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Mercoledì, 22 gennaio 2014

Vendola: se non cambia voteremo contro l’Italicum, non si affronta il conflitto d’interesse

Nichi Vendola

Se arriva in Parlamento così come è stato presentato “noi di Sel voteremo contro l’Italicum”. Lo dichiara ad Agorà il leader di Sel, Nichi Vendola.

“Siamo di fronte – aggiunge – a un atteggiamento inaccettabile, quello del prendere o lasciare, sulla proposta della riforma del sistema elettorale. E siamo anche di fronte a uno strano valzer tra Renzi e Berlusconi che avviene sulla pista dell’ambiguità”.
”Ho avuto atteggiamento di grande apertura verso Renzi, lo vedo come un potenziale alleato. Però non credo all’uomo della provvidenza, questo paese ha bisogno di puntare su gente normale, serve una grande alleanza che metta al centro i problemi della gente. Io governo una grande regione del Sud anche con il Pd di Renzi, non è stravagante parlarsi per costruire percorsi comuni”. “Lo dico a Renzi: non si può parlare di riforma elettorale – ha ammonito Vendola all’indirizzo del leader Pd, nel corso di “Agorà” su Rai3 – dimenticando improvvisamente quella questione che è stata al centro della contesa nel Pd: il tema del conflitto di interessi”.

Vendola ha duramente criticato anche l’atteggiamento assunto da Ncd e Angelino Alfano sulla riforma elettorale. “Mi stupisce – ha detto il leader Sel- l’accanimento contro il Porcellum di Alfano, che lo presenta come se fosse un male precipitato da un altro pianeta, l’invasione degli alieni. Alfano è stato uno dei protagonisti della ferita inferta dalla democrazia italiana attraverso il Porcellum. Il Porcellum è stato un capolavoro della destra, del berlusconismo per avvelenare i pozzi”.

Commenti

  • Franco

    non solo si deve votare NO, ma a questo punto la coalizione è inutile…visto la percentuale di SEL che permetterebbe di favorire con il premio di maggioranza questo PD..non tanto diverso dal centrodestra e la mancanza rappresentanza di SEL in parlamento, Sel vada da sola e con a chi interessa parteciparvi!

  • Paolo Solimeno

    la legge elettorale proposta cancella tutti i partiti sotto il 5%, è eversiva e inaccettabile (mette insieme premio con soglia d’accesso bassa, sbarramenti altissimi, liste bloccate) propria di un regime, non di una democrazia. Se il PD la sosterrà ci sarà un motivo in più per rendersi indipendenti dal PD, anzi antagonisti!
    L’unico modo per sopravvivere con questo sistema per SEL sarebbe di entrare nelle liste del PD, perché come partito autonomo dovremmo prendere almeno il 5%, altrimenti saremmo solo portatori di (pochi) voti. Per fare le politiche di Renzi?
    Certo che sarebbe meglio riuscire a costruire un centrosinistra che governi, ma non possiamo inventarci un alleato, prendiamone atto senza ambiguità! SEL deve tornare ad essere utile, una battaglia per la Costituzione europea democratica e una battaglia per difendere la democrazia in Italia contro questo PD che deve esplodere, non possiamo pensare di soccorrerlo!

  • Sabato Danzilli

    La cosa più scandalosa è proprio questa , i partiti piccoli aiuterebbero comunque quelli più grandi al conseguimento del premio di maggioranza anche se , come accadrebbe se si votasse ora non ottenessero parlamentari .
    Dico da tempo che bisogna prendere una linea più netta di differenza col PD , ma bisogna essere realistici : se andiamo da soli prendiamo l’8% ? Una lista al momento da pura fantapolitica con SEL , Rifondazione , Ingroia , Verdi e i tantissimi partiti alla sinistra del PD , supererebbe questo scoglio ?

  • Rossana Bartolini

    Sono contraria a questa proposta di riforma della legge elettorale, non mi piace neanche il nome, mi ricorda la strage dell’Italicus…e poi non cambia molto rispetto al Porcellum, a parte il premio di maggioranza ridimensionato. Una legge ingiusta e profondamente antidemocratica, non solo perché cancella tutti i piccoli partiti, favorendo i due maggiori schieramenti, ma soprattutto perché non introducendo le preferenze e basandosi sui listini boccati, i candidati saranno nominati da capi presuntuosi e arroganti, lasciando fuori i cittadini che invece dovrebbero essere i primi a scegliere chi li rappresenta in Parlamento!

  • Franco

    Sostengo SEL da sempre per il suo progetto di sinistra progressista e pronta al dialogo, ma di SINISTRA, questo PD e da molto, è formato sempre più dagli ex DC ed infatti tutti i Boys Scout di Renzi provengono da li, la politica attuale del PD non è molto diversa da quella del PDL o di Casini e Monti, non mi si chieda di sostenere l’entrata lelle liste del PD, questo mai!

  • francesco

    Siamo al “fine corsa” del progetto velleitario di una “grande e moderna Sinistra” partorito dalla mente bislacca di Nichi Vendola.
    Allo stato delle cose, il destino di Sel risiede nella resa senza condizioni al Partito Democratico, sempre che il nuovo padrone di casa Matteo Renzi ritenga conveniente incorporare un alleato in caduta libera nei sondaggi. A meno che, ma resta un’ipotesi fantasmagorica, non farà un brusco “dietro front”, sconfessando tutto il percorso fatto fino a oggi, con relativo scorno di tutto il gruppo dirigente che 5 anni fa si è reso responsabile della scellerata scissione dal PRC che allora era il più grande Partito della Sinistra. Nell’uno o nell’altro caso, i militanti di Sel dovranno cercarsi una nuova collocazione e uscire dalla logica perversa delle mere percentuali elettorali, senza rifugiarsi in un cantuccio come cani sciolti, per rialzare la bandiera della lotta di classe.