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Lunedì, 1 dicembre 2014

Vendola: «A Emiliano la leadership del centrosinistra. Dimostri che è la casa della buona politica»

Michele_Emiliano

«Emiliano ora ha la responsabilità di costruire una dimensione di unità. Far sentire ciascuno a proprio agio, fare del centrosinistra la casa della buona politica. Ora comincia anche la partita, perché  il centrosinistra mantenga anche la propria fisionomia e non venga inquinato. Questa è la battaglia di oggi». Così ai cronisti il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola a proposito della alleanza annunciata da Emiliano nei giorni scorsi con l’Udc.

«Io sono un militante del centrosinistra – ha detto Vendola – ho sempre militato da questa parte. L’impegno fondametale è che il centrosinistra non sia un sistema di potere come tutti gli altri, ma sia un luogo di elaborazione di progetti di cambiamento, sia un luogo che dia veramente speranza ai cittadini. La politica fa schifo. Questa è la percezione che ha la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne. La politica sembra la processione di coloro che fanno le trame, gli intrallazzi, i compromessi deteriori. Il centrosinistra – ha continuato – non può  rassegnarsi a questa dimensione livida, repellente della politica. Il centrosinistra, soprattutto oggi – ha sottolineato – deve costruire una politica di fronte a un Paese che soffre, di fronte a un’Italia che si sta schiantando. Noi abbiamo bisogno della coesione del centrosinistra e di un leader del centrosinistra che sappia battersi in Puglia e a Roma per difendere i pugliesi. E oggi i pugliesi – ha ribadito – sono a rischio anche per le scelte che il governo nazionale sta compiendo. Io non ho avuto problemi con nessuno. Non mi pare che ci possa essere la definizione di un impianto proprietario del centrosinistra che è un bene comune. Nessuno può usarlo a piacimento».

«Credo – ha ribadito – che non sia neanche nelle intenzioni di Michele Emiliano, anche perché  tutti abbiamo interesse a difenderne la fisionomia. Ci sono quelli che io ho chiamato lupi mannari. Ebbene, che i lupi mannari frequentino altre coalizioni. Noi non vogliamo un centrosinistra licantropico, vogliamo un centrosinistra pulito che si occupi di costruire le risposte necessarie per fare della Puglia ancora di più il laboratorio dell’innovazione e del cambiamento».

E a proposito dell’appoggio chiesto da Emiliano a Vendola per vincere le regionali, il governatore ha risposato: «Sono il governtore fino all’ultimo giorni in cui avrò questo incarico. E per me al primo posto vengono sempre i bisogno dei pugliesi. Io sarò leale alla mia coalizione, a differenza di altri che non sono stati leali con me».

Sull’alta affluenza Vendola commenta:  «E’ un dato straordinario, controcorrente, 140.000 persone vanno a votare alle primarie.   Un dato – ha continuato Vendola – di cui tutti quanti dobbiamo tenere conto, anche coloro che hanno contrastato la candidatura di Michele Emiliano. Ed è un dato che deve responsabilizzare molto – ha detto Vendola – il nuovo leader perché in quel dato non c’è un plebiscito ma una sua affermazione significativa». “«E c’è- ha aggiunto – un dato straordinario del sen.Dario Stefano che ha preso il 32%. Se uno pensa che l’unico partito che sosteneva il senatore Stefano – ha proseguito Vendola – è un partito che nazionalmente è accreditato dl 4% nei sondaggi credo che il dato di Stefano dimostri che la ricchezza del centrosinistra è nella pluralità delle sue storie e culture. E che sopratutto chi ne è il capo deve avere la responsabilità di costruire una dimensione di unità e far sentire ciascuno a proprio agio. Fare del centrosinistra la casa della buona politica».

Commenti

  • nino

    dalle parole di vendola:sono un militante di centrosinistra, si capisce che sel è condannata ad inseguire sempre e comunque una alleanza coi destri del pd, anche a livello nazionale.

  • francesco

    Essere leali a prescindere è un atto di sottomissione degno del più incallito leguleio.
    L’impianto del “centrosinistra” che rivendichi non è solo il recinto dentro cui Sel viene impastoiata come un mulo da trasporto, ma è sopratutto il Comitato d’Affari delle classi dominanti che stanno facendo pagare la crisi del Capitalismo ai lavoratori . E’ ora di farti da parte. La Sinistra italiana non ha bisogno di bardi opportunisti. E evita prudentemente di intervenire su argomenti che rimandano alla vicenda Ilva.

