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Martedì, 22 settembre 2015

Vendola: «Renzi ha ucciso il centrosinistra, ora serve una sinistra di Governo»

Nichi-Vendola

Ai microfoni di Fanpage.it, il presidente di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola tra i promotori del nuovo soggetto politico della sinistra italiana. «Renzi ha ucciso il centrosinistra – dice Vendola – dobbiamo determinare le condizioni di un processo largo che unisca la dimensione politica e sociale, una sinistra di governo non nel senso malato del governismo, ma di una politica utile per i soggetti sociali, per le persone».

Il nuovo soggetto sarà alternativo al Pd sul piano nazionale, ma sulle amministrative Vendola ricorda che «e alleanze si costruiscono sulla base delle opportunità che si hanno per migliorare la qualita’ della vita delle persone». Il leader di Sel attacca poi Renzi sull’immigrazione: «Ha la responsabilità di aver chiuso Mare Nostrum che salvava le vite delle persone». Mentre sulle unioni civili dice: «Se Renzi non dovesse pagare dazio ad Alfano, forse si potrebbe ragionare su una legge che dia diritti civili più evoluti in Italia».

Commenti

  • francesco

    Pensavo che la lezione della catastrofica esperienza dell’armata brancaleone megi nota come “sinistra arcobaleno” fosse servita almeno a qualcosa ma a quanto pare l’uomo (quantomeno il politico di sinistra) è davvero l’unico animale capace di inciampare due (e più) volte sulla stessa pietra.
    Francesco l’altro

  • francesco

    allora se il soggetto di sx deve essere alternativo al pd(finalmente l ha capito) evitiamo qualunque alleanza locale col pd con quel partito di dx non ci si allea. solo cosi gli elettori capiranno che c e una vera alternativa a sx,il vento sta cambiando e in europa questo autunno lo vedremo.

    francesco l originale

  • francesco

    anche perchè o si ritiene il PD – per le idee di fondo che professa – non compatibile con SEL e ciò preclude ogni rapporto politico con quel partito oppure (se così non fosse) il principio di “le alleanze si costruiscono sulla base delle opportunità che si hanno per migliorare la qualita’ della vita delle persone” dovrebbe valere ad ogni livello e per ogni trattativa politica (dato il benessere dei cittadini un partito si suppone lo voglia a tutti i livelli). Affermare nello stesso pensiero/concetto politico che si è disposti ad allearsi con un partito ad un determinato livello ma si esclude categoricamente un’altro è non solo ambiguo ed incomprensibile, ma soprattutto indice di inadeguatezza politica perchè palesa solamente la debolezza di una classe ditigente che rifugge al confronto semplicemente con chi non ha forza di misurarsi (tant’è che con il PD guidato da Bersani, non così diverso dall’attuale che se ne dica, problemi ad accordasi non c’erano).
    Con questo non mi sto esprimendo a favore di un dialogo a livello nazionale con il PD ma semplicemnte evidenzio la debolezza politica della posizione assunta che dimostra tutta l’inadeguatezza della classe dirigente di SEL (che non a caso gode di scarso consenso elettorale).

    p.s. Ma se il problema è Matteo Renzi (che SEL considera “di destra”), perchè Vendola non ci spega le ragioni per le quali ha partecipato nel 2013 alla coalizione “Italia cene comune”, concorrendo per la premiership assieme a Bersani, Civati e Renzi dato che per parteciparvi accettava come candidato premier chi avesse vinto quelle primarie, dunque potenzialmente anche Renzi?
    Misteri delle poltrone contrattate sottobanco con Bersani…….
    Francesco l’altro

  • paolo tafuro

    Concordo. Infatti Bersani è stato il papà del governo Monti e poi degli scempi che ne sono seguiti. Io a quelle primarie non ho votato proprio perché la debolezza del pensiero (a me) sembrava evidente

  • mariosi

    Sono d’accordo che le esperienze debbano servire e far meditare:una riedizione della sciagurata Sinistra Arcobaleno sarebbe la tomba di SEL:non si capisce come un acuto ed innovatore pensatore come Nichi,non riesca a liberasi di queste eredita’.Forse e’ circodato da troppi ex Rifondazione,troppo Manifesto,troppo gruppo salottiero di sinistra.
    Si faccia inteprete di Nuove Frontiere,nuove strade,lasci al proprio destino molti catastrofisti.

  • francesco

    Visto che fai lo smemorato di Collegno ti ricordo che Renzi non ha ancora oltrepassata l’entità dei danni provocati ai lavoratori da Bersani e dal suo PD. Remember Monti e Letta?
    francesco, il primo.

