Vendola: oggi il Mose, ieri l’Expo e la ricostruzione post terremoto. La politica si fermi e ragioni su modello appalti
«Oggi il Mose, ieri l’Expo, avantieri la ricostruzione del terremoto: siamo in un’Italia paradossale, in cui da un lato la corruzione sembra un’ordinaria risposta alla lentezza estenuante della burocrazia, dall’altro proprio per affrontare appuntamenti importanti come quelli delle grandi opere, si decide di affidarle a modelli di governi emergenziali che sono spesso fatti in deroga alle vigenti normative e regolamenti». Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, parlando dell’inchiesta Mose con i cronisti a Bari a margine di un’iniziativa pubblica.
«Questi grandi eventi fatti con modelli emergenziali- prosegue il leader di Sel- aprono più di un varco alla penetrazione del partito trasversale della tangente e del malaffare. È come sec fossimo dentro una maledizione: o corrotti perchè tutto troppo lento, o corrotti perchè tutto troppo veloce. Io penso che siamo di fronte a una tale capillare estensione di fenomeni di malaffare nella vita pubblica, che bisognerebbe fermarsi e ragionare sul modello degli appalti, sul perché siamo prigionieri di questa gabbia fatta di corruttori, di corrotti, di tangentisti. Che la politica si fermi un attimo e rifletta».
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