Vendola scrive a Lupi: «Infrastrutture determinanti per rendere protagonista il Mezzogiorno. Servono incontri specifici»
«L’alta capacità Bari-Napoli ed il raddoppio della dorsale adriatica tra Termoli e Lesina sono infrastrutture determinanti per rendere protagonista il Mezzogiorno d’Italia negli scenari di sviluppo complessivo disegnati dall’Unione Europea». Lo scrive il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi per chiedere la convocazione di incontri specifici sulle due questioni prospettate.
«La delicatezza delle due questioni che investono il collegamento tra il corridoio tirrenico e quello adriatico e la possibilità di utilizzare efficientemente quest’ultimo anche per il trasporto delle merci indirizzate ai porti di Taranto e Gioia Tauro – si legge nella lettera – richiede uno sforzo di tutti i soggetti interessati a ricercare soluzioni praticabili, tempestive e, si spera, definitive».
Questo il testo integrale della lettera del Presidente Vendola al Ministro Lupi
On.le Ministro,
com’è noto la Puglia è un tassello molto importante delle reti trans europee di trasporto delle merci e delle persone.
Due grandi opere ferroviarie quali l’alta capacità Bari-Napoli ed il raddoppio della dorsale adriatica tra Termoli e Lesina sono infrastrutture determinanti per rendere protagonista il Mezzogiorno d’Italia negli scenari di sviluppo complessivo disegnati dall’Unione Europea.
Entrambi gli interventi, tuttavia, stanno incontrando difficoltà impreviste che ne ritardano l’esecuzione in un contesto in cui i mercati si autoriorientano verso soluzioni più pronte a cogliere le sfide che si devono affrontare.
Per l’alta capacità Bari-Napoli sembra che Rete Ferroviaria Italiana intenda ribandire la gara per la tratta Apice – Orsara a seguito della rescissione contrattuale avvenuta con l’Impresa Rabbiosi in amministrazione straordinaria. Tale soluzione dilaterebbe ulteriormente il termine per l’entrata in esercizio dell’alta capacità già di per sé lontano (2028) a causa della complessità del progetto da realizzare.
Anche per quanto riguarda il raddoppio della dorsale adriatica nella tratta da Termoli a Lesina, si sono registrate, alle soglie dell’approvazione del progetto preliminare da parte del CIPE, posizioni contrarie da parte della Regione Molise che potrebbero determinare, oltre che un allungamento dei tempi di realizzazione dell’opera, un considerevole aumento dei costi previsti.
La delicatezza delle due questioni che investono il collegamento tra il corridoio tirrenico e quello adriatico e la possibilità di utilizzare efficientemente quest’ultimo anche per il trasporto delle merci indirizzate ai porti di Taranto e Gioia Tauro, richiede uno sforzo di tutti i Soggetti interessati a ricercare soluzioni praticabili, tempestive e, si spera, definitive.
In questo senso sarebbe oltremodo auspicabile che la S.V. Ill.ma voglia convocare specifici incontri sulle questioni prospettate, nella certezza che tanto ne determinerebbe un più rapido superamento.