Gay, il governo respinge le mozioni delle opposizione. Ricciatti: Il Pd sta con i sindaci o con Alfano? La sua direttiva è Medioevo
Sono passate solo 24 ore dal rapporto approvato dal Parlamento Europeo che invita gli Stati membri a intervenire perché si riconosca la parità nei diritti alle coppie gay ma al governo non interessa. Infatti nell’Aula della Camera il governo ha espresso parere contrario alle mozioni di Sel, M5S e Lega sulle iniziative in materia di trascrizione di matrimoni gay contratti all’estero, rimettendosi all’Aula sui testi di Pd, Pi, Ncd e Fi: il parere è stato emesso a Montecitorio dal sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci. La mozione di Sel puntava a ottenere il ritiro della circolare del ministro dell’Interno Alfano che impedisce le trascrizione delle nozze gay celebrate all’estero.
Nella mozione del Pd si invita il governo ad intervenire nell’ambito delle proprie prerogative, “per favorire l’approvazione di una legge sulle unioni civili, con particolare riguardo alla condizione delle persone dello stesso sesso”.
Quanto alla trascrizione nelle anagrafi dei comuni italiani delle nozze gay celebrate all’estero, la mozione del Pd impegna il governo “alla luce dell’evoluzione del quadro giurisprudenziale e della disomogenea interpretazione della normativa vigente in materia di registro dello Stato civile, ad adottare le misure necessarie per garantire un eguale trattamento delle medesime situazioni su tutto il territorio nazionale”.
«Ci sono stati tanti sindaci progressisti che hanno fatto una scelta chiara: hanno trascritto matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso con la consapevolezza che anche in Italia sia giunta l’ora di scrivere un nuovo capitolo sul tema dei diritti civili. Quello che vogliamo sapere dal Pd è da quale parte sta: con i Sindaci o con la sentinella in piedi Alfano? Il tempo per una legge sui matrimoni gay è arrivato, non si può più pensare alle unioni civili mentre in Europa e nel mondo si allunga la lista dei paesi in cui si può contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso» Così in Aula la deputata di Sel Lara Ricciatti nella dichiarazione di voto sulla mozione di Sel contro la direttiva del Ministro dell’Interno Alfano che impedisce ai sindaci di trascrivere i matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso.
«Non si può esultare per quello che avviene in Irlanda, prosegue la deputata di Sel, e poi non essere conseguenti. Non si può essere europeisti e fedeli servitori della volontà europea quando si parla di fiscal compact e restare invece sordi all’urlo di diritti e di libertà che arriva dall’Europa. Non vale tifare l’Europa quando si fanno passi in avanti sui diritti di tutte le persone e balbettare in Italia sugli stessi diritti, non riuscendo neanche a dire no alle pretese della sentinella della morale Alfano e alle sue ottuse circolari, prosegue Lara Ricciatti. L’Europa va verso la direzione dei diritti mentre l’Italia rimane ancorata al medioevo dei diritti. Noi di Sel siamo pronti, vogliamo parlare di matrimoni e di adozioni gay, vogliamo immaginare la libertà come il bene più prezioso che la politica debba tutelare e lasciare in eredità alle generazioni che verranno. Non si può sempre rinviare ad un altro momento decisioni che andrebbero assunte oggi», conclude Ricciatti.