  • francesco

    i danni alla democrazia che ci regalera renzi con il combinato disposto (riforma elettorale, rif senato) sono molto piu gravi dei vari monti letta.con lui è a rischio la democrazia, per non parlare di jobs act, legge bavalio, renzi ha superato berlusconi

    francesco l originale

  • francesco

    Tralasciando l’aspetto apparentemente surreale di così tanti nik a nome francesco che disorientano chi legge (d’altra parte Francesco è un nome molto diffuso, specie in centro italia, da dove provengo), mi preme sottolineare, non per spirito polemico (e neanche come risposta dato che il commento a nome “francesco, il primo” non è ovviamente mio) che le riforme elettorali e del Senato in discussione sono sicuramente criticabili e per quanto mi riguarda abbastanza abborracciate/approssimative (specie la riforma del Senato), ma da qui a parlare di attentato alla democrazia ce ne corre davvero e sarebbe più utile alla discussione ed alla credibilità di ciò che si afferma essere più ponderati nell’uso di certi termini. L’abuso di tali iperbole, il denunciare gravi attentati alla carta costituzionale o simili a giorni alterni (o tutti i gironi come fa da tempo il M5S) finisce con il rendere non credibili questi richiami al punto che se un giorno si dovesse davvero creare una tale situazione la sua denuncia passerebbe inosservata scambiata per una delle tante esternazioni sopra le righe (come quelle attuali). Premi di maggioranza alla lista e monocameratismo sono elementi comuni a molte democrazie occidentali che sono tutto fuorchè anti-democratiche. A partire dalla stessa Grecia che così tanto prendiamo a modello (la Grecia ha una sola camera elettiva, un cospicuo premio di maggioranza di lista ed una soglia di sbarramento per accedere alla ripartizione dei seggi). Critichiamo – giustamente – i singoli aspetti della proposta poco convincenti (ad esempio il meccanismo con cui si determina l’elezione indiretta dei Senatori ed i compiti assegnati al Senato con la riforma) ma smettiamola di parlare a vanvera di attentati e demolizioni che non esistono perchè facciamo un pessimo servizio a noi ed alla democrazia che tanto ci sta a cuore.
    Francesco l’altro

  • francesco

    con queste riforme il futuro premier potra attraverso il parlamento da lui controllato eleggere 5 membri della corte costituzionale,il presidente della repubblica che a sua volta devoto al premier eleggera altri 5 membri della corte costituzionale. se per te questo non è mettere a rischio la democrazia ti invito a immaginare un premier che non sia renzi, di cui tu ti fidi tanto, ecco immagina cosa poteva fare berlusconi con queste riforme. molti costituzionalisti hanno segnalato questo rischio e io condivido pienamente, non certo perchè lo dice grillo…..

    francesco l originale

  • francesco

    Dunque vediamo se ho capito bene….il rischio è che una maggioranza parlamentare nomini nell’arco della legislatura 5 membri della corte costituzionale ed il Presidente della Repubblica che a sua volta ne nominerebbe altri 5 così da controllare “de facto” l’organo di vigilanza del rispetto della costituzione, La Corte Costituzionale, appunto. Se è questo il problema allora non siamo al sicuro neanche con due rami parlamentari..perchè anche in questo caso se entrambi hanno la stessa maggioranza…succede esattamente ciò che accade in un parlamento monocamerale. Dunque la soluzione secondo questo principio è che la democrazia si ha solo quando non ci sono maggioranze. Direi che si tratta di una tesi piuttosto bizzarra. Giusto per mantenere la discussione su di un piano fattuale se il rischio di una maggioranza omogenea è quello da te descritto, allora la nostra democrazia è stata sotto scacco per i suoi primi 40 anni dato che il Pentapartito ha avuto per tutto quel tempo sia la maggioranza alla camera ed al senato ed ha quindi eletto sia i mebri della Corte Costituzionale che i Presidenti della Repubblica che si sono susseguiti. C’è poi un particolare che mi sembra sfugga dal ragionamento che proponi, ovvero che i membri della Corte Costituzionale, come il Presidente della Repubblica hanno una durata del proprio mandato che non coincide con un unica legislatura, ovvero la maggioranza eletta in dato momento non azzera le altre cariche (Presidente della Repubblica o Membri della Corte Costituzionale) per poter eleggerne di nuovi sotto la propria elgida, da noi non vige il sistema americano dello spoil system ma quello della separazione dei ruoli e dei poteri. Dunque i membri della Corte Costituzionale operano per periodi solo parzialmente coincidenti con il mandato di chi li ha eletti ed a sua volta la loro nomina avviene in tempi diversi proprio per garantire la massima autonomia da chi li ha eletti. Ma evidentemente approfondire le questioni è poco “rivoluzionario”.
    Francesco l’altro
    P.s. io di Renzi non mi fido affatto e non condivido buona parte delle scue scelte, ma da qui a considerare un Presidente del Consiglio un “golpista” o “Belzebù” ce ne corre, come ce ne corre tra una critica puntuale e la contrapposizione aprioristica (da operetta) nella quale oramai la sedicente sinistra di questo paese è scaduta

