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Martedì, 9 giugno 2015

Vendola: l’esperienza di Noi a sinistra per la Puglia è l’inizio di una nuova sfida

puglia

«Credo che qui abbiamo cominciato a sperimentare quella che è una necessità, un’urgenza, la ricostruzione di una casa più grande che possa raccogliere tutte le domande di cambiamento, di opposizione e di buon governo. Si tratta di portare Sel dentro una nuova sfida, un’avventura. Oggi da un lato abbiamo i segni di una destra barbarica, feroce la vediamo con il volto di Matteo Salvini e dall’altro abbiamo una coalizione di governo che è un ibrido mostruoso con politiche portano il timbro di Mattero Renzi che soddisfano una platea dal palato conservatore.Noi dobbiamo essere a disposizione di questa sfida nuova». Così il presidente di Sel Nichi Vendola parla dell’esperienza della lista “Noi a Sinistra per la Puglia”. 

Per quanto riguarda il suo futuro Vendola ha precisato: «Quando avrò completato il mio mandato mi chiuderò con me stesso, rifletterò. Credo che il mio compito fondamentale sia contribuire a far nascere questa nuova creatura, cioè la sinistra del futuro».

Sui migranti Vendola trova «Incredibile che l’Europa non si faccia carico complessivamente di una straordinaria emergenza umanitaria di milioni di persone che fuggono dalla guerra, dalla barbarie, dal dissolvimento di realtà nazionali. Questo lascia spazio a quella destra xenofoba che ci sta invitando a cancellare anche il codice fondativo della civilità che è l’appartenenza comune alla razza umana. Qui non stiamo parlando di immigrati, ma di profughi e credo che l’atteggiamento di chiusura pregiudiziale sia veramente il segno di una politica che alza la bandiera della disumanità. Per me fare politica significa innanzitutto restare umani».

Commenti

  • elettore

    Caro Nichi, sei stato e resterai un grandissimo presidente. Le scelte e l’amministrazione della regione Puglia è stata efficace e lungimirante, con tante idee ed innovazioni. Però se mi consenti a livello di consenso elettorale non possiamo considerarci soddisfatti. Per cui la costruzione di un nuovo e più ampio soggetto politico a sinistra è auspicabile ed urgente. Però se mi consenti questa volta partiamo dai circoli o sezioni (come si diceva una volta) cioè dal presidio quotidiamo di ogni singolo comune anche con sostegno economico, che spesso è mancato o è stato trascurato. Certo la “partita”; i convegni, le grandi convention, le iniziative nazionali sono importanti anche per conquistare un pò di spazio sui media che ci hanno letteralmente oscurati (tranne spesso denigrarci). Ma ritengo che sia ora di costruire il partito o soggetto politico con un simbolo “longevo”. Perchè guardando i risultati elettorali le soddisfazioni ci sono state dove ci sono dei circoli/sezioni che funzionano, a differenza di zone dove erano presenti tanti personaggi e/o amministratori regionali. Insomma dopo 10 anni di sviluppo, innovazione, creatività ecc. ecc. se il dato elettorale è insoddisfacente qualcosa o “qualcuno” non ha funzionato. Va bene che “non siamo uomini di potere” ma almeno dovevamo raccogliere tanta “riconoscenza”. Cordialmente.

  • francesco

    L’era Vendola in Puglia è stata totalmente fallimentare. Dopo dieci anni di governatorato è riuscito a riportare al Potere gli eredi della mai scomparsa Balena Bianca. Vendola ha solo capitalizzato prestigio e condizione economica invidiabile a titolo personale (maturando un bel vitalizio!).
    Tutto ciò non a caso. Sel in Puglia non ha rappresentato un vera aternativa ai potentati economici locali (vedi rapporti ambigui con l’Ilva di Taranto). Prova ne sia la cooptazione di mestieranti della politica di varia provenienza (specialmente dal PD) nella gestione della cosa pubblica, incappati nelle inchieste della Magistratura per il ruolo svolto nelle giunte precedenti, e l’apertura di credito a un personaggio equivoco – il prete chiacchierato don Verzè – boss delle cliniche private a spese del denaro pubblico.
    Una sana autocritica e un’uscita definitiva dalla scena politica salverebbe l’onore di Nichi Verndola e renderebbe un ottimo servigio alla Sinistra che verrà.

  • elettore

    Se avesse approfondito gli argomenti ( leggendo gli atti e i documenti) cui ha accennato forse ne avrebbe una visione molto diversa, penso che lei si sia fermato agli spot ed ai titoli.
    Capisco che lei deve essere “contro” a tutti i costi a prescindere e che oramai in politica ci si ferma agli slogan senza ragionamento. Per cui visto che è un commentatore assiduo, si informi prima di elencare luoghi comuni. Infine visto il suo nome: San Francesco parlava agli uccelli. Lei a chi parla?

  • francesco

    Non sono un santo. Da militante attivo nel mio contesto sociale dialogo con le persone, e mi attengo ai fatti. Se dopo 10 anni di governo in Puglia ci si accontenta di un risicato 6 % (con l’apporto di altri soggetti) significa che certa sinistra è adagiata sul crinale della sopravvivenza istituzionale.
    La Politica, per un Partito di sinistra,è altra cosa…non rendita di posizione.