Vendola passa testimone ad Emiliano: complimenti sinceri ed auguri. Sui risultati altre regioni: Renzi prende un colpo durissimo
«Complimenti sinceri e affettuosi a Michele Emiliano per la vittoria cosi’ forte che ha ottenuto e auguri calorosi di buon lavoro». Dopo 10 anni Nichi Vendola passa il testimone della presidenza della Regione Puglia e così si rivolge al candidato di centrosinistra che ha portato a casa il risultato. «Il lavoro di presidente di Regione è un lavoro durissimo – sottolinea Vendola – e di una complessità incredibile. In questi dieci anni ho cercato di imparare da una Puglia effervescente, operosa, creativa e capace di grandi slanci», aggiunge il governatore uscente e leader di Sel.
Scambio di battute a distanza nella notte, attraverso i collegamenti televisivi, tra il neo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd) e quello uscente, Nichi Vendola (Sel). «Vendola – ha detto Emiliano – ha cambiato la concezione che avevamo di noi stessi e ci ha fatto vedere i pugliesi che hanno la schiena dritta. Io intendo continuare questo lavoro. Forse lo faro’ con uno stile diverso dal tuo, – ha detto rivolgendosi a Vendola – probabilmente ne combinero’ una delle mie, certo pero’ che mi arrivera’ una tua telefonata con la quale mi farai notare gli errori che ho fatto».
Vendola ha risposto sottolineando gli anni difficili trascorsi a causa della stretta finanziaria ma – ha detto – «abbiamo governato con lo spirito di costruire una specie di patriottismo. La forza che ti hanno dato gli elettori pugliesi – ha concluso Vendola rivolgendosi a Emiliano – ti dara’ la possibilita’ di scrivere pagine bellissime per il futuro della Puglia».
E sui dati dalle altre regioni il presidente di Sel commenta: «Matteo Renzi prende un colpo durissimo. Quando il Pd fa politiche di destra non viene più compreso e determina smarrimento e fuga dal voto. Il significato reale è che Matteo Renzi prende un colpo durissimo, il fascino che derivava dalla presunta invincibilità del giovane premier esce profondamente sfregiato da questa competizione elettorale». I vertici del Pd, ha aggiunto, «si arrampicano sugli specchi e fanno propaganda».