Vendola al Pd: «La sinistra esiste se mette insieme due parole: lavoro e libertà. Il Pd rifletta attentamente»
«Mi rivolgo al Partito Democratico prima che la polemica e il conflitto ci porti veramente in direzioni opposte. La riforma del mercato del lavoro è un tema troppo delicato per essere affrontato con annunci, con spot propagandistici e con l’idea che la modernità consista nell’idea della cancellazione dei diritti e dell’articolo 18. L’appello che rivolgo al Pd è a comprendere fino in fondo che qui si tratta di cancellare la relazione che c’è tra il lavoro e la libertà, tra il lavoro e la dignità delle persone». Cosi Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, si rivolge al Pd.
«Tornare indietro, uscire dal ‘900 per precipitare di nuovo nell’800 – prosegue il leader di Sel – significa cancellare il senso della sinistra. La sinistra esiste per mettere insieme queste parole: il lavoro e la libertà. Per questo non siamo dentro un importante passaggio della cronaca politica, siamo dentro un passaggio della storia del nostro Paese. Prima di avventurarsi in quel vicolo cieco – prosegue Vendola – che è la cancellazione dell’articolo 18, i o spero che dalle parti dl Partito Democratico riflettano molto attentamente sulle conseguenze che questo può determinare».
«La riduzione e la cancellazione dei diritti non c’entra niente con la lotta alla precarietà. La strada che vuole intraprendere Renzi è la stessa di Berlusconi. Se ci sono molti che sono precari ,e purtroppo ce ne sono e sono anche troppi, allora – prosegue il leader di Sel – Renzi si faccia promotore di una stagione dei diritti per chi non ne ha. Cominciamo ad esempio ad introdurre il reddito di cittadinanza per chi oggi vive nella povertà assoluta o relativa. E magari si immagini di spostare qualche miliardo di euro – conclude Vendola – dagli F35 al sostegno nella lotta contro la povertà».
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Dario
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francesco