Una pessima legge di stabilità
La legge di stabilità 2016 del Governo Renzi è ancora nel solco delle politiche dell’austerità anche se nelle forme mitigate di qualche decimale di PIL rubato al rigore dell’Unione Europea.
Peraltro l’Unione Europea non ha neanche approvata la legge di stabilità e ha rinviato l’Italia a primavera. Il provvedimento più importante e discusso è stata l’abolizione della tassa sulla prima casa, a ricchi e poveri, secondo la narrazione interclassista renziana. Siamo ad una variante del bonus di 80 euro, ora esteso ai lavoratori del comparto della sicurezza. Anche le 500 euro ai diciottenni confermano questa strategia da partito della nazione.
Non si affrontano invece grandi questioni che negli anni scorsi sono state devastate dalle politiche dell’austerità. Penso alla riforma Fornero-Monti delle pensioni che ha sequestrato la vita di milioni di lavoratori a cui è stato negato da un giorno all’altro il diritto alle proprie legittime aspettative di vita. E così i giovani ormai quasi al 50% senza lavoro, in assenza di una politica straordinaria di rilancio degli investimenti per l’occupazione e di ricambio generazionale nei posti di lavoro per l’allungamento dell’età pensionabile. Negli ultimi 7 anni l’Italia ha perso 1 milione di posti di lavoro e la crescita che si prevede è assolutamente inadeguata a dare risposta ai vecchi e ai nuovi disoccupati.
La spesa pubblica è una risorsa e invece è diventata il problema. Il Governo non taglia la spesa inutile e clientelare, ma quella vitale per assicurare il benessere dei cittadini e rilanciare gli investimenti pubblici soprattutto nel mezzogiorno che in questi anni è cresciuto meno della Grecia. Di qui nuovi inaccettabili tagli alla spesa sanitaria, all’assistenza, al welfare locale con minori trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali.
E’ una linea suicida anche perché il debito pubblico non diminuisce, ma aumenta. Le entrate fiscali con la caduta del PIL di questi anni per corrispondere al fabbisogno sono arrivate ad una pressione insostenibile soprattutto per le imprese e i lavoratori. Non si interviene sulle grandi ricchezze patrimoniali e finanziarie. Anche quest’anno il Governo non ha introdotto la taxweb e le grandi multinazionali del web continuano a realizzare profitti giganteschi pagando tasse insignificanti. Scelte fiscali come la cancellazione delle tasse sulle barche di lusso , hanno un carattere profondamente ingiusto
Sinistra Italiana ha proposto una manovra alternativa centrata sul lavoro, sul reddito minimo garantito, sul rilancio del Welfare , sulla equità fiscale, sull’età pensionistica flessibile senza penalizzazioni eccessive, sulla centralità della tutela dell’ambiente, su una riforma profonda del sistema bancario, alla luce dell’ultimo scandalo delle 4 banche fallite, all’insegna della trasparenza, della vigilanza effettiva e della tutela dei risparmiatori così come prevede la Costituzione italiana. Abbiamo avuto qualche nostro emendamento approvato su argomenti importanti come ad esempio il ripristino delle 12 miglie dalla costa per le trivellazioni petrolifere in mare, l’aumento delle risorse per il servizio civile, la tutela del trasporto ferroviario al fine di evitare dannose privatizzazioni.
Ma naturalmente 3 0 4 rondini non fanno una primavera.
Dunque questa è una pessima legge di stabilità.