Vendola: l’esperienza di Noi a sinistra per la Puglia è l’inizio di una nuova sfida
«Credo che qui abbiamo cominciato a sperimentare quella che è una necessità, un’urgenza, la ricostruzione di una casa più grande che possa raccogliere tutte le domande di cambiamento, di opposizione e di buon governo. Si tratta di portare Sel dentro una nuova sfida, un’avventura. Oggi da un lato abbiamo i segni di una destra barbarica, feroce la vediamo con il volto di Matteo Salvini e dall’altro abbiamo una coalizione di governo che è un ibrido mostruoso con politiche portano il timbro di Mattero Renzi che soddisfano una platea dal palato conservatore.Noi dobbiamo essere a disposizione di questa sfida nuova». Così il presidente di Sel Nichi Vendola parla dell’esperienza della lista “Noi a Sinistra per la Puglia”.
Per quanto riguarda il suo futuro Vendola ha precisato: «Quando avrò completato il mio mandato mi chiuderò con me stesso, rifletterò. Credo che il mio compito fondamentale sia contribuire a far nascere questa nuova creatura, cioè la sinistra del futuro».
Sui migranti Vendola trova «Incredibile che l’Europa non si faccia carico complessivamente di una straordinaria emergenza umanitaria di milioni di persone che fuggono dalla guerra, dalla barbarie, dal dissolvimento di realtà nazionali. Questo lascia spazio a quella destra xenofoba che ci sta invitando a cancellare anche il codice fondativo della civilità che è l’appartenenza comune alla razza umana. Qui non stiamo parlando di immigrati, ma di profughi e credo che l’atteggiamento di chiusura pregiudiziale sia veramente il segno di una politica che alza la bandiera della disumanità. Per me fare politica significa innanzitutto restare umani».
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