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Mercoledì, 1 aprile 2015

Via libera dal Senato alla legge sulla corruzione. Un primo passo ma ne servono altri

senato

Sinistra Ecologia Libertà ha deciso di votare a favore della legge sulla corruzione, al Senato, pur consapevole dei limiti che purtroppo rendono quella legge non ancora adeguata a fronteggiare una situazione devastante.

Si tratta tuttavia senza alcun dubbio di un passo avanti sostanziale. Aumenteranno le pene per concussione e peculato, il falso in bilancio tornerà a essere reato, corrotti e corruttori verranno entrambi perseguiti. Per capire l’importanza di un provvedimento del genere, per quanto insufficiente, bisogna rendersi conto della situazione attuale. La percentuale di colletti bianchi condannati è insignificante. Si tratta a tutti gli effetti di crimini minori, troppo lievi per dover essere sanzionati. Questo proprio quando diventa ogni giorno più evidente che la corruzione è solo l’altra faccia della mafia e della criminalità organizzata e che i due fenomeni che stanno soffocando il nostro Paese non sono separabili. Questa legge segna un’inversione di tendenza e per questo la abbiamo votata.

Purtroppo i difetti della legge non sono affatto secondari. Nei tre articoli sul falso in bilancio, le pene, per le società non quotate, sono tali da limitare molto seriamente i mezzi a diposizione degli investigatori. Le pene vanno da uno a cinque anni, per questo le intercettazioni sono escluse e anche l’arresto, certo da usarsi comunque con oculatezza e rispetto delle garanzie, è escluso. Il reato c’è, la pena c’è, la possibilità di individuare i rei e punire il reato è se non inesistente certo troppo debole.

I nostri emendamenti avrebbero ovviato a questa macroscopica falla della legge. Chiedevamo di portare le pene da due a sei anni, rendendo così possibile l’uso delle intercettazioni. Sono stati tutti bocciati e per questi ci siamo astenuti su quei tre articoli, ma senza arrivare a un voto contrario alla legge nel complesso. Una bocciatura di quel testo sarebbe stata per i corrotti un regalo.

Non possiamo nemmeno nasconderci però che la legge rappresenta un compromesso del quale non possiamo accontentarci. E’ un primo passo, ma perché raggiunga i risultati necessari per salvare il paese devono seguirne molti altri, e a breve.

 

Commenti

  • Peppe parrone

    Tutto sommato penso sia stato giusto aver votato a favore della legge. Però come tu stesso dici, “non possiamo accontentarci, è un primo passo , ma perché raggiunga i risultati necessari per salvare il paese devono seguirne molti altri, e a breve.”
    Caro De Cristofaro, vorrei capire se nei prossimi passi, è previsto anche una discussione sul falso in bilancio delle banche, e precisamente sulla CREAZIONE DELLA MONETA.
    Siccome nella pratica quotidiana ordinaria le banche creano moneta virtuale senza registrarne la creazione a loro favore nella contabilità ufficiale. Ogni volta che la banca deve effettuare un impiego di moneta, essa la crea all’istante ma non la registra nella contabilità nella voce delle sue entrate. Così facendo, e falsificando i bilanci, questa montagna di denaro creato dal nulla, sfugge a qualsiasi controllo.
    L’economista Marco Saba, ha calcolato che l’entità complessiva di tale denaro fantasma per l’anno 2013 in Italia ammonta a oltre 1400 miliardi di euro, il 90% del Pil.
    A tale riguardo, l’economista Nino Galloni, confermando queste cifre, dice che se questo denaro fosse stato registrato, e quindi tassato, diciamo al 25%, ci sarebbe stata un’entrata nelle casse dello Stato per il solo anno 2013, qualcosa come 350 miliardi di euro.
    Detto questo, pongo una mia prima domanda: è possibile che in un paese dove su tutto quello che si produce si debbono pagare le tasse, e che al contrario dalla tassazione viene escluso soltanto chi produce denaro???.
    Seconda domanda: se tutto questo è vero, almeno che non si dimostri il contrario, non pensate che la madre di tutte le battaglie da fare sul falso in bilancio è proprio sul FALSO IN BILANCIO DELLE BANHE?????.
    E stiamo parlando soltanto di far pagare le tasse, e non di creare una moneta di Stato, cosa che tecnicamente sarebbe auspicabile, ma impossibile, data la sua pericolosità ad entrare su questo terreno visto la fine che ha fatto chi ha cercato di addentrarsi, Lincoln, Kennedy, ecc….ecc…..

  • Oscar

    Se non si mette mano alle gare d’Appalto, al meccanismo perverso del massimo ribasso, ai sub-appalti, alla creazione di una Anagrafe degli Imprenditori, soprattutto nel settore edile, per evitare i prestanome o che una casalinga sia titolare di una ditta che si occupa di rischio idrogeologico, se non si informatizzano le Gare evitando ancora l’apertura e la chiusura di buste e bustarelle, se non si uniformano i prezzi in base all’andamento del mercato, e tanto altro ancora, ci prenderemo in giro per l’ennesima volta… Perché se è vero che l’occasione fa l’uomo ladro il compito del Legislatore non è solo quello di inasprire le pene ma soprattutto di eliminare quanto più possibile le occasioni per delinquere contro il Bene comune.