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Giovedì, 5 febbraio 2015

Vendola: dalla Bce un vero e proprio ricatto. Fatto gravissimo. Cercano di neutralizzare una svolta democratica

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«Le scelte compiute dalla Banca Centrale Europea nelle ultime ore hanno il sapore di un veto e proprio ricatto nei confronti della Grecia. In qualche modo provano a neutralizzare il significato di una svolta democratica che parla a tutta l’Europa e che dice che e’ giunto il momento di archiviare le politiche dell’austerità»

Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, a margine di una conferenza stampa parlando con i cronisti a Bari.

«Non si può uscire dalla crisi – prosegue il leader di Sel – continuando a falcidiare i diritti delle persone. Non è una buona ricetta quella che prevede di mandare a morte i pensionati poveri che non possono curarsi, che butta per strada milioni di bambini, che mette nella disperazione milioni e milioni di famiglie, che ha provocato 25 milioni di nuovi poveri in tutto il vecchio Continente. Deve cambiare musica. La Bce ha fatto un atto molto grave, forse non c’e’ sufficiente consapevolezza di quanto le politiche dell’austerity abbiano provocato lesione dell’unita’ e del senso stesso dell’Unione Europea, abbiano fatto sviluppare movimenti populisti, fascisti, nazisti, xenofobi, antisemiti».

«Questo è un punto grave, con il rischio che salti per aria quel sogno degli Stati Uniti d’Europa. E abbiamo bisogno quindi di cambiare politica. Naturalmente le scelte gravi della Bce di questa notte – conclude Vendola – mettono l’Ue e la politica europea, di fronte a delle responsabilità. E Berlino che deve delle risposte e noi militiamo in quella parte che chiede che venga abbattuto il muro di Berlino».

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