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Giovedì, 23 ottobre 2014

Vendola: «Taglio di 6 miliardi è colpo al cuore per sanità e servizi»

Terminato l’incontro a Palazzo Chigi tra il Governo e le Regioni per discutere i tagli previsti dalla legge di stabilità che solo nel 2015, per il comparto delle Regioni, pesano per 4 miliardi che diventano 6,2 se si sommano i tagli già previsti dai governi Monti e Letta.

Hanno partecipato all’incontro tutti i presidenti delle Regioni. Per il Governo presenti il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il sottosegretario agli Affari regionali Bressa.

«Non c’è spazio per una mediazione, i miliardi sono quattro. Da qui due strade: o lo scontro o ci sono proposte alternative su cui si lavora in queste ore». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, secondo quanto si apprende da chi è presente, nell’aprire l’incontro nella Sala Verde di Palazzo Chigi con le Regioni sulla Legge di Stabilità.

«Credo che sia importante ragionare con serietà di un passaggio che potrebbe essere anche drammatico perché il peso della manovra può precipitare sulle spalle della rete dei servizi sociali o avere effetti deflagranti sulla condizione della convivenza del nostro paese. Il punto è questo: 6 miliardi e 250 milioni di euro sono il cumulo dei tagli delle vecchie finanziarie che partono dal 1 gennaio 2005 come effetti e di questa nuova manovra e rischiano di essere un colpo al cuore del sistema sanitario nazionale, del trasporto pubblico locale e dell’allestimento dei servizi sociali». Lo ha detto il governatore della Puglia Nichi Vendola arrivando a Palazzo Chigi per l’incontro tra Regioni e governo sulla legge di stabilità. «Se si tagliasse la burocrazia, la politica, la casta andrebbe bene ma così il rischio è che si tagli l’asilo nido». 

Intanto la  Commissione europea ha inviato a Roma la lettera che chiede chiede chiarimenti sulla legge di Stabilità. È quanto scrive La Stampa nell’edizione online. A chi gli chiede se sia arrivata, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio dice che si vedrà in giornata.

 

 

Commenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Domani i sindacati di base hanno proclamato lo sciopero generale. La CGIL temporeggia e preferisce la manifestazione di sabato, che non essendo sciopero non fa nessun danno e resterà inascoltata come ormai funziona da anni. Dal sito USB:
    “Sostengono lo sciopero le forze politiche: l’Altra Europa con Tsipras, PdCI, PRC, Ross@; l’associazione Forum Diritti/Lavoro, il Movimento Migranti e Rifugiati, tutte le forze e i movimenti che fanno parte del “Controsemestre Europeo”. Parlamentari a 5 Stelle parteciperanno nelle piazze delle manifestazioni. Solidale con lo sciopero anche lo Snater Telecomunicazioni.”
    Mi sarebbe piaciuto vedere anche Sel fra i sostenitori, visto che al momento è l’unico sciopero contro le politiche che tanto si dice di non approvare.

  • Enrico Matacena

    Trovo così assurda l’ iniziativa dei cobas , giusrto per spaccare e contarsi. Io sarò sabato a Roma con la CGIL .

  • francesco

    Ben detto . Io sarò in piazza oggi e pure domani, le due iniziative non devono essere considerate contrapposte.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Una manifestazione senza sciopero è inutile. Lo è ormai da anni, a me sembra una scusa della CGIL per far vedere che fa qualcosa, visto che il risultato sarà nullo. Ma vent’anni di berlusconismo non hanno ancora insegnato nulla? Senza sciopero non c’è forza contrattuale!

  • francesco

    L’iniziativa in questione (che in realtà è uno sciopero con relative manifestazioni e cortei) non è solo dei Cobas, ma di quasi tutta la galassia del sindacalismo di base, con l’adesione del PRC e di altre organizzazioni della Sinistra comunista.Sel ha scelto semplicemente di aderire solamente alla “processione” rituale e stantia della segreteria attuale della CGIL, giusto per non irritare troppo il condottiero del PD…