Sei in: Home › Attualità › Notizie › Vendola: chiudo al Pd, riapro al Pd….teatrino delle parole
Lunedì, 14 luglio 2014

Vendola: chiudo al Pd, riapro al Pd….teatrino delle parole

Vendola

«Vendola chiude al Pd, Vendola riapre al Pd da settembre…. Un teatrino delle parole che non ci appartiene. Semplicemente Sel è alleata con il Pd quando non si fa inquinare dall’alleanza con la destra. Che non costruisce discorsi di propaganda ma guarda in faccia il disagio sociale, di un Paese che si impoverisce e che non da prospettive alle giovani generazioni prigioniere della precarietà».  Lo afferma Nichi Vendola. Presidente di Sinistra Ecologia libertà, a margine dei lavori di Politicamp organizzata a Livorno da Pippo Civati.

«Non basta – prosegue il leader di Sel -l’effervescente retorica di Renzi per cambiare verso al Paese. Il rischio e’ che il Paese continui a sprofondare. Il punto vero del nostro scontro – conclude Vendola – e’ la collocazione del Pd nel governo nazionale con i diversamente berlusconiani, il punto e’ la “grande riforma” fatta insieme a Silvio Berlusconi. E’ questo il cambiamento?»

 

Commenti

  • claudio

    “Semplicemente Sel è alleata con il Pd quando non si fa inquinare dall’alleanza con la destra”.
    Se è così non si comprende per quale ragione SEL abbia sostenuto alle elezioni europee e sia confluita nella lista l’Altra Europa con Tspras alternativa al PSE di cui fà parte il PD (e non certo in alleanza con forze di destra); lo stesso PSE a cui fino a poco tempo fà anche SEL intendeva aderire.
    Mi dispice davvero ma si è proprio smarrito completamente ogni bussola e si stà vagando senza meta in una terra di mezzo che assomiglia sempre più ad un deserto.
    SEL sembrava un partito ed invece (parafrasano le parole di Massimo Troisi) ..era solo un calesse.

  • mariosi

    Riconquistare una linea politica concreta .Se dobbiamo essere un sinistra riformatrice avanti senza tentennamenti.

  • Enrico Solito

    Ah il PD non sostiene forze di destra? Shultz non ha appoggiato Junkher? Renzi non aveva una linea molto annacquata su austerity e politiche europee?

  • mariosi

    Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Lo rende noto l’Istat sottolineando che le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila
    Da L’Unita’: puo’ essere il collante per una azione di sinistra?
    Proverei a ripartire ,con determinbazione,da qui.

  • lucillo

    Ok che è difficile, soprattutto ora, con questo PD e con il resto della Sinistra politica perennemente concentrata sui propri vari ombelichi.
    Ma non vede a tutt’oggi prospettiva preferibile a quella esposta dalle parole di Vendola… a meno che tale strategia invece di essere preferibile sia una strategia.migliore… nel qual caso pronti via in fila per un cadreghino locale al traino di san.matteo.da.florentia

  • claudio

    Scusa Enrico ma commetti lo stesso errore di giudizio che purtroppo in molti compiono sui rapporti tra PD e il NCD.
    Shultz non ha appoggiato Junkher ma si è candidato in opposizione ad esso. Se il risultato elettorale ha poi premiato il primo e le principali forze politiche presenti in parlamento europeo hanno trovato un accordo non sussistendo l’autosufficienza da parte di un solo gruppo è questione altra che attiene alla governabilità delle istituzioni.
    Idem vale per il PD che si considera (erroneamente) alleato del centrodestra mentre semplicemente forma con una parte di esso un governo di scopo e/o larghe intese non essendo uscito dalle elezioni del 2013 uno schieramento vincente in grado di governare autonomamente. Certo è più facile incolpare gli altri (ma anche noi facevamo parte di quella coalizione che non è riuscita ad affermarsi sufficientemente alle elezioni e sempre noi abbiamo sostenuto il candidato premier Bersani, orientandosi su di lui al ballottaggio delle primarie, che ha molte colpe in merito all’insufficiente risultato elettorale conseguito) se poi per garantire un governo al paese vi è a necessità di trovare un accordo tra formazioni contrapposte,

  • francesco

    Vendola fa finta di non sapere che il PD è ormai un Partito antiproletario che ha introiettato una concezione economica di destra, basata su primato dell’Impresa sui diritti dei lavoratori (emblematico l’appoggio a Marchionne sulla vicenda Fiat – Fiom). Nonchè una linea politica altrettanto di destra che ha permesso l’introduzione della “riforma” >Fornero sulle pensioni, lo svuotamento dell’articolo 18, l’accettazione del Fiscal Compact e tutte le altre misure di austerità imposte dalla Troika (FMI,UE, BCE) che hanno fatto – e facendo tuttora- la fortuna delle oligarchie finanziarie e del circuito bancario.
    Tra il PD bersaniano e il PD renziano la sostanza non cambia, così come è ininfluente la scelta delle alleanze momentanee,e Vendola è l’attore principale e recidivo di quel teatrino della politica, Un vero saltimbanco che si concede al migliore offerente per garantirsi rendite di posizione, per se e per tutti quei corifei che ancora gli ruotano attorno.

  • francesco

    Con queste levate di scudi a protezione della casta piddina stai sfiorando il ridicolo. Piantala con le architetture politiciste e le alchimie istituzionali e affacciati un tantino sulla realtà. Ma non ti viene mai il dubbio che l'”errore di giudizio” possa essere tuo? Continua così, e vedrai che prima o poi Renzi ti conferirà il titolo di difensore d’ufficio del Partito Democratico, se non quello di giullare alla sua corte.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Tutto vero, Francesco, ma hanno il 40,8%, capisci? La maggioranza degli italiani è allergica alla sinistra, bisogna farsene una ragione e accettare l’alleanza col PD, anche se fa schifo, se vogliamo avere una possibilità di governare. In realtà, questo discorso mi pareva possibile fino alle politiche del 2013, poi l’arroganza e la faccia tosta del PD sono aumentate a dismisura, oggi effettivamente non so se sarà possibile un’alleanza (sempre che il Sig. Renzi voglia allearsi con noi, beninteso). E’ un bruttissimo momento, per la sinistra e per l’Italia.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Le larghe intese in Italia non potevano essere evitate, ma dovevano essere finalizzate a un governo a breve termine (come fra l’altro tutti dicevano a Marzo dell’anno scorso) per fare le riforme necessarie per avere un parlamento con una maggioranza assoluta assicurata,e poi via al voto. Invece, adesso questo parla di governo fino al 2018. Allora gli piace governare con Berlu!
    E in Europa? Proprio sicuri che non ci fosse una maggioranza di destra che potesse sostenere Juncker? Erano proprio costretti alle larghe intese? Cos’è, una nuova moda lanciata dal nostro bel PD? (quello stesso PD, ti ricordo, che ha preteso il cambio di nome del PSE perché gli faceva schifo la parola socialista, e per questo motivo aveva eurodeputati un po’ nel PSE e un po’ nell’ALDE, unico partito d’Europa a stare un po’ di qua e un po’ di là).
    No Claudio, le larghe intese non sono sempre l’unica soluzione, e di certo non come si sta facendo in Italia.