Vendola: grave crisi democratica del Paese. Abbiamo chiesto incontro con il Presidente Napolitano
«Abbiamo una preoccupazione molto grande per quello che sta accadendo in Italia, non soltanto per il disegno di riforma elettorale che sembra andare in controtendenza rispetto a ciò che la Consulta ha indicato nella sua sentenza di bocciatura del Porcellum, ma anche per l’escalation di violenza verbale, l’incitazione simbolica allo stupro, da parte di Grillo e dei suoi che ha rappresentato un incredibile salto di qualità». Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sel, parlando a Bari con i cronisti a margine di una conferenza stampa.
«E’ un momento grave di crisi democratica – prosegue il leader di Sel – e per questo nei prossimi giorni ci sarà un incontro di una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà, guidata da me, con il Presidente della Repubblica. Penso che tutti debbano essere consapevoli – conclude Vendola – che siamo ad un punto particolarmente delicato e critico della storia democratica del nostro Paese».
Grillo dal suo blog ha accusato il presidente di Sel di aver : «detto che bisogna evitare l”abbraccio mortale con il caimano’ ma in passato ha definito Berlusconi nell’ordine: ‘un individuo geniale’, ‘ha veramente dei tratti strabilianti’, ‘un self made man che riesce a costruire un’intera epopea della vita culturale nazionale’, ‘un prototipo di uomo nuovo che si è saputo imporre sulla scena italiana’». La replica di Vendola: «Beppe Grillo scambia la sua rude e maschia ignoranza per la mia incoerenza. Solo perchè nell’analizzare il fenomeno Berlusconi in passato ho sottolineato l’assoluta genialità del personaggio. O forse dovevo e devo dire che il Cavaliere è un imbecille? Nel mondo grillino evidentemente – conclude Vendola – c’è spazio solo per l’ingiuria, la diffamazione e la menzogna contundente».
Il presidente della Puglia è intevenuto su questi temi a margine della conferenza stampa per la presentazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e del Piano relativo alla Trasparenza, e cioè all’accessibilità totale delle informazioni dell’amministrazione regionale. All’incontro con i giornalisti, anche l’assessore alla Trasparenza Guglielmo Minervini, il responsabile del Piano anticorruzione, Vittorio Triggiani e la direttrice d’area Organizzazione Domenica Gattulli.
Per Vendola dunque «l’anticorruzione è l’occasione per riflettere e cambiare i modelli organizzativi di questa amministrazione, introducendo la rottura delle barriere che spesso impediscono una relazione tra i tanti settori dell’amministrazione regionale». Il Presidente individua infatti proprio «nella polverizzazione e nella segmentazione dei procedimenti amministrativi, la determinazione di tanti varchi che permettono l’ingresso delle dinamiche corruttive».
«Noi mettiamo la macchina amministrativa e la sua burocrazia – ha aggiunto Vendola – di fronte ad uno specchio per osservare tutto ciò che non va bene. Per esempio, non va bene quando si diventa quasi proprietari privati di tutto il sapere di un determinato settore. Noi vogliamo rompere questa separatezze, vogliamo che i cittadini, attimo per attimo, possano guardare dentro ogni cassetto di ogni scrivania di ogni ufficio della Regione Puglia. Questo è quello che vogliamo mettere in moto. È un processo di cambiamento della cultura, della mentalità dell’organizzazione del lavoro che può sia gratificare tutte le persone perbene che lavorano in Regione, sia aiutare i cittadini a sentirsi proprietari di questo Ente».
Vendola ha infine ringraziato sia il capo dell’Avvocatura regionale Vittorio Triggiani (responsabile del Piano anticorruzione) che la direttrice d’area Organizzazione Domenica Gattulli (responsabile della Trasparenza) che «con i loro collaboratori, hanno fatto un lavoro eccezionale, un lavoro collegiale che è andato oltre il dovere d’ufficio e che ha inglobato una passione civile straordinaria».
Il Presidente Vendola ha voluto, simbolicamente, introdurre la conferenza stampa con una immagine fotografica relativa ad un frammento della tavola in bronzo della “lex de repetundis” del II secolo a.C. conservata nel Museo nazionale Archeologico di Taranto (per concessione del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo/Soprintendenza archeologica per la Puglia/Taranto/Archivio fotografico), immagine che caratterizzerà visivamente il Piano anticorruzione.
Commenti
-
Andrea
-
Edo da Genova
-
Valium
-
al
-
Claudio Degl’Innocenti
-
marco
-
francesco
-
Cristina Carolina