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Mercoledì, 18 giugno 2014

Vendola: Renzi non è la sinistra, noi stiamo all’opposizione

SEL: VENDOLA, MAI CERCATO CASINI, SIAMO ALTERNATIVA

«Noi dobbiamo continuare a spronare i governo sulla strada della redistribuzione della ricchezza e della equità sociale, ma Sel non è renziana. La differenza tra essere renziani e non renziani è esattamente quella che passa tra combattere ed arrendersi». Lo ha detto il presidente di Sel, Nichi Vendola, conversando con i cronisti di Montecitorio, dopo le dimissioni di Gennaro Migliore da Capogruppo.

«Nessuno ha chiesto le dimissioni di Migliore» ma l’ex capogruppo Sel «ha avuto tra le mani una mancata ricomposizione dell’unità del gruppo. Il luogo che ha il potere di decidere sulla linea politica di un partito è il Congresso e un gruppo parlamentare non può essere in alcun modo un impedimento a questa linea». ha proseguito  il presidente di Sel sottolineando come da parte di Migliore ci sia stata la dimostrazione di «una grande responsabilità»

«La vicenda del dibattito interno nostro si è letta come una divisione tra filo-renziani e anti-renziani, Sel, nonostante il fascino che i vincitori hanno, non può dichiararsi filo-renziana», aggiunge Vendola.

«Spero che la nostra comunità rimanga integra, osservo – e non mi riferisco a Gennaro Migliore ma a qualcun altro che è già andato via – che correre in aiuto dei vincitori non è proprio una cosa innovativa. Capisco il fascino che esercita l’egemonia renzista sull’Italia, perchè è una narrazione forte e vincente. Tuttavia, alla mia età e con la mia storia politica, penso di essere immunizzato dal virus del conformismo, politico e culturale. Spero di continuare ad avere il diritto di esprimere i miei pensieri, molto critici nei confronti del renzismo» ha precisato il presidente di Sel.

Vendola ha inoltre ricordato che l’assemblea nazionale del partito solo pochi giorni fa ha approvato la linea di restare all’opposizione “al 95%”. Questo non vuol dire che Sel non voglia interloquire con il Pd, «mi dipingono come Ferrero, ma io voglio ragionare. Ma con questa linea loro, paradossalmente, rendono più complicato il confronto con il Pd. Noi vogliamo vedere a ottobre, per esempio, a che punto saremo, quante delle cose avviate da Renzi saranno andate in porto. Non siamo mica quelli che sperano che le cose vadano male, ma forse un po’ di prudenza non guasta».

Per il coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni «Abbiamo votato a favore anche di altri provvedimenti del governo, altre volte ci siamo divisi su come votare. Ma stavolta questo voto è stato caricato di un significato diverso. E’ stato raccontato come un voto politico e così non ci siamo…». Quindi, è arrivato il momento di un chiarimento politico: «Si può ripartire anche da dove eravamo, per me Gennaro può tornare a fare il capogruppo, lo considero uno dei migliori dirigenti di Sel. Ma dobbiamo chiarirci sui rapporti nel partito. La linea politica è stata votata e pure a larga maggioranza: Sel sta all’opposizione. Questo non può essere messo in discussione».

Per domani è stata convocata la segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà. Nei prossimi giorni con ogni probabilità, spiega il coordinatore di Sel  «riuniremo anche la Direzione».

 

 

Commenti

  • M.Giovanna Bencistà

    Così va bene. Anche i toni.

  • francesco

    Buona notte! Se Migliore è uno dei migliori dirigenti di Sel…
    A me dà l’impressione del “fighetto giacca e cravatta” attento a non farsi sporcare dal volgo.

  • alberto ferrari

    caro Francesco è una brutta abitudine, che ha albergato spesso nella sinistra, attaccare le persone sul loro aspetto esteriore quando non si altro da dire.

  • Filippo Boatti

    Premesso che Nichi ha sempre ragione (scherzo) io lascerei la sinistra a Renzi e ai sinistrati alla nostra sinistra e mi preoccuperei di sviluppare più coerentemente i presupposti di una forza del socialismo democratico nel XXI secolo, un secolo dove esistono nuove disuguaglianze ma anche mezzi di comunicazioni di massa che attendono da noi risposte semplici e dirette che arrivino alle classi che vogliamo rappresentare (come quella degli 80 euro). E dove bisogna recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente. E cercando di capire che nei prossimi anni non ci sarà una grande sinistra perché il nostro Paese è profondamente mutato ma può esserci una piccola sinistra combattiva e utile.

