delle vittime”, continuano a mancare i responsabili.
Lo scorso 6 novembre 2014 la Cassazione ha annullato con rinvio il processo di appello che vedeva accusato di falsa testimonianza Francesco Colucci, l’ex questore di Genova ai tempi del G8 del 2001, che il 16 dicembre 2013 era stato invece condannato a 2 anni e otto mesi. Il Procuratore generale della Cassazione Enrico Delehaye esprimeva “profondo disagio” mentre affermava che il processo era da rifare, consapevole però del fatto che non ce ne sarebbe stato il tempo, visto che pochi giorni dopo sarebbe andato in prescrizione. Colucci era stato accusato di falsa testimonianza nel processo per quanto accaduto alla scuola Diaz e condannato per avere cercato di coprire i vertici della polizia e Gianni De Gennaro, l’allora capo della polizia durante il G8 a sua volta accusato e poi assolto il 22 novembre 2012, insieme a Spartaco Mortola, capo della Digos di Genova, dall’accusa di istigazione alla falsa testimonianza nei confronti di Colucci.
Oggi l’ex questore è un tranquillo pensionato che non dovrà essere riprocessato per via della prescrizione, i massimi vertici della polizia dell’epoca sono stati assolti e i funzionari di polizia condannati per i fatti della Diaz e di Bolzaneto non sono mai stati rimossi, al massimo sono stati spostati e poi reintegrati in servizio.
Nel frattempo in questi tredici anni in Parlamento sono stati fatti diversi tentativi per istituire una commissione d’inchiesta che potesse fare chiarezza sulle responsabilità politiche di chi ricopriva ruoli apicali. La prima, subito dopo il G8 era una Commissione d’indagine e non aveva quindi potere inquirente, poi nel 2007 ci fu il tentativo di costituire una vera commissione d’inchiesta, poi naufragata per i voti contrati del centrodestra e di Mastella e Di Pietro.
Oggi a distanza di tredici anni, i tempi potrebbero essere maturi per accertare almeno le responsabilità politiche di quella che Amnesty International ha definito la “più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale, dalla fine della Seconda Guerra mondiale”.
Ieri alla Camera durante la discussione della mia interrogazione dove come Sel chiedevamo al Ministro dell’Interno di fare chiarezza sulle responsabilità di quanto accadde a Genova nel 2001, il viceministro Bubbico, non ha negato il fatto che ci sia l’esigenza di trovare almeno le responsabilità politiche.
Come Sel, presenteremo nei prossimi giorni una Proposta di legge per istituire una Commissione d’inchiesta sui fatti del G8 del 2001, e ci aspettiamo sulla base della discontinuità rivendicata ogni giorno da governo e maggioranza, che non ostacolino ma al contrario appoggino il nostro tentativo di fare finalmente chiarezza su quanto accadde in quei tragici giorni di tredici anni fa a Genova.