  • Enrico Matacena

    Le alleanze a livello locale quando il PD è decente , vanno perseguite , per governare bene e per battere la destra . Quando invece il PD è indecente è bene che SEL vada per suo conto scontrandosi anche con il PD. la legge elettorale regionale che non prevede il doppio turno purtroppo obbliga ad allearsi prima per evitare che vinca la destra . In Emilia Romagna invece dove il rischio di vittoria della destra era comunque remoto e dove Bonaccini del PD ha dichiarato di voler consumare territorio e altre amenità, sarebbe stato molto meglio per SEL correre da soli. Il fatto che come voti ci ha superato anche quell’armata Brancaleone de L’ altra Emilia la dice lunga sull’INOPPORTUNITA’ DI QUELLA SCELTA. COMUNQUE A LIVELLO NAZIONALE IL DISCORSO è UN ALTRO e io sono abbastanza soddisfatto dell’opposizione aggressiva senza sconti che SEL sta facendo al governo Renzi, ora che sono andati via gli opportunisti come gennaro migliore & C.

  • francesco

    Opposizione aggressiva senza sconti? Non credo proprio.Il deputato di Sel Giulio Marcon ha presentato un ordine del giorno (accolto) in cui propone alla ministra della Difesa Pinotti di dimezzare la spesa per i cacciabombardieri F 35, accettando di conseguenza l’acquisto della restante metà.Coerenza vuole che, quando una scelta governativa è scellerata e palesemente guerrafondaia, la si deve respingere in blocco. Come ho già scritto in un altro post, gli Stati Maggiori delle Potenze imperialiste saranno ben lieti di fare qualche piccolo sconto.

  • Filippo Boatti

    E il “governo imperialista delle multinazionali” dove lo metti? E poi hai dimenticato la “geometrica potenza” di una vera opposizione al governo, non come Marcon che fa gli sconti.

  • Luisa M. R.

    Non vorrei un centrosinistra ma una sinistra che dia voce a milioni di persone che non hanno rappresentanza. Governare insieme al PD per fare cosa?
    Forse, se questo è il costo da pagare, sarebbe preferibile accettare il rischio di rimanere fuori adesso dai giochi di potere , per organizzare e promuovere una visione e un progetto del Paese che vogliamo,per il quale lavorare in modo organico insieme alle sinistre d’europa e dare dignità a coloro che ora restano ancora una volta senza rappresentanza. Temo che ci sia il rischio di perdere identità. impariamo dalla nostra storia. Ricordate la proposta di Vendola presidente? analizziamo insieme le cause che hanno reso possibile concretizzare quel “sogno”. Tesaurizziamo la crescita di consapevolezza che c’è stata, Non disperdiamo il successo del buon governo di questi anni! ripartiamo correggendo gli errori…

  • Dario L.

    Personalmente non credo che la questione sia semplicemente di costruire un progetto “a bocce ferme” e poi dire “noi siamo questi” – “questa è la sinistra”. Il problema è quale ridsposta dare “adesso”, come non lasciare i lavoratori soli di fronte alla crisi.
    In questa necessità di un governo alternativo della crisi si pone la questione, tremenda, contraddittoria, del rapporto con il PD e più in generale delle alleanze.
    Dopo l’epilogo della vicenda dell’ “Altra qualcosa” percepisco sempre di più chi agita l’ “unità della sinistra” in contrapposizione alla ricostruzione di un campo largo del centro sinistra, perchè l’imperativo fondante è “mai con il PD”, come un freno culturale prima che politico perchè la “sinistra” torni a fare politica.

  • Dario L.

    Intanto dimezziamo l’acquisto, che se non sbgahlio vuol dire 7 miliardi in meno.
    La politica si fa con le mediazioni soprattutto se sei opposizione… Non declamando.

  • Filippo Boatti

    infatti ero ironico :) con il commento precedente

  • francesco

    Invece dovremmo preoccuparci della “cronica impotenza” di Sel, nelle istituzioni e nel sociale, sempre più “desaparecidos” nei cortei e nelle lotte che contano.

  • Mimmo

    Condivido,il 32% del candidato di Sel peserà parecchio.Evidentemente,la valutazione prevalente dell’amministrazione Pugliese a guida Vendola à positiva,sennò non si spiegherebbe questa buonissima percentuale.
    Le alleanze col PD a livello locale e regionale si fanno,quando le persone e i programmi sono sufficientemente validi,specie dove Sel ha la forza di essere determinante.A livello politico,non credo che Sel possa ricevere lezioni di opposizione da chi non ha la responsabilità di farla,visto come la fa in Parlamento e nelle molte realtà in cui è presente.
    Siamo piccoli,d’accordo,non minoritari.Se e quando si può essere forza di governo,lo siamo,come si aspetta chi vota,segue,partecipa a una forza politica.
    Spero che l’iniziativa di Gennaio apporti contributi importanti,è aperta,senza steccati.