  • Maurizio Marinozzi

    Mentre voi vi confrontate, ormai da molto tempo, su letture della realtà che non trovano riscontri nel partito e nel paese reale, noi nei circoli, nei territori stiamo agonizzando, pregando che arrivi presto questo chiarimento che decida di quale morte si dovrà morire. Se invece si dovesse decidere di voler sopravvivere, non solo come opzione di testimonianza ma anche come forza politica e partitica il discorso è semplicissimo, nonostante gli Azzeccagarbugli facciano di tutto per renderlo complicato, Ripartire dalle persone, dai bisogni, dalla lotta all’ingiustizia. dall’essere di sinistra nel suo significato più puro e semplice. Non servono bizantinismi dialettici per distinguere la moderna sinistra da quella del secolo scorso. I rapporti di forza tra capitale e lavoro sono rimasti gli stessi, solo sostituendo, in molti casi, lo sfruttamento fisico tipico dei lavori nell’era industriale con lo sfruttamento del sapere e delle competenze dei nostri giorni. Il ragazzo esperto d’informatica, laureato, con tre lingue che lavora in un call center (ed è fortunato) per poche centinaia di euro, nei rapporti tra classi non è poi molto differente dall’operaio alla catena di montaggio.
    La differenza reale è nella percezione dello sfruttamento sia da parte del singolo che della società tutta. L’operaio metalmeccanico era molto più reattivo e cosciente della sua condizione.
    Eliminiamo sovrastrutture che complicano la comprensione delle proprie idee, in questo dobbiamo imparare molto da Renzi e dagli altri comunicatori (solo per questo aspetto, ovviamente), poche idee ma espresse chiaramente e non votate già in partenza al compromesso.Nessun equilibrismo tra pietanze tra loro di difficile contaminazione come si è fatto a urne chiuse sulla lista Tsipras e i PSOE (PD).
    Senza voler essere blasfemo Gesù invitava a fare in modo che il si sia si e il no sia no!
    Se sarete in grado di fare ciò saremo ancora insieme, se si continuerà negli equivoci e in questo distacco (strappo) con il corpo vivo del partito, ognuno di noi sarà giustificato a percorrere le vie che riterrà più opportune.Buon lavoro e buona fortuna a tutti noi.

  • Filippo Boatti

    Guarda io ho un circolo che lavora sempre e da sempre in autonomia, non ho capito perché mai non potrei partecipare educatamente a un dibattito sul futuro del partito e financo sui massimi sistemi, senza sentire il bisogno di puntare il dito contro nessuno.

  • Mario

    La nemesi: chi ha sfasciato il partito al quale apparteneva perché uscito sconfitto da un congresso, si ritrova col giocattolo fatto a pezzi dai suoi compagni, gli stessi che, a suo tempo, lo aiutarono nel tentativo di liquidare Rifondazione. Ricordando le squallide vicende del 2009, consiglierei agli amici di SEL di cominciare a mettere al sicuro le casse del partito e di sostituire le serrature delle sedi, affidandone le chiavi a persone fidate…

  • claudio

    Continuare così non ha senso si faccia un congresso, vero, di scioglimento e si decida se è una sinistra di governo o la rifondazione di Rifondazione Comunista. La scelta tsipras è stato un grave errore che paghiamo e l’elettorato ci sta voltando le spalle . Dire che nel PD non c’è la Sinistra è assurdo . Vendola ha preso un abbaglio greco.

  • andrea

    No, questa non posso accettarla. Dire che la lista Tsipras è stato un grave errore vuol dire avere un pregiudizio colossale. Allo stesso modo io affermo convintamente che se SEL fosse andata con il PD per sostenere il PSE, quello sarebbe stato un errore gravissimo! La differenza? Che noi nel nostro circolo di Anzio abbiamo fatto iniziative pubbliche e le persone minacciavano di stracciare la tessera se non la smettevamo di correre dietro a Renzi. Con quest’ultima genialata Migliorista (un golpe, dico io) abbiamo perso già decine di tesserati solo nel nostro circolo. Migliore se ne deve andare.