  • francesco

    paragonare i due sistemi è completamente sbagliato ,infatti questo sistema costringe a maggioranze più ampie mentre in futuro il partito che vincerà avrà i voti necessari per controllare tutto . se per te e la stessa cosa…

    francesco l originale

  • francesco

    Ma scusa Francesco (l’originale) ho appena evidenziato (nel precedente post) che i Membri della Corte Costituzionale vengono eletti non tutti assieme ma in tempi diversi e soprattutto NON decadono dalla carica al momento in cui si insedia un nuovo parlamento (come ti ho evidenziato che il Presidente della Repubblica dura in carica per un tempo diverso e superiore a quello di una singola legislatura e dunque anche la sua nomina non avviene all’atto dell’isediamento di una nuova legislatura) e continui a ritenere (o a far finta) che il prossimo parlamento – qualora entrino in vigore nuova legge elettorale e riforma del Senato (la quale dovrà essere confermata o meno, anche in caso di approvazione della legge dato che non avverrà a maggioranza qualificata, da un referendum popolare) – controllerà tutto nonostante la realtà dei fatti dimostri il contrario (ovvero che lo sfalsamento dei tempi di decadenza delle diverse cariche coinvole, incluso quella dei membri della Corte Costituzionale, fanno si che la sua composizione NON SIA MAI completamente dipendente né da un solo organo, né dalla medesima legislatura e conseguente maggioranza) e trascurando il fatto che gli eletti a tale carica NON HANNO VINCOLO DI MANDATO ed una volta assunti al ruolo i mebri della Corte Costituzionale agiscono in autonomia (dato che nessuno può rimuoverli dalla carica, dato che sono eletti e non nominati per decreto e dato che sono in genere persone di alto profilo e con una lunga carriera alle spalle e dunque con poche per non dire nessuna velleità politica). Inoltre continui ad omettere nel tuo ragionamento che i parlamentari non sono eletti a vita ma il loro mandato è circoscritto nel tempo e SEMPRE sottoposto alla verifica dei cittadini attraverso l’esercizio del voto. Le derive autoritarie e dittatoriali sono altra cosa; sono la sospensione del diritto di voto, sciogliere i partiti e vietarne la ri-costituzione, il trasformare cariche elettive a tempo indeterminato ovvero in cariche a vita. Queste sono le derive autoritarie e NON il fare leggi volte ad un esercizio delle funzioni legislative più aderente ai tempi di evoluzione socio-economica attuali. Ripeto lo dico non apprezzando particolarmente né Renzi, né le sue Leggi: evidentemente approfondire le questioni, avere eqilibrio nel giudizio e nell’analisi è poco “rivoluzionario” e per niente “di sinistra” (nell’accezione che anche tu dai a questo termine).
    Francesco l’altro

  • haitao

    Si parla di azioni sul territorio ( non ne vedo ) , si ricevono comunicati come questo o si apprendono fatti relativi al partito da articoli e interviste improvvisate e incoerenti su Manifesto e dintorni, sostanzialmente si gira intorno a questo tema dal 2013 senza venirne a capo, ormai cercare di capire le posizioni di SEL è diventata una pratica esoterica . Si parla di mutualismo senza farlo, i militanti sono spesso mortificati e la comprensione tra la dirigenza del partito e i militanti molto compromessa . si vota in parlamento su temi importanti come le pensioni e Calderoli creando gravi ferite . Vendola , i sostenitori di SEL meritano più rispetto di così, si sfiora l’offesa all’intelligenza delle persone, attenzione a non tirare troppo la corda, le sofferenze sono già percebili da tempo, lo scollamento evidente.

