Via libera dal Senato alla legge sulla corruzione. Un primo passo ma ne servono altri
Sinistra Ecologia Libertà ha deciso di votare a favore della legge sulla corruzione, al Senato, pur consapevole dei limiti che purtroppo rendono quella legge non ancora adeguata a fronteggiare una situazione devastante.
Si tratta tuttavia senza alcun dubbio di un passo avanti sostanziale. Aumenteranno le pene per concussione e peculato, il falso in bilancio tornerà a essere reato, corrotti e corruttori verranno entrambi perseguiti. Per capire l’importanza di un provvedimento del genere, per quanto insufficiente, bisogna rendersi conto della situazione attuale. La percentuale di colletti bianchi condannati è insignificante. Si tratta a tutti gli effetti di crimini minori, troppo lievi per dover essere sanzionati. Questo proprio quando diventa ogni giorno più evidente che la corruzione è solo l’altra faccia della mafia e della criminalità organizzata e che i due fenomeni che stanno soffocando il nostro Paese non sono separabili. Questa legge segna un’inversione di tendenza e per questo la abbiamo votata.
Purtroppo i difetti della legge non sono affatto secondari. Nei tre articoli sul falso in bilancio, le pene, per le società non quotate, sono tali da limitare molto seriamente i mezzi a diposizione degli investigatori. Le pene vanno da uno a cinque anni, per questo le intercettazioni sono escluse e anche l’arresto, certo da usarsi comunque con oculatezza e rispetto delle garanzie, è escluso. Il reato c’è, la pena c’è, la possibilità di individuare i rei e punire il reato è se non inesistente certo troppo debole.
I nostri emendamenti avrebbero ovviato a questa macroscopica falla della legge. Chiedevamo di portare le pene da due a sei anni, rendendo così possibile l’uso delle intercettazioni. Sono stati tutti bocciati e per questi ci siamo astenuti su quei tre articoli, ma senza arrivare a un voto contrario alla legge nel complesso. Una bocciatura di quel testo sarebbe stata per i corrotti un regalo.
Non possiamo nemmeno nasconderci però che la legge rappresenta un compromesso del quale non possiamo accontentarci. E’ un primo passo, ma perché raggiunga i risultati necessari per salvare il paese devono seguirne molti altri, e a breve.
Commenti
-
Peppe parrone
-
Oscar