  • enrico matacena

    dalla storia ho imparato che una sinistra intelligente sa evitare le scilla e la cariddi dell’opportunismo di destra e del massimalismo estremista. Trovo Renzi un opportunista liberista e Ferrero un estremista ottuso. Il grande spazio di SEL , spazio che fu del PCI , deve essere quello di una sinistra di lotta anche dura che sta con i movimenti, ma che sa dialogare costruttivamente sapendo cogliere ogni alito e ogni spiraglio di apertura degli interlocutori per portare a casa risultati di sinistra, senza farsi invischiare/ assorbire dal PD.

  • francesco

    Forma e contenuto sono sempre in rapporto dialettico . In Arte come in Politica.
    Benchè nel post non intravedo alcun insulto. Semmai è nei confronti dei militanti di Sel quando si elogia un “ottimo dirigente” disfattista , intrufolatosi nella sinistra italiana fin dallo scioglimento del PCI.

  • ophios

    Il tuo intervento, oltre che insultante per i dirigenti SEL ex Rifondazione, è irritante per i molti che sono entrati in SEL senza essere mai stati parte di quel partito.

  • Marco Baggioli

    La scelta di Tsipras è l’unica che permesso di vincere, di poco, ma di vincere (finalmente), portando o riportando al voto ( vedi flussi elettorali) elettori nè di SEL , nè di Rifondazione. Non condivido, ma rispetto chi in SEL vuole entrare nel PD, ma lo deve fare in modo chiaro. Ovviamente nell’attuale SEL nella quale milito, in cui ‘ Vendola ha inoltre ricordato che l’assemblea nazionale del partito solo
    pochi giorni fa ha approvato la linea di restare all’opposizione “al
    95%” ‘, chi vuole passare al PD deve uscire dal nostro partito. Sarebbe un modo coerente di comportarsi.

  • franco

    intanto quando discutete votate, utilizzate i giornali pensate che il partito non è vostro che il senso del rispetto deve essere la prima regola. spesso si invoca la democrazia e la si tira come la gomma dove ad ogni uno conviene. allora noi tentiamo di praticare quanto deciso fin dalla nascita di sel. nella nostra zona nell’lungomonte pisano, in queste elezioni abbiamo per la prima volta un sindaco di sel a livello provinciale, abbiamo tre assessori che vanno ad aggiungersi a quelli che avevamo e propio per ciò che abbiao fatto in campagna elettorale ci sarebbero molti compagne e compagni che vorrebbero iscriversi, ora voi li state frenando. questi risultati li abbiamo ottenuti mantenendo la nostra autonomia, abbiamo fatto allenanze col PD sui programmi ci sono scritte le cose nostre di sinistra (acqua bene comune, redistribuzione delle risorse, recupero esitente a consumo suolo zero, investimenti popolari e nella edilizia scolastica, patrimonio storico) e questi argomenti sonostati condivisi dalle persone anche del pd, rimanendo sel, perchè c’è sofferenza anche nel pd c’è un dibattito e prplessità ora molto cloroformizzato per l’enorme esposizione mediatica di renzi e la ristrettezza degli spazi, ma sarebbe un errore in questa fase sopratutto correre verso quel carro.con rif com non ci sono spazi, hanno fatto un altra scelta . ora o anche noi torniamo a ragionare di politica a capire che succedde o è un problema, guardate qualsiasi scelta come si dice, per ammantare tutto di chiarezza, sarebbe un danno grave e l’assenza di rispetto anche per chi anche in questi giorni a livello locale, ci mette la faccia per dare una prospettiva politica futura e di sinistra

  • M.Giovanna Bencistà

    Ma cosa dici? L’elettorato ci ha voltato le spalle da quando abbiamo perso autonomia culturale e politica nei confronti de Pd, anche quello preRenzi, semplicemente perché siamo stati percepiti inutili, come una brutta fotocopia. Nessuna nostalgia per un partito identitario a vocazione minoritaria, ma non scherziamo per favore

  • MICHELE

    Forse un abbaglio lo hai preso tu Claudio ,definisci sinistra quella che ha votato la legge Fornero , governare insieme ad Alfano , trattare insieme a Berlusconi sulla legge elettorale.
    Forse non sai che la sinistra con la S maiuscolo e un’altra cosa

  • Ipazia

    Un cognome malportato: è difficile portarsi quel marchio addosso, fin dai primi passi.
    Poi, da grande, scopri che chi lo indossava al di là dei propri meriti era stato persino disposto a prorogare un governo Badoglio, d’accordo con re Umberto Luogotenente. Contro il parere del CLN.
    E allora, virilmente, una mattina ti alzi, ti guardi allo specchio, cerchi dentro di te i lati peggiori di quello che ti ha tormentato l’esistenza, entri alla Camera e voti per il governo Renzi. E poi, altrettanto virilmente, ti dimetti da Sel prima che lo facciano tutti gli altri.
    A Genna’, te c’è voluto tanto?

