Vietato abortire a Trapani, interrogazione di Sinistra italiana
Un’interrogazione parlamentare alla ministra della salute Beatrice Lorenzin da parte di Sinistra Italiana, prima firmataria Marisa Nicchi per approfondire e rispondere alle criticità dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani (unica struttura pubblica della città), dove le donne non possono più ricorrere a aborti chirurgici e ad aborti dopo i 90 giorni perché l’unico medico non obiettore dei sette dottori del reparto di ginecologia è andato in pensione. Restano così altri sei colleghi, che però sono tutti obiettori, così come è stato riportato dai media.
«Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare alla Ministra Lorenzin – afferma Marisa Nicchi – per chiedere se non reputi indispensabile obbligare fin da subito ogni struttura pubblica o del privato accreditato (sia essa un ospedale o un consultorio) di applicare la legge 194 e fare in modo che solo a fronte del rispetto di questo impegno possa essere concesso/revocato l’accreditamento».
«Abbiamo inoltre chiesto – conclude l’esponente della sinistra – quali azioni, anche di carattere normativo, si intendano avviare al piu’ presto al fine di assicurare, come prevede la legge 194, il reale ed efficiente espletamento da parte di tutti gli enti ospedalieri e delle strutture private accreditate, delle procedure e gli interventi di interruzione della gravidanza chirurgica e farmacologia».