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Giovedì, 6 febbraio 2014

Università, Sel: diminuzione posti è attacco al diritto allo studio. No all’anticipazione dei test di ammissione ad aprile

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«Sinistra Ecologia Libertà è assolutamente contraria alla riduzione dei posti per le facoltà di medicina, veterinaria e odontoiatria e riteniamo un errore l’anticipo dei test di ammissione ad aprile». Lo afferma il deputato di Sel on. Nicola Fratoianni, componente della Commissione Cultura, commentando le dichiarazioni del Ministro Carrozza sui test di ammissione a medicina, che quest’anno sono anticipati ad aprile.

«L’ulteriore riduzione dei posti del 20% per i corsi universitari di medicina è un grave attacco al diritto allo studio, prosegue l’esponente di Sel, e al diritto alla salute. Già le ultime stime per il 2018 prevedono una riduzione di medici, pediatri, chirurghi e personale sanitario ora con la riduzione del numero dei posti per queste facoltà le stime dovranno essere riviste, al rialzo. Se a questo si aggiunge la decisione della Ministra Carrozza di anticipare i test ad aprile la cosa diventa esplosiva. Ma la Ministra lo sa che ad aprile gli studenti studiano per l’esame di maturità? Come può un ragazzo, o una ragazza che si sta preparando per finire la scuola dell’obligo, partecipare ai test per l’ammissione per la facoltà di medicina, veterinaria e odontoiatria, senza neanche sapere il risultato dell’esame di maturità?».

«Sel chiede alla Ministra, conclude l’on. Fratoianni, lo slittamento dei test da aprile a settembre e l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni studentesche per rivedere le modalità di valutazione e il sistema del numero chiuso. Non è in gioco un posto in più o in meno, ma il futuro dei giovani del nostro Paese».

Intanto i due principali sindacati degli studenti, Udu e Rete degli studenti, pensano a un maxi-ricorso contro il decreto sui test di aprile. «Alzeremo le barricate dei ricorsi, un maxi-ricorso per l’Udu e la Rete dove studenti del liceo e universitari diranno no al numero chiuso, impugnando e bloccando il decreto Carrozza prima del test», riferisce il legale dei due sindacati studenteschi, Michele Bonetti.

Commenti

  • alberto ferrari

    Sono medico ( in pensione), e pensare che si accede ad una professione così particolare, per attitudine e “vocazione”, attraverso un test da settimana enigmistica mi sembra francamente una cretinata. La cosa più ovvia sarebbe non porre limiti alla iscrizione alla facoltà di medicina, ma porre vincoli seri al passaggio dal 1° al 2° anno in modo da consentire tale passaggio solo ad una quota numerica programmata (a livello nazionale con proiezione a livello di singola università sulla base delle effettive potenzialità di efficace insegnamento). Quota da ulteriormente ridurre nel passaggio dal 2° al 3° anno. In un mondo informatizzato non dovrebbe essere così complicato mettere in rete e seguire quotidianamente tale programmazione per tutte le facoltà di medicina.