Vendola: «A Emiliano la leadership del centrosinistra. Dimostri che è la casa della buona politica»
«Emiliano ora ha la responsabilità di costruire una dimensione di unità. Far sentire ciascuno a proprio agio, fare del centrosinistra la casa della buona politica. Ora comincia anche la partita, perché il centrosinistra mantenga anche la propria fisionomia e non venga inquinato. Questa è la battaglia di oggi». Così ai cronisti il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola a proposito della alleanza annunciata da Emiliano nei giorni scorsi con l’Udc.
«Io sono un militante del centrosinistra – ha detto Vendola – ho sempre militato da questa parte. L’impegno fondametale è che il centrosinistra non sia un sistema di potere come tutti gli altri, ma sia un luogo di elaborazione di progetti di cambiamento, sia un luogo che dia veramente speranza ai cittadini. La politica fa schifo. Questa è la percezione che ha la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne. La politica sembra la processione di coloro che fanno le trame, gli intrallazzi, i compromessi deteriori. Il centrosinistra – ha continuato – non può rassegnarsi a questa dimensione livida, repellente della politica. Il centrosinistra, soprattutto oggi – ha sottolineato – deve costruire una politica di fronte a un Paese che soffre, di fronte a un’Italia che si sta schiantando. Noi abbiamo bisogno della coesione del centrosinistra e di un leader del centrosinistra che sappia battersi in Puglia e a Roma per difendere i pugliesi. E oggi i pugliesi – ha ribadito – sono a rischio anche per le scelte che il governo nazionale sta compiendo. Io non ho avuto problemi con nessuno. Non mi pare che ci possa essere la definizione di un impianto proprietario del centrosinistra che è un bene comune. Nessuno può usarlo a piacimento».
«Credo – ha ribadito – che non sia neanche nelle intenzioni di Michele Emiliano, anche perché tutti abbiamo interesse a difenderne la fisionomia. Ci sono quelli che io ho chiamato lupi mannari. Ebbene, che i lupi mannari frequentino altre coalizioni. Noi non vogliamo un centrosinistra licantropico, vogliamo un centrosinistra pulito che si occupi di costruire le risposte necessarie per fare della Puglia ancora di più il laboratorio dell’innovazione e del cambiamento».
E a proposito dell’appoggio chiesto da Emiliano a Vendola per vincere le regionali, il governatore ha risposato: «Sono il governtore fino all’ultimo giorni in cui avrò questo incarico. E per me al primo posto vengono sempre i bisogno dei pugliesi. Io sarò leale alla mia coalizione, a differenza di altri che non sono stati leali con me».
Sull’alta affluenza Vendola commenta: «E’ un dato straordinario, controcorrente, 140.000 persone vanno a votare alle primarie. Un dato – ha continuato Vendola – di cui tutti quanti dobbiamo tenere conto, anche coloro che hanno contrastato la candidatura di Michele Emiliano. Ed è un dato che deve responsabilizzare molto – ha detto Vendola – il nuovo leader perché in quel dato non c’è un plebiscito ma una sua affermazione significativa». “«E c’è- ha aggiunto – un dato straordinario del sen.Dario Stefano che ha preso il 32%. Se uno pensa che l’unico partito che sosteneva il senatore Stefano – ha proseguito Vendola – è un partito che nazionalmente è accreditato dl 4% nei sondaggi credo che il dato di Stefano dimostri che la ricchezza del centrosinistra è nella pluralità delle sue storie e culture. E che sopratutto chi ne è il capo deve avere la responsabilità di costruire una dimensione di unità e far sentire ciascuno a proprio agio. Fare del centrosinistra la casa della buona politica».
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