  • haitao

    siamo tutti d’accordo sul fatto che questo genere di operazioni , come creare un soggetto unico a SX non sia affatto semplice sopratutto in Italia. Ugualmente d’accordo sulla necessità di tempistiche che non vanno alla velocità che auspicheremmo. Sono tanto d’accordo che non capisco il senso di continuare a lanciare il sasso, Nel 2013 : Vendola a fianco di Stefano Rodotà lancia il cantiere per la nuova sinistra” mi sono iscritta a SEL sull’onda di questo entusiasmo,, Quale oggi il rapporto con Rodotà, con Libertà e Giustizia , non fatto irrilevante dato che la battaglia vera è quella sulle riforme costituzionali ( le unioni civili sono un sottoinsieme della protezione alla carta che garantisce tutti i cittadini gay inclusi) , Poi la faticosissima decisione di sostenere tsipras, nuovo entusiasmo , oggi non è dato capire quali siano i rapporti tra Sel e l’altra Europa . 2015 Vendola Human factor ” ad ottobre il nuovo soggetto politico”, oggi ci dice invece che bisogna avere l’intelligenza di aspettare e comprendere che i tempi sono lunghi. Va benissimo, nessuno contesta le difficoltà che sono reali . l’errore è promettere e lanciare affermazioni che non hanno alcuna attinenza con la realtà, ancora più grave come errore non dare ai propri sostenitori alcun elemento per capire cosa stia succedendo, cosa si stia muovendo, con chi dialoghi la leadership di SEL, a che punto siamo coi lavori. Se si promette qualcosa e poi non vi si da seguito non ci si deve poi lamentare del fatto che chi ascolta creda in quello che sente. Siamo ancora all’offesa nei confronti dei proprio elettori , militanti e sostenitori .

  • francesco

    quindi tu ti senti garantito dalle diverse scadenze,nessuno ha mai detto che la deriva autoritaria ci sarebbe stata il giorno dopo le elezioni (se no avremmo parlato di colpo di stato). Nel 18 avremo le elezioni , nel 20 verrà eletto il presidente della repubblica e poi verranno eletti i membri della corte costituzionale con il mandato in scadenza(il mandato è individuale e scade ogni 9 anni) da ottobre 2017 al 2020 ne verranno eletti 4. quindi il ptoblema c è. Molti famosi costituzionalisti hanno evidenziato questo grave problema e io concordo. comunque io rispetto la tua opinione e non ti accuso di essere disinformato e di fare operette (come hai fatto tu) ti sei dimenticato di darmi del gufo ,tanto per essere in sintonia con renzi che disprezza chi non la pensa come lui. Un consiglio ascolta anche radiopopolare (fm 107,60) e leggi il manifesto.un orgoglioso sauto da sinistra.

    francesco l originale

  • francesco

    Lo scaglionamento delle nomine e la loro ripartizione in termini di competenza garantiscono una sufficiente disomogeneità della composizione della Corte Costituzionale. Si può dissentire da ciò ma ripeto (ed è questo il nocciolo della questione) l’autoritarismo è altra cosa. Finiamola di considerate ogni cambiamento come un’attentato ai diritti o alla carta costituzionale. Con questo non intendo affermare che tutti i cambiamenti siano migliorativi o che comportino solo vantaggi e non svantaggi. Il punto è che il mondo cambia, cambia la società e cambiano i tempi delle scelte e abbarbicarsi a dei dispositivi pensati per una società fragile (uscita da poco da una dittatura e da una guerra civile, oltre che da due conflitti mondiali in meno di mezzo secolo) è solo sintomo di assenza di idee e di capacità di misurarsi con il presente. E se non si è capaci di misurarsi con il presente allora non si è in grado di cambiare alcunchè, se non a parole. Ecco questo è il rischio che corre la sinistra, essere solo parole. L’orgoglio non c’entra niente e quello che chiami orgoglio è più probabilmete solo nostalgia (di un tempo idilliaco che tra l’altro non è mai esistito) e che rischia di essere solo una coperta dietro la quale nascondere il nostro smarrimento. Un’atteggiamento tanto comprensibile quanto legittimo e financo tenero, ma che non servirà concretamente a nulla.
    Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Francesco, la matematica non è un’opinione. L’Italicum dà la maggioranza assoluta dei seggi al partito di maggioranza relativa, quindi un PD al 25% può prendersi il 55% dei seggi della Camera. Senza Senato, vuol dire che una minoranza (un quarto degli italiani) ha in pugno l’intero sistema istituzionale. I paragoni con la Grecia sono fuorvianti, infatti se in Grecia ci fosse l’Italicum Syriza governerebbe da sola, senza doversi alleare a Anel. Se a te pare che un 25% degli italiani possa comandare da solo sull’altro 75% hai un’idea distorta della democrazia.