  • Edoardo da Genova

    Concordo con quanto hanno espresso Frantoianni, Matacena e Vendola.
    Ma non possiamo perdere la calma, insultare chi ha posizioni diverse dalle nostre non ha senso. C’è chi crede che cedendo per un niente riusciremo a risolvere. Non lo credo, ho visto che in certe situazioni la Comunità creata dai Compagni di
    agglomerato in grado di fare proposte, non può essere la ruota di scorta come vorrebbero alcuni istituzionali.

  • Biagio

    Non sono daccordo con Migliore sta forzando le posizioni per aprirsi un varco con il PD e garantirsi un futuro da parlamentare. Che delusione.!

  • Guido Conti

    Se penso alla democrazia e penso al sistema partitico italiano, penso che gli sviluppi di queste vicende interne siano molto incoraggianti…Se usciamo dal gossip classico della comunicazione italica, e guardiamo le altre forze politiche a tutte le latitudini, penso che SEL dimostri una consapevolezza dentro una cultura politica rinnovata….Si è imparato ad assumersi le responsabilità facendo politica e prendendo atto delle proprie parole e delle proprie azioni…In quale altro ambito c’è questa chiarezza, senza inutili personalizzazioni, senza sbraiti arroganti, senza quella dissimulazione che è tanto cara al potere, senza minacce….Così si cresce, lasciamo stare i sondaggi, i risultati elettorali a breve periodo e quant’altro…Se proviamo a calarci nel reale dei processi, insisto che il processo di astensione elettorale, di disimpegno e di diffidenza sono lo specchio vero in cui guardare, in cui agire l’alternativa…Nei territori, SEL dove fa così esiste, persuade e guadagna consenso nel medio periodo….La smania è un concetto capitalistico nel senso che è come la richiesta produttivistica delle imprese nei confronti di chi opera come dipendente a vari livelli, quella proficuità con cui la politica è asimmetrica per definizione e questo non vuol dire non decidere…Riaprire questo tipo di partite dentro un quadro iperliberista come quello italo- europeo necessita di convinzione profonda, non di sterile cronaca parlamentare o sugli assetti organizzativi possibili…Parliamo di Green New Deal, di Reddito Minimo Garantito, di assetto democratico europeo a grave rischio se non già latentemente compromesso…Se il PD nazionale di Renzi ha cambiato verso lo ha fatto andando definitivamente a destra, ma il PD dei territori è diverso in molti luoghi, c’è anche dibattito, c’è spazio per interagire e connettersi con una alternativa politica possibile….
    SEL mi convince sempre più nel lungo periodo, e non per nostalgia dopo il congresso 2009 di quella che fu la rifondazione comunista che poteva essere…o di quel che poteva essere il pds dell’inizio…
    Siamo nel 2014, dentro una crisi capitalistica epocale dove c’è chi ancora accumula ricchezze monetarie anche grazie al taglio di democrazia rappresentativa….Questo mi persuade dell’operazione SEL; la passione vincente di chi ci prova sapendo che è minoranza culturale ma non minoritaria e testimoniale….Il carrierismo è un danno di cui non siamo immuni, ma più si fa politica e più si disperde, come il settarismo….Avanti SEL, anche contro la miserabile destabilizzazione mediatica!

  • nino

    10 parlamentari secondo la repubblica sono disposti a lasciare sel per confluire nel gruppo del pd. Tra questi migliore e fava. il primo un ex rifondarolo affascinato dal potere, il secondo un ex ds che non ha mai pensato ad una sinistra alternativa al pd, ma sempre ruota di scorta dei democratici.

  • Matteo88

    Finalmente sono venute fuori tutte le contraddizioni interne a sel… Era ora… La politica del piede in due scarpe stava diventando sinceramente ridicola…. Ora, chi vuole andare col pd, vada pure… Mi auguro che chi resta, invece di accodarsi ai vari carri che garantiscono qualche poltrona, si spenda per un progetto di riunificazione della sinistra… Credo che la lista Tsipras, al netto delle stucchevoli polemiche che ci sono state, costituisca una buona base di partenza per dare vita ad una nuova aggregazione a livello nazionale… L’importante sarebbe cercare di andare oltre il mero cartello elettorale e, quindi, oltre una riunificazione di facciata, buona (si fa per dire) solo per il giorno delle elezioni…. In definitiva, mi auguro che si apra presto una discussione tra quel che rimane di sel, i comunisti italiani, rifondazione comunista (anche se su quest’ultima nutro dei dubbi) e i vari movimenti che molto si sono spesi nella società in questi ultimi anni costituendo forse l’unica vera forza di opposizione… O la sinistra riparte da un progetto di questo tipo o altrimenti è destinata all’estinzione….

