Unioni civili, dopo le piazze arriva l’ora del voto in aula. Il Senato respinge le pregiudiziali di Costituzionalità
L’aula del Senato ha respinto le questioni sospensive, che chiedevano il rinvio in commissione del ddl sulle unioni civili. Subito dopo il voto sulle pregiudiziali di costituzionalita’ e sulle sospensive, il Senato affronta la discussione generale. Sono gia’ prenotati interventi per 21 ore.
Il dibattito politico in queste ultime ore è sempre più animato, anche per l’invito a rivedere integralmente il provvedimento chiesto a gran voce dalla piazza del Family Day al Circo Massimo a Roma. La manifestazione di sabato ha riacceso il confronto all’interno della maggioranza.
Alleanza Popolare chiede cambiamenti sostanziali, in particolare con lo stralcio dell’articolo 5 che istituisce le adozioni: «Siamo contrari alla equiparazione tra Unioni civili e matrimonio perché sappiamo che sarebbe la strada che subito verrebbe seguita per consentire l’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso. E cio’ aprirebbe la strada all’utero in affitto» è la posizione del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Ma il Pd, che su questo provvedimento ha dato libertà di coscienza ai propri parlamentari, sembrerebbe pronto a concedere soltanto piccole «modifiche purché – spiega il capogruppo dem al Senato Luigi Zanda – non stravolgano il testo» perché se qualcuno «vuole buttare la legge nel cestino, non è possibile» (e dello stesso avviso è anche Federico Fornaro, senatore della minoranza Pd).
Su questo sottile terreno di mediazione si giocherà la partita a Palazzo Madama. In campo ci sono anche i verdiniani di Ala e i senatori M5S. Il gruppo vicino all’ormai ex consigliere di Silvio Berlusconi potrebbe consentire di arrivare all’approvazione del testo anche senza il voto dei cattolici del Pd purché i cinquestelle sostengano il ddl Cirinna’. Proprio i pentastellati, però, potrebbero riservare una brutta sorpresa al partito di Matteo Renzi. Il M5S non ha voluto commentare la manifestazione del Family Day per non scoprire le proprie carte. I parlamentari di Beppe Grillo, con poche eccezioni, sostengono apertamente le Unioni civili e l’adozione per le coppie omosessuali, ma pretendono che non vi siano cambiamenti rispetto al testo attuale. Cambiamenti che la maggioranza dem potrebbe apportare nel tentativo di recuperare l’appoggio di Ap e dei ‘Cattodem’. Il centrodestra, invece, sembra ricompattarsi proprio nella ferma opposizione al ddl Cirinna’. Seppur con qualche eccezione, sia Fi che Lega e Fdi voteranno contro il testo della senatrice Pd. Anzi, i parlamentari dei tre partiti rilanciano ed accusano Ap di non fare abbastanza per bloccare il provvedimento.
Chiara la posizione di Sinistra Ecologia Libertà: «Come è noto, noi di Sinistra Ecologia e Libertà abbiamo dato da tempo la nostra disponibilità al voto favorevole al ddl Cirinnà, che è un testo già frutto di mediazioni. Ma sia chiaro che non siamo disponibili a modifiche che non vedano anche il nostro assenso. Non firmiamo cambiali in bianco. Lo ha dichiarato la senatrice di Sel, Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto a Palazzo Madama.
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