  • Claudia

    Così proprio non va, il tentativo Vendola-Fratoianni del ritorno al passato allontanerà persone come me che prima non militavano in altri partiti, ma aspettavano un nuovo progetto di Sinistra, una Sinistra di governo che non significa sinistra nel governo (attuale), Migliore si è dimostrato solo il più lungimirante. Parlare del congresso poi mi fa sorridere perche’ per quanto mi riguarda, per come è stato organizzato, era escludente e non di certo includente, poi è vero è passata una linea (che io non avrei condiviso) quella di presentarsi alle Europee senza simbolo appoggiando la lista Tsipras e nonostante tutto ho fatto il massimo per dare il mio contributo, abbiamo superato lo sbarramento è vero, ma solo grazie all’astensionismo, non la considero una vittoria. Ma il punto è comunque un altro, l’idea era quella di partecipare alle Europee con un progetto Europeo oppure traghettarci verso la ricostruzione della sinistra del passato? Io penso che Fratoianni voglia traghettarci verso il passato col consenso di Vendola, io e tanti altri certo non ci staremo più.

  • Matteo88

    Mi scusi, ma cosa intende per “il più lungimirante” riferito a Migliore?

  • Gemello Cattivo

    Migliore lo conosco da vent’anni. Si dimostra di essere quello che e’ sempre stato. Poca roba.

  • Corrado Cittadini

    Da quanto sta accadendo….sono molto amareggiato…non saremo MAI UNA SINISTRA UNITA…Basta cosi.

  • dodi

    avevo scritto in qualche post precedente che la Spinelli aveva fatto bene ad accettare di entrare nel Parlamento e che le accuse di ambiguità di sel non erano infondate…ora queste vicende lo confermano…sono contento che la posizione di Vendola sia quella espressa…in sel erano confluiti personaggi di dubbio spessore e ora questo è il momento di fare pulizia…sel ha ora la possibilità di rinascere nel suo ruolo che era alla base della sua fondazione…quello di una sinistra progressista che deve battersi contro la deriva riformista del pd e attaccare profondamente le politiche di austerity…l’assenza di migliore , fava e company non si faranno sentire perché sono state un freno fino ad ora a questo cammino…ora anche dai circoli chi si fa abbagliare dalle sirene del renzismo lasci pure…c’è uno spazio a sinistra da ricostruire e credo che questo sia il momento…oggi possiamo celebrare la rinascita della sinistra e non il lutto…l’esperienza della lista tsipras ci indica la strada…

  • Marco Baggioli

    Non condivido ma rispetto la scelta di Fava e Migliore di uscire dal
    partito. Quando il cuore o la ragione non permettono più di condividere
    un percorso ed una pratica politica è coerente trarne le conclusioni.
    Sel deve restare una comunità aperta al confronto, con la possibilità di
    aggregarsi od allontanarsi. Io credo nella possibilità di costruire una
    sinistra di popolo, democratica e partecipata, il progetto originario
    di SEL era quello di unire la sinistra, ripartiamo da lì,dai beni
    comuni, dai diritti, dal lavoro, con chi ci stà. Tanti donne e uomini
    continuerranno la loro militanza umile, dal basso, voLti non visibili,
    nomi non noti, ma apporti preziosi di dedizione e lavoro.

    Quello che
    avviene nell’attuale rappresentanza politica di SEL è forse un elemento
    di chiarezza su cosa siamo e cosa vogliamo, chi soffre davvero è il
    paese, il nostro popolo stremato da sette anni di crisi, i grandi nomi,
    sempre i prima pagina non sempre rappresentano lo scontro vero in atto
    nella società. C’è solo un imperativo : stare con il popolo, precario,
    lavoratore, pensionato, disoccupato, se abbiamo al centro questo,
    possiamo “attraversare il deserto” per costruire una sinistra che
    rappresenti e difenda gli interessi del popolo. Constato semplicemente
    che c’è più coscienza, più tolleranza, più senso della realtà nel
    “basso” del nostro partito, ai piani alti è necessario che si faccia
    chiarezza.

  • Dario

    Si poteva evitare il sarcasmo su Ferrero (che tra l’altro ha appoggiato tutti i governi Prodi).
    In ogni caso, quello che ha detto Vendola è la sintesi della linea del partito: ossia, si può discutere di tutto ma noi siamo di sinistra e non ci vediamo a Renzi. Non siamo responsabili come Fava e Migliore. O come Aiello. O come Razzi e Scilipoti.

  • valfredo

    noi non siamo renziani, siamo la sinistra!

  • Dario

    Eccome se c’è. Tantissimo. La si vede nel Jobs Act, nell’accordo con Berlusconi sul Senato… confondi l’essere di sinistra e comportarsi di conseguenza con l’essere di sinistra a parole e poi votare sempre con la destra.

  • Roberto Sala

    Dalla Comunità di SEL Arcore.
    A Claudio Fava, Migliore & Co.: andate in pace.
    A coloro che credono che L’Altra Europa possa diventare L’Altra Italia e, sommando quel che resterà di SEL con quel che è rimasto di Rifondazione e condendo il tutto con qualche intellettuale, si possa replicare l’ennesimo progetto morto prima di nascere: andate pure voi in pace.
    Il partito, seppure in difficoltà, continua a vivere sul territorio perché continua a credere nelle tre parole che costituiscono il suo nome; Sinistra Ecologia Libertà.
    Non sappiamo quel che resterà di SEL, ma esso non sarà determinato principalmente dalle scelte personali di un gruppo dirigente mostratosi inadeguato. Le ragioni che vengono portate a motivo della fine del nostro progetto appaiono lontane da una consistenza ideale e da un’urgenza politica tali da apparire condivisibili.
    Siamo pienamente convinti del valore assoluto della libertà di mandato degli eletti nella democrazia parlamentare, ma riteniamo anche che gli letti comunque, almeno per ragioni etiche, debbano dar conto delle scelte finali che compiono decidendo di andare oltre i confini politici del mandato ricevuto col voto. A Milano abbiamo votato Claudio Fava, altrove hanno votato Gennaro Migliore, non è sufficiente una lettera inviata al Presidente di SEL per dire che si è scelto altro.

  • Michele Santomauro

    Ai compagni che oggi lasciano SEL senza sentire il bisogno di ascoltare la base degli iscritti,indebolisce il congresso di Firenze e tradisce le nostre aspettative.Del resto i rappresentanti nominati onorevoli non erano neanche stati scelti dalle primarie,la provincia di Torino avevano scelto altri compagni oggi dimenticati.Dopo questo sforzo e a questa rinuncia,i compagni che abbandonano il nostro campo,decidono di passare con il più virtualissimo Renzi,virtuale perchè non eletto dai cittadini,l’Italia è diventato il paese dei nominati,che bisogna sempre ricordare non a vita.Questi compagni nel breve percorso del nostro partito non si sono più visti,Migliore eletto,scusate,nominato a Napoli non è mai andato è questa la nuova sinistra che volevano ? eppure le loro radici sono del grande PCI cosa ci fanno con un gruppo Misto daranno una mano a RENZI perchè attratti dal più forte daranno una mano al centro destra di ALFANO,costruiranno la riforma elettorale con Berlusconi ? aiuteranno loro a distruggere la costituzione? INSOMMA UN MINIMO DI SCONFORTO NON VIENE ANCHE A VOI ? eppure in voi io ci credevo sono,deluso e amareggiato,non lo meritavo

  • Elio Troili

    Con la tecnica del passo avanti e uno indietro ….non si va lontano. Ci si scava una buca. Se ricordo bene SEL ha chiesto l’adesione al PSE ( con questo gruppo dirigente) Al congresso si è deciso di aderire ad una lista alternativa al PSE. ( con questo gruppo dirigente ) poi si spiega al popolo che SEL vuole essere il pungolo del PSE che si è compromesso con la politica dell’austerity. Il giorno dopo della richiesta di adesione? o già da 3 anni prima ? e perchè SEL se ne accorge solo 2 mesi fà? Passare dall'” entrismo ” alla ” mosca cocchiera ” è una variante tattica o strategica? Nichi & compagni, chi vi ha nascosto la bussola?

  • francesco

    Le vie che portano al Signore di Firenze sono infinite.

  • Mpa

    Renzi è la destra che avanza